giovedì 19 aprile 2012

i buoni vincono sempre

perché la storia sono loro a scriverla,
magari per 670 euro al mese


io al trota toglierei la paghetta per una settimana,
mentre riserverei la gogna alla signorina.
e alla di lei famiglia, che evidentemente non ha fatto alcun sacrificio per portare la rampolla fino alla laurea, ma che ora la svende al mattatoio per 670 miseri euro al mese.
o forse no, forse si sono sempre sacrificati tutti quanti in famiglia; anche i nonni, perché le brave persone lavorano a prescindere dal bisogno di denaro.

peccato che la pantomima di queste "brave persone" determini un mercato del lavoro funzionale esclusivamente ai MANTENUTI.

al di là dei teatrini, politici o familiari che siano, io vedo ovunque gente che consuma assai più di quel che formalmente trae dal proprio lavoro.
non ho idea di quanta acqua ci sia ancora nel pozzo, ma so per certo che quando finirà non finirà solo per alcuni: sarà finita per tutti, perché da lì in poi bisognerà pagare gente che lavori per vivere, non per onorare la famiglia.
oppure tanti ma tanti soldati.

un consiglio spassionato ai miei amichetti di web: se avete dei genitori ragionevoli usate gli anticoncezionali, non mettete al mondo altra gente (proprio ora) solo per indurre i nonni ad aumentare la paghetta.
e boicottate il lavoro interinale, soprattutto se vi serve per comprare l'ipad3... tenetevi il 2 fino a natale!

dio, patria e famiglia.
quella roba per cui, solo cent'anni fa, ci si faceva macellare come bovini,
nelle trincee che nessun bovino saprebbe scavare,
con tanto di benedizione del prete e grande orgoglio di mamma e papà.


7 commenti:

  1. oggi dio e' sparito, la patria e' il mondo globalizzato e le famiglie non esistono piu'. Eppure, non si vive meglio di quando c'erano...anzi...
    pensaci.

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    1. quando avevo circa 25 anni bestemmiavo come un turco, cosa che ora mi capita rarissimamente, ma odiavo a morte un tipo sulla cinquantina - tra l'altro maestro di karate (ryu è un karateca, nda)- per cui lavoravo.
      Lo detestavo perché mi ripeteva in continuazione "tu sei più cattolico di quelli che vanno a messa", soprattutto quando mi lamentavo di quanto "cattivi" fossero gli altri, di come ovunque mi girassi la gente tradiva i valori basilari (ma di chi??? quali??? non sarà stata la mancanza della "confessione" con relativa assoluzione, a rendermi diverso e insoddisfatto?).
      aveva assolutamente ragione, ero cattolico marcio, italiano (mica marocchino!) e con alle spalle una famiglia (ancora percepita in quanto tale, a prescindere dalle individualità e dai reali rapporti fra i componenti). spero di essermi ripulito almeno un po'.

      p.s. il tipo era una mina vagante, ma faceva discorsi interessanti. ricordo ancora la celebre frase "aspettati tutto da tutti e vedrai che comincerai a campare decentemente".

      "dio, patria e famiglia", fatte le debite proporzioni, è (uso volutamente il singolare, perché la polpetta ha svariate ricette ma sempre polpetta resta) molto più radicato oggi di un secolo fa.

      non si tratta di credere in dio o no, di attribuire più valore a questo o quell'ingrediente: è la polpetta di cui sopra, nel suo insieme, ad essere una vera merda.

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    2. stiamo parlando di questo: https://p.twimg.com/Aq1fg2RCIAA-S4r.jpg

      un esempio di "dio, patria e famiglia" model year 2012

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    3. ma questo non dipende dal concetto in se', da dio, dalla patria o dalla famiglia in quanto tali..
      sono sempre le persone che fanno la differenza.
      i media, i soldi, tutto cio' che ci circonda sono solo strumenti messi in mano nostra, sta a noi amministrarli correttamente.
      al netto di dio, cio' che non vuoi venga fatto a te, non farlo agli altri, come cio' che vuoi ti venga fatto, fallo a tua volta; e non perche' te l'ha insegnato la chiesa ma per logica deduzione. l'hai detto pure tu.
      Se non tolleri la tua famiglia buonista del cazzo ma poi ti atteggi peggio di loro, allora sei una merda uguale, che ti piaccia o no...;)))

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    4. anche il fucile imbracciato dai fanti della grande guerra poteva sparare o non sparare, ovunque e a chiunque. ma è andata come sappiamo.

      ricorda che persino il lapo va a lavorare. passione o necessita?

      p.s. bellissimo quel "correttamente" che hai usato: il karateka ti avrebbe mangiato! :)))

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    5. correttamente ossia la valutazione "del giusto mezzo in ogni cosa"...siamo sicuri che avesse fatto karate il tuo amico?! ahahah

      http://it.wikipedia.org/wiki/Il_giusto_mezzo ;))

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    6. altroché, aveva tanto di scuola ed io insegnavo body building nella sua palestra.
      la menava spesso con le azioni e reazioni uguali e contrarie, non so... però una volta, a titolo dimostrativo, mi fece svolazzare per tutta la reception con un pugnetto da niente sugli addominali (mai pesato meno di 70 kg)... sembravo l'anteprima de "la tigre e il dragone"... ihihihih

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