lunedì 28 marzo 2011

255. "in arivà i du beagle..." *



* padre di un amico milanese, alcuni giorni dopo che questi prese un cane di razza beagle.

effettivamente i piloti della motogp sono di un'altra razza, li riconosci subito in mezzo a quelli della sbk.
;)

sabato 26 marzo 2011

254. wsbk: donington park 2011

venerdì
1. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1′28.794
2. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1′28.841
3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 1′29.194
4. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1′29.379
5. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1′29.397
6. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1′29.472
7. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1′29.476
8. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1′29.613
9. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1′29.637
10. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1′29.639
11. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 1′29.814
12. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 1′29.851
13. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 1′29.860
14. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1′30.008
15. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 1′30.169
16. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1′30.348
17. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 1′30.383
18. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1′30.680
19. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1′31.117
20. Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1′31.485

sabato (superpole)
1. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 1′28.099
2. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1′28.365
3. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 1′28.556
4. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1′28.561
5. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 1′28.673
6. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1′28.702
7. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 1′28.737
8. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1′29.514
9. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1′28.803
10. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 1′28.836
11. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 1′29.135
12. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1′29.422
13. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 1′29.312
14. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 1′29.879
15. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 1′30.002
16. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 1′30.076
17. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 1′30.169
18. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1′30.680
19. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 1′31.117
20. Chris Vermeulen (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 1′31.485



gara1
1. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 34′33.189
2. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 34′35.644
3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 34′39.028
4. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 34′39.365
5. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 34′42.228
6. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 34′42.404
7. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34′43.149
8. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34′48.049
9. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 34′48.066
10. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 34′49.371
11. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 34′59.009
12. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 35′01.567
13. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 35′05.058
14. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35′13.204
15. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35′33.317
RT. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 25′35.167
RT. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 24′17.861
RT. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 7′43.215
RT. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 4′37.934



gara2
1. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 34′21.537
2. Marco Melandri (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 34′24.934
3. Leon Camier (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 34′27.439
4. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 34′35.379
5. Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 34′35.790
6. Jonathan Rea (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 34′40.950
7. Michel Fabrizio (Team Suzuki Alstare) Suzuki GSX-R1000 34′41.815
8. Jakub Smrz (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 34′42.697
9. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia SBK Team) BMW S1000 RR 34′45.835
10. Ruben Xaus (Castrol Honda) Honda CBR1000RR 34′46.444
11. Sylvain Guintoli (Team Effenbert-Liberty Racing) Ducati 1098R 34′53.977
12. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team Superbike) Kawasaki ZX-10R 34′54.216
13. Troy Corser (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 34′55.607
14. Eugene Laverty (Yamaha World Superbike Team) Yamaha YZF R1 34′57.955
15. Roberto Rolfo (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35′05.574
16. Mark Aitchison (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 35′13.949
17. Noriyuki Haga (PATA Racing Team Aprilia) Aprilia RSV4 Factory 35′18.171
RT. Maxime Berger (Supersonic Racing Team) Ducati 1098R 1′41.588
EX. Max Biaggi (Aprilia Alitalia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 13′50.189

martedì 22 marzo 2011

253. OTTIMI TEST PER MATTEO BAIOCCO A MISANO



Osimo (AN), 20 marzo 2011
Misano Adriatico, 18 e19 Marzo 2011.
Per il centauro osimano Matteo Baiocco si sono conclusi positivamente i test ufficiali del Campionato Italiano Velocità superbike che si sono svolti sul circuito di Misano Adriatico.
Baiox, in sella alla Ducati 1198 del Barni Racing Team, si è presentato sul circuito romagnolo in ottima forma e nei due giorni di test ha trovato un eccellente feeling  con la bicilindrica bolognese ed ha accresciuto l'affiatamento con i ragazzi della forte squadra bergamasca.
Anche se le temperature sono state piuttosto basse e, soprattutto il sabato, la pista era molto affollata (sono scesi contemporaneamente in pista i piloti delle categorie superbike e superstock 1000), l'ex campione europeo supersport è riuscito ad andare forte riscontrando ottimi tempi cronometrici.
Ora Matteo proseguirà la preparazione fisica, in attesa della prima gara del CIV che si disputerà sul medesimo circuito domenica 10 Aprile.

MATTEO BAIOCCO # 15 superbike: “Sono molto contento! E’ aumentato il feeling sia con la moto che con la squadra. Nei turni di venerdì ho trovato meno traffico e abbiamo fatto fin da subito un ottimo lavoro. Sabato, purtroppo, c’erano davvero tanti piloti in pista e nonostante non ci fossero le condizioni ideali siamo andati forte. Abbiamo provato soluzioni interessanti, ora dobbiamo solo concentrarci sul passo aumentando maggiormente il feeling per più giri. In gara potremmo sicuramente giocarcela, il mio obiettivo per quest’anno è quello di andar forte... e per questo ci metterò il 110%!”

Paolo Pesaresi x OsimoBikers
info@osimobikers.it
Osimo (AN)

domenica 20 marzo 2011

252. e chi sei, mario lega?


un signore di sessant'anni, oggi sessantadue, si propone come istruttore di punta per i corsi bmw e tester d'eccezione per diverse testate giornalistiche.
e fin qui la cosa non mi turba: al limite posso dispiacermi per lui, immaginando che non venga preso in considerazione.
invece no, lo prendono e tutto sembra funzionare a meraviglia.
già lo scorso anno è stato divulgato del materiale video con un gruppo di clienti, invero non proprio ragazzini, entusiasti del loro maestro:
http://www.youtube.com/watch?v=l1AsDVK-8bo

nelle ultime ore eccolo altresì su motoblog, presentato con rullo di tamburi e commentato testualmente come mito, a parlarci della nuova suzuki gsr 750:
http://www.motoblog.it/post/28782/test-anteprima-suzuki-gsr750-una-nuda-da-corsa
più di dieci commenti del sottoscritto cancellati (li trovate quasi tutti riportati sotto il post di losail 2011).
alcuni un po' ironici, per carità, ma sempre supportati da link e documenti inoppugnabili:
mario lega, nel 1977, ha vinto la sua unica gara nel motomondiale.
il fatto che contestualmente abbia anche conquistato il titolo iridato... beh, non mi pare deponga a favore di un'impresa epica.
walter villa quell'anno non arrivò al traguardo in cinque gare, e fece terzo.
franco uncini perse tre bandiere a scacchi, e fece secondo.
il resto, se non lo immaginate, potete vederlo qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Motomondiale_1977

allora, signori miei, se oggi mario lega è così superiore - per competenza e forma fisica - alla concorrenza, perché preoccuparsi di qualche precisazione su fatti vecchi di trentacinque anni?

a me la risposta spaventa, come mi spaventa l'età media di quelli che vedo comprarsi motociclette nuove.
come mi spaventa (mamma mia che fifone) sapere che nel motociclismo, oggi come trentacinque anni fa, ci sono figure che dominano la scena per decenni.
io dico che negli sport in salute tutto ciò è impossibile, forse per questo non sarò mai un istruttore di successo.

sabato 19 marzo 2011

251. un bel filmetto sulle aspettative

niente link, niente titolo che possa portare alle solite idiote recensioni che tengono alla larga dai film scomodi.
se vi va iniziate a guardarlo e poi, magari, ditemi di cosa parla.



cliccare sul pulsante rosso,
poi ancora quando diventa verde.
per vederlo a schermo intero, una volta partito, selezionare il rettangolo con freccina che trovate al centro della barra in basso.

giovedì 17 marzo 2011

250. motogp: losail 2011


stoner, lorenzo, pedrosa.





giovedì (fp1)
1 - Casey STONER - Repsol Honda Team - 1′55.752
2 - Dani PEDROSA - Repsol Honda Team - 1′56.362
3 - Hector BARBERA - Mapfre Aspar Ducati - 1′56.421
4 - Marco SIMONCELLI - SanCarlo Honda Gresini - 1′56.441
5 - Valentino ROSSI - Ducati Marlboro Team - 1′56.479
6 - Ben SPIES - Yamaha Factory Racing - 1′56.493
7 - Jorge LORENZO - Yamaha Factory Racing- 1′56.586
8 - Andrea DOVIZIOSO - Repsol Honda Team - 1′56.592
9 - Randy DE PUNIET - Ducati Pramac Racing - 1′56.790
10 - Colin EDWARDS - Monster Yamaha Tech 3 - 1′56.879
11 - Nicky HAYDEN - Ducati Marlboro Team- 1′56.910
12 - Hiroshi AOYAMA - SanCarlo Honda Gresini - 1′56.987
13 - Loris CAPIROSSI - Ducati Pramac Racing - 1′57.366
14 - Cal CRUTCHLOW - Monster Yamaha Tech 3 - 1′57.429
15 - Karel ABRAHAM - Ducati Cardion AB Motoracing - 1′57.821
16 - Alvaro BAUTISTA - Rizla Suzuki MotoGP - 1′58.528
17 - Toni ELIAS - LCR Honda MotoGP - 1′59.087



venerdì (fp2)
1 Casey STONER - Repsol Honda Team - 1′55.457
2 Dani PEDROSA - Repsol Honda Team - 1′55.854
3 Ben SPIES - Yamaha Factory Racing - 1′56.116
4 Andrea DOVIZIOSO - Repsol Honda Team - 1′56.172
5 Jorge LORENZO - Yamaha Factory Racing - 1′56.220
6 Colin EDWARDS - Monster Yamaha Tech 3 - 1′56.259
7 Marco SIMONCELLI - San Carlo Honda Gresini - 1′56.378
8 Cal CRUTCHLOW - Monster Yamaha Tech 3 - 1′56.518
9 Valentino ROSSI - Ducati Team Ducati - 1′56.532
10 Nicky HAYDEN - Ducati Team Ducati - 1′56.626
11 Randy DE PUNIET - Pramac Racing Team - 1′56.668
12 Hector BARBERA - Mapfre Aspar Team MotoGP 1′56.735
13 Hiroshi AOYAMA - San Carlo Honda Gresini - 1′56.790
14 Alvaro BAUTISTA - Rizla Suzuki MotoGP - 1′56.833
15 Loris CAPIROSSI - Pramac Racing Team - 1′57.304
16 Karel ABRAHAM - Cardion AB Motoracing - 1′57.683
17 Toni ELIAS - LCR Honda MotoGP Honda - 1′58.801



ancora venerdì (fp3)
1 27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 321.1 1′55.035
2 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 322.8 1′55.193
3 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 322.7 1′55.740
4 1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 317.6 1′55.814
5 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 317.4 1′56.003
6 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP Ducati 327.5 1′56.266
7 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 319.6 1′56.302
8 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 317.9 1′56.306
9 14 Randy DE PUNIET FRA Pramac Racing Team Ducati 319.2 1′56.362
10 65 Loris CAPIROSSI ITA Pramac Racing Team Ducati 318.2 1′56.434
11 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 319.3 1′56.437
12 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini Honda 320.0 1′56.517
13 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 315.5 1′56.540
14 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 319.1 1′56.586
15 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 321.1 1′57.275
16 19 Alvaro BAUTISTA SPA Rizla Suzuki MotoGP Suzuki 316.0 1′57.601
17 24 Toni ELIAS SPA LCR Honda MotoGP Honda 321.3 1′58.123



sabato (qualifiche)
1STONER C.Repsol Honda Team1:54.137
2PEDROSA D.Repsol Honda Team+0.205
3LORENZO J.Yamaha Factory Racing+0.810
4SIMONCELLI M.San Carlo Honda Gresini+0.851
5SPIES B.Yamaha Factory Racing+0.958
6BARBERA H.Mapfre Aspar Team MotoGP+1.086
7DOVIZIOSO A.Repsol Honda Team+1.092
8CRUTCHLOW C.Monster Yamaha Tech 3+1.441
9ROSSI V.Ducati Team+1.500
10EDWARDS C.Monster Yamaha Tech 3+1.510
11DE PUNIET R.Pramac Racing Team+1.519



la gara
1 25 27 Casey STONER AUS Repsol Honda Team Honda 166.5 42′38.569
2 20 1 Jorge LORENZO SPA Yamaha Factory Racing Yamaha 166.3 +3.440
3 16 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 166.2 +5.051
4 13 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Repsol Honda Team Honda 166.2 +5.942
5 11 58 Marco SIMONCELLI ITA San Carlo Honda Gresini Honda 166.1 +7.358
6 10 11 Ben SPIES USA Yamaha Factory Racing Yamaha 165.9 +10.468
7 9 46 Valentino ROSSI ITA Ducati Team Ducati 165.5 +16.431
8 8 5 Colin EDWARDS USA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 164.8 +26.293
9 7 69 Nicky HAYDEN USA Ducati Team Ducati 164.8 +27.416
10 6 7 Hiroshi AOYAMA JPN San Carlo Honda Gresini Honda 164.7 +28.920
11 5 35 Cal CRUTCHLOW GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 164.3 +34.539
12 4 8 Hector BARBERA SPA Mapfre Aspar Team MotoGP Ducati 164.3 +34.829
13 3 17 Karel ABRAHAM CZE Cardion AB Motoracing Ducati 164.1 +37.957

mercoledì 16 marzo 2011

249. Da tiro o da corsa?


E così
il Put mi ha onorata della possibilità di scrivere sul suo blog, cosa per cui lo ringrazio a mani giunte :)
In questo periodo mi trovo a girare in una sorta di vuoto pneumatico in cui le cose non vanno nè avanti nè indietro: situazione deprimente verrebbe da dire.
Ma cos'è così deprimente?
Vi è mai capitato di pensare alle vostre aspettative e chiedervi se non siano piuttosto delle scuse per alzarsi ogni mattina ed andare a lavorare?
Vi siete mai domandati se la speranza non sia piuttosto la vaselina che la società ci fornisce perchè prenderlo in quel posto faccia un po' meno male?
Tempo fa il Put diceva che tutti noi desideriamo il minimo...tra quello che non possiamo avere. Un po' come la lepre meccanica che fa correre i greyhounds: allo stesso modo noi inseguiamo le cose che non avremo mai...ma che ci fanno pensare che possederle ci renderebbe persone migliori.
O forse la verità è solo che pretendiamo sempre troppo dalla vita, nonostante siamo tutti venuti al mondo a mani vuote.

domenica 13 marzo 2011

248. motogp: test di losail 2011


giorno1
01. Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 1’56.271
02. Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 0.143
03. Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 0.173
04. Ben Spies – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 0.292
05. Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 0.411
06. Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 0.471
07. Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 0.509
08. Valentino Rossi – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 0.767
09. Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 0.866
10. Randy De Puniet – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 0.872
11. Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 0.955
12. Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 1.031
13. Hector Barbera – Mapfre Aspar Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 1.054
14. Loris Capirossi – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 1.166
15. Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP11 – + 1.228
16. Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 1.466
17. Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1.979



giorno2
01. Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V 1’55.681
02. Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V + 0.064
03. Ben Spies – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 + 0.613
04. Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V + 0.752
05. Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V + 0.758
06. Randy De Puniet – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 + 0.764
07. Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 + 1.026
08. Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 + 1.035
09. Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 + 1.045
10. Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V + 1.059
11. Hector Barbera – Mapfre Aspar Team – Ducati Desmosedici GP11 + 1.117
12. Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R + 1.250
13. Valentino Rossi – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP1 + 1.307
14. Loris Capirossi – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP1 + 1.664
15. Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M + 2.049
16. Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP1 + 2.165
17. Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212 + 2.855

247. casa italia compie centocinquant'anni



certamente ognuno percepisce le cose a modo suo, attraverso le lenti del proprio vissuto, dei propri affetti e, perché non ammetterlo, degli interessi personali.
infatti io, che poco ho a che fare con il concetto di italiano modello, vivo questi imminenti festeggiamenti come un super natale. con quella stessa fastidiosa sensazione di estraneità e incomunicabilità che ogni inverno mi assale più feroce.
mi sembra tanto che, passata la festa, i conti non tornino mai. che i proclami non trovino riscontro, che i saldi di gennaio facciano rimpiangere gli acquisti compiuti di slancio pochi giorni prima.
magagne e dissapori quotidiani si levano il cerone, mentre le luminarie vengono smantellate.
il tutto mentre qualcuno, forse meno emozionato della media sul finire dell'anno precedente, sorride compiaciuto.
vi suggerisco un film che sto guardando in queste ore, si intitola casa saddam.
immagino che la saga de "il padrino" la conosciate già, per cui vi basterà ricordarla per sommi capi, prima di valutare eventuali analogie tra questi due film e la "meravigliosa avventura" che paiono essere stati questi 150 anni di storia italiana.
l'amore, il bene e la giustizia trionfano sempre.
forse per questo i maligni (perdenti e invidiosi) hanno partorito quella battuta sul fatto di salire sul carro dei vincitori.
;)

martedì 8 marzo 2011

246. l'amore cieco


Come ogni pilota che si rispetti, Valentino le moto le ama.
Le accarezza, le bacia, le progetta (e risana quelle degli altri) ...ci parla pure.
Ma, come Charles Denner, il protagonista del film di François Truffault “L'uomo che amava le donne”, è un grande seduttore e quindi non proprio un amante fedele.
Dopo lo svezzamento puberale con la non più giovanissima Aprilia, superata la maggiore età Valentino si unisce in matrimonio con Honda, un'orientale conosciuta nel suo girovagare per i circuiti di tutto il mondo, ma la storia idilliaca, per quanto ricca di amplessi, dura solo quattro anni. Succede che Yamaha, una conterranea della moglie, una sfigata invidiosa che si finge amica per nascondere la sua grande rivalità in amore, si incontra furtivamente di notte con il nostro beniamino per corteggiarlo così abilmente (sapendo che il nostro ha un debole per la biancheria intima, gli promette che indosserà sempre anche lei lingerie Michelin) che riesce a portarselo all'altare.
Questo accadeva nel 2004, nonostante il latin lover di Tavullia continuasse a mal celare la sua difficoltà ad intrattenere rapporti troppo stretti. Infatti, dopo le perdonabili scappatelle con la selvaggia (e mai domata) Rally, proprio quell'anno, nello stuolo delle belle e numerose aspiranti al ballo, spicca Formula Uno, un'imperiosa e ricca signora d'alta classe che lo blandisce nei salotti dei VIP, più per interesse mondano che per vero amore, dando luogo ad una leggenda dai risvolti ambigui. Si perché, sebbene apparentemente la relazione tra i due paia consolidarsi di anno in anno, le notizie diffuse da alcune malevoli voci circa una ripetuta inadeguatezza prestazionale del nostro, indicano che il rapporto non soddisfi appieno l'esigente ed esperta nobildonna.
Tuttavia passano altri quattro anni e la fama di inguaribile farfallone che vola di fiore in fiore e che dopo tanto aver viaggiato per il mondo ad un certo punto riscopre le bellezze di casa sua, è la motivazione ufficiale a sostegno di un nuovo capovolgimento affettivo, il matrimonio del secolo, ovvero quello con la italianissima Ducati.
Le solite, invidiose, voci di corridoio ci informano che in realtà è stata Yamaha a dargli il due di picche dopo aver incontrato, durante una vacanza a Palma de Mallorca, un giovane ed arrembante surfista spagnolo, a lui preferendolo nonostante le 46 ripetute minacce di ritorsione sugli alimenti.
E' tanta la rabbia e la delusione di Valentino (un dongiovanni tradisce, non viene tradito) che l'entusiasmo, la voglia di vivere ed amare la prosperosa bolognese lo spingono a prometterle di diventare l'epifania della coppia italiana ben oltre quella formata da Vianello e la Mondaini.
Ma la rossa bolognese è bella e fiera, ha sangue ferino, è scorbutica, schietta e concreta, portarla all'orgasmo è impresa improba e, come si dice, ogni padella vuole il manico adeguato...insomma, nonostante l'abbrivio iniziale, lo slancio amoroso tra i due è alquanto temperato più che tropicale e la mestizia che fa capolino dietro al canapè già fa presagire un nuovo cambiamento.
Ipotesi non del tutto balzana che ha fatto puntare il dito contro le intramontabili distrazioni di sempre, Rally e Formula Uno, prede inconquistabili e dunque sempre ghiotte, ma erroneamente. Con un simpatico coup de theatre, Valentino annuncia che la sua prossima conquista apparterrà ad un altra categoria femminile, quella delle donne banali, che sanno di Mulino Bianco, di genuina familiarità e comprovata verginità. Dice che la umile massaia Superbike farebbe al caso suo, assicurando che saprebbe realizzare tutte le indicibili fantasie che animano i sogni di una donna comune come lei.
Ma insomma, il matrimonio è un contratto sociale e dopo aver perseverato nella regola dei quattro anni, qui che il fatidico “sì” vale solo per due anni, già ne annunci la fine a neanche a sei mesi di distanza dalla cerimonia nuziale?
Il matrimonio non è ancora consumato (a proposito, come mai?) e già fai la serenata sotto un'altra finestra?
Cosa si nasconde dietro questa compulsiva ingordigia motoristica?
A questa indomita potenza passionale subito seguita da uno scaltro e repentino mettere le mani avanti?
Sembra esserci una sofferenza...una oscura patologia che si chiama timore del futuro?
Beh, in fondo le favole non durano a lungo e l'immortalità dell'amore è un'illusione. Molto meglio non impegnarsi troppo, non andare fino in fondo. Tenersi sempre aperta una via di fuga...
Possiamo capirlo. Con l'età, l'istinto lascia sempre più spazio al ragionamento.
Del resto, Charles Denner flirtava con successo con le sue innumerevoli donne ma non passava mai un'intera notte con loro...

Bracame

venerdì 4 marzo 2011

245. giuggioloni...



... e dulcis in fundo:
ilan_fernandez

avete studiato, siete incensurati e pagate le tasse?
allora non vi resta che essere fiduciosi.

mercoledì 2 marzo 2011

244. Sotto a chi tocca

















































Gli eroi son tutti giovani e belli, ma sopra a tutto, morti?

Perché, che succede se si arriva all'età della saggezza?

Il post su Vallanzasca che, forse mentre gli fregavano la bici con cui si recava al suo onesto lavoro, accarezzava la speranza della grazia.

L'intervista su Riders a Marco Lucchinelli, che da cavallo pazzo passa a pony ammaestrato, alla mercé dei teatrini rossisti post-gara, "pe' putè campa'".

Io, che da quando sono uscito dall'ospedale, mi danno per "ammorbidito" (ed è vero).

Laura RGV, con frase illuminata, sintetizza che ad una certa età si vuol passare all'incasso.

Però per incassare bisogna arrivare vivi all'esazione.

Pare proprio che non ci sia alternativa: o come nel film 127 ore, per sopravvivere bisogna amputarsi pezzi di se, dichiarandoli ormai inutili, o, per morire interi, bisogna morire presto.

Io, di fatto, ho cominciato ad amputare qua e là....