venerdì 23 dicembre 2011

339. a natale bisogna essere sinceri!


e se mio padre lo è, dopo una lunga carriera da dirigente e almeno una decina d'anni di consulenze sommate alla pensione... beh, il minimo che mi sento di dirvi, anzi di gridarvi, è USATE IL PRESERVATIVO!
e magari fate anche un pensierino al suicidio.
auguroni!
;)




"L'AUGURIO CHE PER QUESTO NATALE TI FACCIO E MI FACCIO DI CUORE E' CHE L'ESISTENZA CI FACCIA FINALMENTE INCONTRARE PER VIVERE IN ARMONIA..
HO  IL DOVERE DI INFORMARTI CHE A PARTIRE DAL 2 NOV 2012 NON HO PIU' IL CONTRATTO DI CONSULENZA CON ST . QUESTO FATTO INSIEME ALL'INASPRIMENTO DELLE TASSE COMPORTERA' UNA EROSIONE PIU' RAPIDA DEI MIEI POCHI RISPARMI E FARA'  QUINDI AVVICINARE LA DATA IN CUI NON POTRO' PIU' SOSTENERTI FINANZIARIAMENTE NELLA STESSA MISURA CON CUI TI HO SOSTENUTO FINO AD OGGI.
CON MOLTO AFFETTO. PAPA'"

8 commenti:

  1. Un po' come mio papà che nel 1986 non mi dette 350 milioni di lire, leggittima eredità di mia mamma, perché me li sarei spesi. E così pace all'anima sua, se li spese lui.
    Rinfrescatevi la memoria e rileggetevi il canto 33 dell'inferno dantesco. Oltre ad acculturarvi, capirete perchè i vostri genitori hanno la pensione e voi no

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  2. in 42 anni ho visto ogni tipo di ingordigia, ma ho conosciuto un solo uomo che si fosse affrancato volontariamente e caparbiamente dal lavoro. era più frugale di chiunque altro, e parimenti invidiato. apparentemente senza alcuna ragione.

    ma la ragione c'è, eccome se c'è.
    ricordate che anche lapo elkann lavora... ci sarà ben un motivo, no?

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  3. Il lavoro.... Pensa che anche nell'operoso (a detta dei friulani) Friul, si cominciano a sentire discorsi del tipo: "a che serve lavorare, se al netto delle spese, più lavoro e più ci rimetto?". Quanti insulti prendemmo, qualche annno fa, divagando su questo argomento su motoRblog! Lavorare e guadagnare non sono sinonimi, ma due verbi antagonisti, che poi con vivere non ci azzeccano proprio.... Finalmente anche qualcun altro se ne accorge?

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  4. non so, la maschera culturale del lavoro è dura a morire.
    una di quelle signorine twitter-dipendenti con tanti bei giocattoli mi ha appena chiesto in privato perché mio padre mi mantiene ed io non lavoro...

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  5. la chiamano indipendenza, ti parlano di "camminare con le tue gambe", avviandoti al sacro rito del lavoro... persino la matematica e tutte le altre scienze passano in subordine, quando si parla di lavoro.
    non importa, basta che lavori.
    nulla è la stessa cosa, se fatto per mestiere anziché no.
    infatti nulla si può dire con onestà, se ci si vuole tenere i clienti.
    e nulla si può fare decentemente, per otto ore al giorno tutta la vita.

    ma guai se certi discorsi li sente chi ne lavora dieci, di ore. ti risponderà che non hai alcun diritto di lamentarti, tu.
    perché? perché da che mondo è mondo si è sempre fatto in modo che tutti lavorassero, senza eccezioni. almeno formalmente.
    così gira il mondo.
    ma io son pronto a tornarmene in gattabuia, tanto ormai il più è fatto e magari mi allungo pure la vita di qualche anno, visto che lì ti curano gratis.
    poi, se ne esco vivo, vi faccio sapere se mio padre è morto povero oppure no.
    ;)

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  6. 02.09 mi sa che non c'è bisogno che ce lo fai sapere...almeno, io di dubbi ne ho pochi.

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  7. Ehi! Anche il mio mi ha detto che a Giugno di quest'anno ha perso il lavoro e che non avrebbe potuto più mantenermi! In effetti me l'ha detto l'anno che ha compiuto 60 anni, giusto in tempo per la pensione, con la speranza che se la possa godere senza dovermene dare una parte... ma quella sera i miei non potevano andare al cinema?

    PS: i nostri padri hanno molto in comune, rileggendo meglio l'SMS che ti ha mandato. Una sola differenza: il mio non scrive SMS, parla attraverso avvocati! :)

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  8. ...per fortuna che ogni tanto uno si sfoga con le parole... Dicono che sia un arma molto più efficace delle mazzate e addirittura a volte anche più delle armi...
    (Ma chi cazzo ha detto questa minkiata COLOSSALE per primo...?) Sicuramente un poco di buono... il perbenismo ha rovinato il mondo intero! Quelli che per anni si son fatti vedere con i guanti bianchi ed il doppiopetto insieme ai loro 20 anni di istruzione e dopo 4 lauree, capaci di discorsi forbiti ed intellettualmente capaci di schiacciare l'ignoranza della gleba...
    I partigiani non hanno mai creduto a questa favola inventata dai media e infatti non hanno mai ceduto alla "legge" di allora, tant'è che anche coloro che ritenevano che una penna facesse più male di un fucile... si dovettero ricredere e per sopraffare il popolo ignorante "coi fucili" dovettero ricorrere all'industrie belliche! (Bomba atomica compresa)! Però se vanno in televisione continuano a sostenere che la penna fa più male di una pallottola... è rimasto poco ormai a cui credere e i tempi di "o bella ciao" torneranno presto... E' inutile prendersela con il papà che ci ha comprato la macchina o addirittura la casa... La verità è che tutti noi "servitori dello stato" ci siamo rotti i coglioni di sentircelo nel culo già alla mattina appena svegli e prima o poi ci rivolteremo ancora contro... E' la storia che ce lo insegna, vedi, oggi se tutti avessimo una degna posizione in questa società... nessuno sarebbe qui a scrivere di questo o di quello... Invece così non è e non è certo colpa della macchina o della moto che papà non ci comprò 20 anni fa... In 20 anni si muore e si rinasce... 20 anni è una vita, oggi bisogna guardare il presente, incominciamo ad eliminare coloro che ci stanno inculando il pane oggi e poi alla mano alla mano, senza esclusione di colpi... Ci vorrebbe un'altra pulizia etnica,(solo di quelli che fin'ora hanno mosso i fili) e dopo 67 anni si potrebbe riscrivere la storia...

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