sabato 14 giugno 2014

dio ti ama, e papà tuo ancor di più!



infatti ti legge sempre con attenzione, pronto a risolverti i problemi in cambio soltanto di un sorriso... LOL

oggi, ore 19:05
"Andrea, ma mi vuoi spiegare una volta per tutte perché con grande sacrificio da parte mia ed al limite delle mie possibilità ti debba mantenere con 1200 euro al mese, senza che ci sia da parte tua il benchè minimo sforzo per cercare di trovare un lavoro o di farti aiutare da me a trovare un lavoro al fine di  renderti almeno parzialmente economicamente indipendente e addirittura minacciarmi di morte se ti taglio o ti riduco questo mensile?"

risposta, poco fa, subito dopo aver letto la posta dal redivivo telefono wind
"Mi hai condannato tu, a vivere e a morire. Intanto ho quasi finito l'ennesimo trasloco...  Chissà con quanta apprensione lo avrai seguito!"

certe volte penso a mia madre e a come si sia affogata nell'alcol. penso a lei e penso a me, e mi domando se avremmo potuto essere più simili.
credo di sì, avremmo potuto essere molto simili, scambiandoci di tempo e di posto: ce n'è stata solo una, di persona perbene, in questa famiglia. ;)

14 giugno, 16:10
"Da sempre ed in qualsiasi parte del pianeta i padri hanno per così dire dato luogo alla vita dei figli, ed essendo la morte indissolubilmente legata alla vita, hanno dato luogo, se vuoi, anche alla loro morte. Ma questo non è un fatto che riguarda me in particolare, esso riguarda l'intero genere umano ed i singoli padri(che a loro volta sono stati figli) nulla possono fare se non sottostare a questa legge naturale. E' vero invece che ciascuno di noi,come figlio, a partire da una certa età cerchi in tutti imodi di vivere la propria vita e e quindi rendersi economicamente indipendente.
Guardo con una certa assiduità il tuo blog e l'ultimo trasloco è stato quello da Torino ad Ivrea, di esso abbiamo parlato a suo tempo e certamente la cosa non mi ha fatto piacere.Se dopo questo ce ne sono stati altri, non vedo in che modo avrei potuto saperlo. Comunque il fatto di evitare questi  continui traslochi dipende solo da te. Per quanto mi riguarda, la soluzione a questo problema(comodato d'uso del mio monolocale) te l'ho proposta svariate volte. Sta a te accettarla o meno."

14 giugno, 18:05
"devo linkarti per l'ennesima volta twitter, facebook, eccetera?
lì ci sono, i traslochi successivi... penso che sarebbe molto più salutare per entrambi se ci risparmiassimo queste conversazioni ciclostilate, ma sta a te decidere: io mi limito a pubblicarle, finché posso (e non devo riguadagnarmi una cella).

ora vado a fare un paio di figli, come natura comanda! ahahahah"

2 commenti:

  1. "sottostare a questa legge naturale"...mah, è forse l'unica cosa buona degli esseri pensanti quella di poter scegliere di risparmiare sto schifo ad altri, nessuno è obbligato a riprodursi.

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  2. Il lavoro, il famigerato lavoro, quello senza il quale non puoi vivere, almeno ad un rango sociale “accettato”, quello che usano x controllarti insomma.
    Sarò sincero, come sempre, sono anni che ci provo a mandarlo #affanculo, sto cazzo di lavoro, ma poi torno sempre sui miei passi, forzature o meno, alla fine che decido sono io, quindi “la colpa” è sempre stata mia, la colpa nel senso di continuare a lavorare.

    Il fatto è che qui, anche se rinunci a tutto quello che non ti serve, non campi lo stesso senza danari…affitto (nel mio caso è così) mangiare, x quel poco che sia, bollette varie se non vuoi andare a lavarti nel fiume….certo se mai avessimo conosciuto ste robe e ci fossimo fermati qualche migliaio di anni fa a chi sarebbe mancata l’acqua calda? :P saremmo crepati prima (forse) sai che dramma LOL

    Mio padre, sebbene percepisca una pensione socialmente più che accettabile, e pure uno stipendio da consulente che manco quando lavorava percepiva, non accetterebbe mai la conseguenza che io smettessi di lavorare….cioè se oggi mi passa qualche aiutino ogni tanto, se mi trovassi in condizioni di disoccupato volontario me li segherebbe…insomma, a lui piacerebbe vedermi crepare in fabbrica, in sostanza.

    Siamo schiavi di questa società dimmerda, dobbiamo fare le cose x forza senza decidere un cazzo, quando prendiamo delle decisioni radicali bisogna accettare di crepare a breve, sennò è inutile….altro che siamo liberi, siamo liberi di farci inculare sempre.

    Il lavoro è una piaga sociale che ci accompagna x tutta la vita, ripeto, se ci fossimo fermati senza evolverci a quando si campava pensando solo al cibo, oggi a nessuno mancherebbe l’acqua calda.

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