tutti hanno qualcosa da insegnare.
alcuni più di altri, forse.
sicuramente imparare non significa emulare. anzi, se uno impara veramente qualcosa non emula un bel niente.
detto ciò, "il fiore del male" - libro scritto con carlo bonini nel 1999 - io l'ho sempre consigliato a tutti.
è che poi, negli anni a seguire, ho avuto l'impressione che renato vallanzasca fosse disposto a molto, pur di uscire.
e questo stride pesantemente con ciò che si legge nel libro.
è anche vero che fino a ieri le porte delle carceri sembravano esistere solo per due italiani: uno dentro e l'altro fuori. stando ai media, s'intende.
vabbè, per capire di cosa sto parlando bisognerebbe aver seguito le sue vicende con attenzione.
fatto sta che secondo me, con questo nuovo film di placido e rossi stuart (sì quelli de "la piovra" e "il ragazzo dal kimono d'oro") è partito un nuovo tentativo di "evasione".
il film è una vera porcheria. non riesco a immaginare che effetto possa fare su chi non abbia letto il libro, ma mi sento di suggerire due sole opzioni: non guardarlo affatto, leggere prima "il fiore del male".