giovedì 27 gennaio 2011

233. paris hilton


consapevolmente o no, è l'esatto contrario di tutte le altre.

lei non si vende, si compra quello che le pare.
e da un certo punto di vista, in tutto ciò che fa, si potrebbe leggere un messaggio rivoluzionario.
ma veramente rivoluzionario, roba da far tremare chiunque venda le cose che lei tocca.
"vi sembro una scimunita? pensate voi che sognate e rateizzate..."
una specie di santa laica votata al martirio.

lunedì 24 gennaio 2011

232. vallanzasca: questa volta ce la farà?



tutti hanno qualcosa da insegnare.
alcuni più di altri, forse.
sicuramente imparare non significa emulare. anzi, se uno impara veramente qualcosa non emula un bel niente.
detto ciò, "il fiore del male" -  libro scritto con carlo bonini nel 1999 - io l'ho sempre consigliato a tutti.
è che poi, negli anni a seguire, ho avuto l'impressione che renato vallanzasca fosse disposto a molto, pur di uscire.
e questo stride pesantemente con ciò che si legge nel libro.
è anche vero che fino a ieri le porte delle carceri sembravano esistere solo per due italiani: uno dentro e l'altro fuori. stando ai media, s'intende.
vabbè, per capire di cosa sto parlando bisognerebbe aver seguito le sue vicende con attenzione.
fatto sta che secondo me, con questo nuovo film di placido e rossi stuart (sì quelli de "la piovra" e "il ragazzo dal kimono d'oro") è partito un nuovo tentativo di "evasione".
il film è una vera porcheria. non riesco a immaginare che effetto possa fare su chi non abbia letto il libro, ma mi sento di suggerire due sole opzioni: non guardarlo affatto, leggere prima "il fiore del male".

sabato 15 gennaio 2011

230. luciano, un'amicizia incredibilmente veloce


luciano buffo - honda rc 30

ieri mattina alle sette mi è arrivata una mail: "Ho visto che avresti piacere di avere un ricordo di Claudio Truffa..."

ora sono appena tornato da rivara, un piccolo centro del canavese.
siamo stati a trovare claudio, luciano ed io.
che strano effetto, dopo avere lasciato claudio "vecchio" e benevolo campione, ritrovarlo ragazzino.
luciano invece è già nonno, per quanto precoce e pieno di impegni e responsabilità professionali.
eppure oggi eravamo tutti e tre nello stesso tempo, e abbiamo girato per gli stessi luoghi.
finché luciano, in ritardo di qualche ora, non è tornato ai suoi doveri.

sorrido, perché mi è appena tornato in mente un altro amico.
abbiamo passato anni a ridere per la mitica frase di sua madre: "smettila di andare con quello lì che torni sempre ubriaco e senza soldi!"
:)))

grazie, luciano.

domenica 9 gennaio 2011

228. chi l'ha vista: nuova cbr 600 f




gran silenzio in rete, per quanto riguarda questa moto.
peccato perché a novembre, quando ce la mostrarono sommariamente, qualsiasi giudizio rimase in sospeso.
sapere il prezzo, se non altro, ci direbbe se approfondire o meno lo "studio".
magari io sono particolarmente sensibile all'idea di "vero cbr",
ma se davvero riproponessero un prodotto che, fatte le debite proporzioni, fosse degno di cotanta sigla... potremmo capire molte cose.
credo.

mercoledì 5 gennaio 2011

227. uomini liberi o maiali all'ingrasso?




"C'era una volta un contadino cinese al quale era scappato un cavallo. Tutti i vicini cercarono di consolarlo, ma il vecchio cinese, calmissimo, rispose: "e chi vi dice che sia una disgrazia?". Accadde infatti che, il giorno dopo, proprio il cavallo che era fuggito ritornasse spontaneamente alla fattoria portandosi dietro altri cinque cavalli selvaggi. I vicini, allora, si precipitarono dal vecchio cinese per congratularsi con lui, ma questi li fermo' dicendo: "e chi vi dice che sia una fortuna?" . Alcuni giorni dopo, il figlio del contadino, cavalcando uno di questi cavalli selvaggi, cadde e si ruppe una gamba. Nuove frasi di cordoglio dei vicini e il solito commento del vecchio cinese : "E chi vi dice che sia una disgrazia?". Manco a farlo apposta , infatti, scoppio' una guerra e l'unico a salvarsi fu proprio il figlio del contadino che , essendosi rotto una gamba, non era potuto partire per il fronte."


LUCIANO DE CRESCENZO, "Il caffè sospeso". (fonte google)
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e se fossimo già morti, o almeno tali ci considerassimo, per una volta?
se percepissimo la vita come una sorta di rewind dove il punto di partenza fosse la morte, anziché la nascita?
il know-how per farlo certo non ci manca... semmai non abbiamo l'autorizzazione dei genitori, la benedizione della cultura dominante.
la stessa che ci insegna a scappare dai cattivi, dal male, o a combatterli senza remore; ma anche ad obbedire ciecamente al bene, costi quel che costi.
sappiamo perfettamente come finirà, ma ci comportiamo come se esserci domani meritasse qualsiasi sacrificio, a partire dal non esserci oggi.
solo che il domani sarà un po' diverso dall'oggi. potremmo anche non esserci, e di sicuro non saremo gli stessi.
li avete osservati, i vecchi?
così lavoriamo come muli per comprarci la prima moto a trent'anni; ci facciamo tremila controlli medici, aspettandone ogni volta l'esito in stanby, facciamo interventi chirurgici "preventivi"... ma nel frattempo siamo sempre più vecchi, rincoglioniti e impauriti.
e tante cose non sono state fatte. né si potranno più fare.
in cambio di cosa? 
tranquilli che l'istinto di sopravvivenza è potente di suo, anche troppo. ma ci sono trentenni che hanno vissuto molto più a lungo di tanti, forse troppi, ultracentenari...
che farete oggi, vi lascerete vivere o combatterete per "invecchiare bene"?