Put se volevi farmi piangere ci sei riuscito. Bel video, grande pilota. Terribile incidente, me lo ricordo come fosse ora, ma nulla da recriminare quando corri veloce sfidando la sorte di continuo, perchè non era meno funambolo di Schwantz. Quasi vent'anni dopo c'è molta consapevolezza in meno e molta falsa sicurezza in più...
23.14 Una maledetta giornata per il numero "1", incidente dall'epilogo orribile capace di rendere sicuramente meno lieto il titolo di Kevin Schwantz e di aprire la strada ai 5 titoli di quello che contro gli americani non era mai riuscito a farcela.
che secondo me si coniuga molto bene con questo video
http://www.youtube.com/watch?v=RZiH8UT6hHA
è dello scorso anno, quando ne aveva dodici. notare il fissatore alla gamba sinistra ed il grado di esaltazione. se questo è lo sport, allora w il doping (chimico o psicologico che sia)!
p.s. se poi per caso, dopo due mondiali vinti, non gli va più di continuare, devono sentirsi "fragili" e sconfitti vita natural durante. ma vacagher!
...io i coglioni li ho! ...tu invece sei proprio un coglione...
Put mi hai fatto STRARIDERE DI GUSTO! Non so perchè ma scorrendo col maus sono andato a prendere proprio quel post in cui rispondevi ad un pagliaccio... ed ho letto la frase che ho scritto qui sopra... Domani torno all'ovile, mi sono scassato ampiamente le palle di stare in vacanza, ho voglia di ritornare alla vita "normale" con le mie cose, del nord, molto diverse da quelle che faccio al sud ma comunque, ormai mi piacciono entrambi i tenori di vita e quindi a lungo andare poi sento la nostalgia dell'una o dell'altra... Vabbè, magari da Milano riesco ad essere anche più bravo con il Naz, infondo se lo merita, l'è un brav fiulet! ;-) Parto domattina all'alba, poi magari mi sento col put per tel. così se sono ancora in viaggio per le ore di prove, mi faccio aggiornare dal fratellone... Ciaooooooooooooo..............
Una notte nei paddock a Misano incontrai Giancarlo Falappa, presi un pezzo di carta per terra e gli chiesi un autografo…Lui mi guardò e mi disse: " vieni con me c' è di meglio…" Lo seguii al suo camper e mi diede una sua foto stampata che autografo con il suo pennarello indelebile color oro…Poi gli detti una mano a scaricare il suo scooter, non si accese subito, ma dopo nella notte come l' avevo incontrato sparì...
Purtroppo chi lo intervista è ritardato mentale, ma GIANCARLO E' MAESTRO…
http://www.youtube.com/watch?v=46e3xGKDE7E
http://www.youtube.com/watch?v=WFoDaTNpP6E
Porta con sè il casco del' incidente… http://www.youtube.com/watch?v=EtexEcsNJh0&feature=related
Dipillo parla di Falappa… http://www.youtube.com/watch?v=1-tUi8ymJ_4&feature=related
Da quì… http://www.sgruntbikers.com/mobile/thread.php?topic_id=215
Al debutto conquista 3 vittorie in sella alla Ducati 851, poi alla sesta gara di Zeltweg (A), in occasione del suo compleanno (i giornali avrebbero potuto scrivere "nato e morto lo stesso giorno"), durante le prove ufficiali del sabato, negli ultimi 5 minuti, pur avendo già il secondo miglior tempo, esce in pista per conquistare la pole position. All'ingresso di un curvone da percorrere ai 270 km/h, Giancarlo, per evitare di tamponare un pilota (molto imprudente) che gli si parava davanti, cade schiantandosi contro il guard-rail (che si trovava ad un metro dall'asfalto), procurandosi 27 fratture, la rottura dell'arteria femorale e conseguante coma per dissanguamento. Dopo 12 giorni di coma, il pericolo di vita è scongiurato e Giancarlo viene trasferito all'ospedale Rizzoli di Bologna, dove rimarrà per svariati mesi sotto la cura del dott. Massimo Corbascio.
1991 Contro il parere dei due prestigiosi medici, dott.Corbascio e dott.Costa, Giancarlo, nonostante gli evidenti problemi fisici (braccio sx che non riusciva ad alzare [e che ancora non alza] gamba sx che non riusciva a flettere a causa delle 13 fratture al femore ed ai chiodi metallici ed alle viti impiantati) decide di ritornare alle gare motociclistiche, non per partecipare, ma come sua filosofia di vita, per vincere! E sarà nel Team Ducati ufficiale in coppia con Raimond Roche. Da segnalare che in occasione della gara disputata in Italia al Mugello, (in condizioni fisiche disastrate), Giancarlo conduce a lungo la gara "bagnata", ed, arrivato ad avere ben un minuto di vantaggio su Doug Polen (secondo), è costretto al ritiro per rottura della pompa della benzina. Concluderà il Campionato Mondiale SBK, all' undicesimo posto.
insieme a lanfry e apnea abbiamo scambiato due battute con falappa, quest'anno a monza... non è una figura che mi mette allegria, se devo essere sincero.
Non è facile parlare di FALAPPA ..... La storia dell'ex crossista che apre lo sportello dell'auto di LUCCHINELLI in autostrada vera o no poteva essere attribuita solo a FALAPPA. E la sua fama in SBK probabilmente con le case giapponesi non sarebbe stata tale, le impennate al limite del pescaggio olio non gliele avrebbero permesse. Ma GIANCARLO, l'altra faccia del motociclimo che dietro alle coppe e lustrini a volte rivela carrozzine, stampelle e croci chissà cosa ha da dire su 4 "ragionieri" che in stile BRUNETTA chiudono la SBK per dare alla MOTOGP. Ho parlato di stile BRUNETTA perchè il mini-ministro ha deliberato tra gli enti inutili da sopprimere anche enti in attivo con milioni di € versati all'erario per risparmiare 6000 € di compensi di amministrazione.
Poggiali si sta riprendendo la gioventu' che non ha fatto.Falappa e' stato un personaggio con una vita sempre al limite,forse non avrebbe mai vinto un mondiale ma e' stato il pilota che meglio ha rappresentato lo "stile" sbk...poi dopo l'incidente certo non mette allegria
10.07 mah... sul riprendersi la gioventù facendo figli ho qualche perplessità, comunque lo vedo bene. falappa lo vedevo male anche prima ma tant'è: inutile fare critiche non costruttive. però, cazzarola, pensateci due volte prima di ispirarvi a dei disgraziati (con tutto il rispetto)... io un "campione" da proporre come esempio al figlio che non ho lo devo ancora trovare.
10.39 a proposito di figli... ho notato che quando dico che non voglio avere figli tutti mi guardano come se fossi appena scesa dalla luna. "Ma coooome! Ma una donna come fa senza figli?!" Ora, non è che io voglia l'estinzione della razza umana, ma non è che una donna se non mette in funzione l'utero non esiste. E invece sembra che sia proprio così. A voi masculi va un po' meglio, ci sta sempre quello che dice "eeeh ma senza figli..." ma non vi rompono le palle più di tanto (sarà che da un uomo è più facile essere mandati a cagare), a me invece scassano i coglioni a oltranza fino a che sfinita dico "Ma magari un giorno cambierò idea" oppure, a seconda del grado di confidenza "senti non rompere la minchia" :))). Ma perchè una donna che non vuole figli è così inaccettabile?
In genere odio leggere quello che leggono tutti e fuggo dai best-seller ma, dopo grandi insistenze della mia fiancèè, mi sono buttato nella lettura di "shantaram", il romanzo di gregory david roberts. Veramente bello. Ho appena letto una frase-battuta che ritengo sia la migliore dell'anno: "se il fato non ti fa ridere vuol dire che non hai capito la barzelletta".
lauretta, ci vorrebbe lo zio: lui è un'autorità su questi argomenti. intanto una risposta generale viene da pizzarro/amadori: "perché devi da nasce e devi da morì". poi stai in campana perché molte donne, prima di te, si sono trovate dalla sera alla mattina a desiderare un figlio sopra ogni cosa... e me lo hanno confessato vent'anni dopo. :)))
falappa era un anarchico su 2 ruote e in quanto tale era considerato pazzo... al giorno d'oggi non sarebbe più "accettato" manco in sbk... non so se sia la vecchiaia che me lo fa dire più volte e un po' su tanti argomenti ma una volta era meglio un po' per tutto. di sicuro era tutto un po' più genuino
14.41 lo avessero soccorso con la stessa tempestività con cui la dorna ha rimosso i video dell'incidente da you tube... questo sport sta diventando una vera merda. siamo alla domenica dopo la morte silenziosa di lenz. pochi commenti più su ci sono i link per vedere falappa tutto sciancicato che dice ai suoi fan di non andare in strada perché è pericoloso... i blog motociclistici sono pieni di quei patetici loghi contro i guardrail assassini... e anche questo verrà dimenticato (ma sarebbe meglio dire rimosso) in un battibaleno. sempre più lieto di non avere il decoder.
Se avessero avuto una scopa e un tappeto, il povero Tomizawa lo avrebbero nascosto in fretta e furia come avrebbe fatto una cameriera pasticciona con i cocci della tazzina da tea del servizio buono... Don Pizzarro, sempre più maestro di vita. E paradosso dei paradossi, la mia risposta a Lauretta che doveva essere tardiva, ridiventa attuale. La riproduzione è una pulsione istintiva fortissima in ogni essere vivente (vegetali compresi), spesso ottenuta a prezzo della stessa vita, sia nel regno animale che in quello vegetale. Piano piano l'uomo ha aggiunto a questo istinto anche una matrice culturale. Senza farla troppo lunga, sino a qualche decennio fa, nella nostra società pre-industriale, i figli erano per i nobili ed i ricchi necessari a tramandare il patrimonio (che appunto significa "trasmesso dal padre") e per i poveri necessari a lavorare nei campi o fare i garzoni "a bottega" come manodopera "auffa" (erano a mio giudizio i veri proletari, avendo come unica ricchezza solo i figli. Nell'antica Roma erano quelli che pagavano le tasse mandando i figli a fare i soldati di leva). Oggi per i nobili ed i ricchi non è cambiato nulla, ma per quelli che si continua a chiamare erroneamente proletari, i figli rappresentano solo un costo e non un ricavo. Ma, ovviamente questo non si può dire apertamente, è qui sta' il tuo "errore/orrore sociale". Mettiamoci poi che ogni donna cattolica, partorendo, perpetua la sacralità della Natalità, espia il peccato originale ("partorirai con dolore", motivo per il quale in Italia si fanno un cesareo su due ma non i parti naturali con iniezione epidurale), dona una nuova anima alla chiesa con il battesimo, "incastra" un uomo che se l'era voluta spassare per la vita, diventa buona per definizione (cuore di mamma non sbaglia) etc. etc. Lauretta, questa società ti offre di passare da donna a (ma)donna, e tu ci sputi sopra! Ahi ahi ahi! Suggerisco anche io la visione di un film che mi colpì tantissimo, alla sua uscita nel 1993: "Per amore, solo per amore". Dopo, però, bisogna guardare "Brian di Nazareth", dei Monty Python, per sapere come è andata a finire
un commento a caso, l'ultimo postato mentre scrivo, preso da motoblog:
"gli incidenti, anche mortali purtoppo sono una parte inscindibile degli sport motoristici in genere e del motociclismo in particolare… forse si poteva sospendere la gara per evitare rischi ai soccorritori, ma non aveva senso smettere di correre e bloccare la motoGP… è inutile fare i perbenisti e scandalizzarsi che sia andato tutto avanti, le corse sono così, se non vi piacciono passate alle gare di pesca. non voglio passare per cinico… ci sono rimasto veramente male dell’accaduto, ho perso più di un amico in moto e ogni volta che sento anche solo parlare di un brutto incidente resto turbato, mi dispiace che un ragazzo così giovane abbia perso la vita inseguendo il suo sogno… La moto è una passione bastarda può toglierti tutto in un momento ma ti regala una vita che senza 2 ruote poi solo sognare."
vi dico un mio pensiero: guidare è stata una delle cose più importanti e gratificanti per me, sicuramente quella che mi riusciva meglio, rispetto ai miei simili. oggi ho quasi 41 anni e non si può escludere che in futuro avrò abbastanza soldi per potermi ricomprare una moto. non credo proprio che lo farò, comunque. se possibile continuerò a correre a piedi, magari seguirò qualche pilota (facendomi pagare, s'intende, altrimenti non mi considererebbe attendibile). cercherei, fra l'altro, di renderlo consapevole come ho avuto la fortuna di esserlo io quando mi giocai le mie carte. ho rischiato moltissimo e mi è andata bene, ritengo altresì di aver fatto bene a mollare tutto nel momento in cui non fu più possibile "crescere": in quel momento il percorso si era compiuto ed io ero pronto per vivere situazioni meno "appariscenti" con altrettanta intensità. molti invece, nella stessa situazione, cominciano a prendere per il culo sé stessi... vi sembrerò blasfemo ma ve ne dico uno a caso, per cercare di farvi capire: joey dunlop. se fai veramente sul serio, dopo qualche anno è ora di smettere... qualsiasi siano i tuoi risultati: magari non hai vinto un cazzo oppure potresti vincere altri 100 mondiali, ma ormai non dipende più da te e comunque inizi a rischiare veramente "senza motivo", perché continui a mettere in scena qualcosa di vecchio ma con rischi sempre nuovi. mettere la testa sotto la sabbia è sempre più di moda, fare le cose per finta anche. le moto sono una grande occasione per imparare qualcosa di diverso, ma il "movimento" oggi spinge esattamente dalla parte opposta (ovvio, ci sono forti interessi economici). insomma, ricordate che anche se voi fate per finta le ruote girano sul serio. in bocca al lupo.
Put, il commento tratto da motoblog non tiene conto di una cosa: nelle gare di pesca spesso ci scappa il morto, quasi sempre è un pesce. Ma, chissà perché, son solo le corride ad essere crudeli. A me sembra che si facciano delle valutazioni sempre poco oggettive, dove quello che ci appartiene è bello, buono e giusto, mentre quello che non ci appartiene quanto meno è strano... E sempre lì si torna :-))))
L'involucro umano non è un'armatura e ogni giorno può diventare l'ultimo, ne uccide + il letto che l'andare in moto ma non per questo si ricuncia a dormire. L'annegamento è la seconda causa di morte accidentale ma non per questo si rendono obbligatori corsi di nuoto, viaggiare su strada è pericoloso correre lo è anche di +, anche volare è tremendamente a rischio ma le statistiche o il businness dicono il contrario. Volare oltre gli 80 anni con il trabiccolo di ARMANDO è da folli ma la passione è così forte che nessuno lo riesce a tenere a terra: http://frecceclub18.interfree.it/news/cart/lo_sapevate.htm
Alpinismo,sci estremo,paracadutismo,ecc. l'uomo è perennemente alla ricerca di attività emozionanti e pericolose da dominare, scelte personali e sicuramente consapevoli ma non per questo in caso di incidente grave vengono soppressi.
Perchè è chiaro che ieri a MISANO è andata in onda la soppressione di una persona vivente in diretta TV, il campionario degli orrori inizia dalla mancata esposizione della bandiera rossa e prosegue con un insieme di dilettantismo del personale di soccorso da far auspicare un sollecito intervento della magistratura per verificare eventuali omissioni come quella della constatazione del decesso del pilota in pista.
18.01 Bellissima risposta mi hai dato!! Al prossimo che mi dice "Ma senza figli..." gli rigirerò il tuo discorso. :))) Put spero che Iddio mi salvi la testa, mi piacerebbe troppo non tramandare la razza ;) vivo esclusivamente per me stessa, che egoista! Sulla morte del povero Tomizawa posso dire solo una cosa: in moto si muore, ma lo spettacolo grottesco che si è visto dopo è stato allucinante. I soccorsi sono stati ridicoli, addirittura stavano per perderselo in barella. L'ora della morte è alquanto dubbia, non so se sia stata un'allucinazione uditiva, ma in uno dei due "buchi" di commento in cui Reggiani cercava di coprire l'assenza del collega, mi è sembrato che una delle voci fuori campo dicesse "è morto ragazzi". Ma se anche così non fosse la dichiarazione di Lorenzo fuga ogni dubbio sul fatto che sia stato mandato in onda un orribile teatrino solo per giustificare il fatto che lo spettacolo debba andare avanti (i tempi del satellite, si sa...). Per una volta sono d'accordo con Rossi. Comunque il lutto durerà poco; i morti non fanno vendere...
Aggiungo una cosa: nonostante sia d'accordo con quello che ha detto la maggior parte dei piloti, c'è da dire che sul podio non è che ce li abbiano portati legati...
ciao a tutti..ma quei cazzo di 30 cm di erbetta sintetica dopo il cordolo..perche?che senso hanno?deterente per stare dentro il cordolo?allora mettiamogli un muro di cemento armato, o ghiaia o pietre grosse..cioe non so se mi sto spiegando..se tu in un curvone con velocita pazzesca fai il cordolo esterno, 30 cm di erbetta sintetica e poi asfalto..tu con quei 30 cm di erba sintetica riproduci il pericolo di andare con le ruote sull'erba naturale, usi quei 30 cm come deterrente, cioe crei il pericolo, ma..attenzione..al tempo stesso dopo detta erba sintetica fa un nastro di asfalto gigantesco per permettere di recuperare un'errore a un pilota. voglio dire..se devi fare deterrente..piazzagli un muro subito dopo il cordolo..falli cacare di sopra ai piloti..che li ci andranno un 20-30 km orari in meno..oppure cosa piu sensata e meno grottesca..lasci quei bei campi di sabbia. Ieri se al posto dell'erbetta sintetica che ispira a osare la vi era la sabbia, a centro curva il buon 48 giapponese avrebbe mollato a centro curva e non avrebbe insistito sul recupero dell'errore cercando di avere da un'errore un vantaggio e non gli sarebbe andata male perche sapendo che li vi è la sabbia avrebbe rialzato e non continuato ad aprire e cercare il pelo sul pelo
poi dico io..ma quanto è arretrata la tecnologia delle protezioni..ma una tuta airbag totale?la zona fondo casco-spalle con il collo scoperto..due airbag sul bordo del casco?io non so..ma nella maglia protettiva da enduro..quella in rete con tutte le protezioni..farne una completa..con dei mini airbag?
la prima parte esprime perfettamente quello che penso anch'io(ma siete tutti laureati qui???).
riguardo joey non sono tanto d'accordo.è vero che uno dopo che ha vinto tutto il vincibile potrebbe anche ritirarsi(vista anche l'età...)ma ci sono certi piloti che proprio non ce la fanno a smettere e lui era uno di questi. non so cosa sia ma,per me,se ne hanno voglia fanno bene a continuare
ciao pippi, sono contento di rileggerti da queste parti! temo che l'erbetta sia stata pensata più per gli spettatori che per i piloti... gli stessi spettatori/clienti che si immedesimano nei loro beniamini, comprano la tuta ultimo modello (che il prossimo anno avrà una piccola protezione in più) e sono convinti che la moto usata in un certo modo (quello della "pubblicità") sia meno pericolosa. forse per tutto questo tomizawa è stato portato a morire lontano dal "set".
somaro, per prima parte del mio 2.48 intendi quella tra virgolette? quello è un commento (non mio) preso a caso su mb.
mi sembra che rappresenti (quel commento) il classico motociclista che ama le moto "perché sono belle"... e quindi se le fa piacere sempre e comunque. per me le cose non sono belle o brutte, possono piacermi o meno... qui e adesso, domani è un altro giorno e dopo due o tre giorni fotocopia cominciano a piacermi meno. questo volevo dire facendo l'esempio di dunlop. avrei potuto citare rossi, agostini o chiunque altro abbia passato anni a rivivere lo stesso giorno... perché è un "bel giorno". quando da ragazzino battevo i piloti della domenica sui passi, una delle loro "difese" più frequenti era: con me è facile, ma con quelli veri prenderesti paga. invece non è andata esattamente così. ma ti assicuro che, almeno per me, battere "marco il cazzone del penice" a 19 anni e renato ruo rui (7 volte campione italiano) meno di tre anni dopo è stato esattamente uguale. fichissimo. capire che non si poteva andare oltre, invece, mi ha fatto cadere i coglioni, rendendomi insopportabili i sacrifici ed i rischi che prima mi eccitavano. ed oggi ne sono molto contento, perché ho vissuto un sacco di altre cose. riuscire a far sedere un cane per la prima volta, la prima ora di corsa senza fermarsi, staccare in salita (con la bici) quelli che prima mi battevano, imparare a scrivere decentemente (ho la terza media)... ho fatto un sacco di cose ugualmente fantastiche (per me), ma tantissima gente è molto più attenta al fatto di fare cose belle "per gli altri".
Una volta parlai con un tizio di Ballymoney (il paesello di Dunlop e lo conosceva) e mi disse schiettamente che Joey si sapeva avrebbe corso fino a finire in un monumento: in moto per sempre.
Ma non lo vedo come un difetto. Semplicemente corrva perche' gli piaceva, se avesse corso solo per ambizione avrebbe smesso all'eta' di Poggiali. Tra i due Put, senza offesa, preferisco Joey.
22.46 e a me fa piacere che tu me lo scriva, se questo è il tuo pensiero. ;)
ho visto che anche da te sono arrivati i ratti... se non hai colto completamente il senso della mia risposta a "guglielmo" (ma credo proprio che a lui il messaggio sia arrivato) scrivimi in privato, forse è ora di fare due chiacchiere al telefono. :)))
mah,probabilmente scrivendo ci si fraintende anche,meglio parlare.ad esempio,io non sono dell'opinione che quel commento(che sbagliando ho ritenuto fosse tuo)significhi quello che te pensi(anche se finire con:"La moto è una passione bastarda può toglierti tutto in un momento ma ti regala una vita che senza 2 ruote poi solo sognare."può farlo ben pensare). quello che dice boa è quello che,semplicissimamente,sostengo anch'io. io intendo la moto più che come una passione come un vero e proprio "divertimento"(non so se mi spiego)però è ovvio che le mie priorità siano ben altre. tra noi comuni mortali ognuno se la vive come gli pare. invece trovo disgustoso(questa sì che è la parola giusta)il comportamento dei piloti della motogp,specialmente i tre finiti sul podio.forse mi sbaglierò ma a me sembravano soddisfatti della loro gara e,a stento,trattenevano il sorriso.almeno questa è la mia impressione,spero di sbagliamri
Ma io non so se correre, cioe' far le gare sia una gran gioia, per me, per il mio carattere, sarebbe una gran rottura. Mi e' bastato assaggiare l'agonismo per restarne schifato, ma e' un problema mio.
Nel caso di Dunlop c'e' stato un periodo della sua carriera in cui non era piu' il n°1 e di parecchio. Fu quando andava per i 40 e i vari Fogarty, Hislop e McCullen erano indiscutibilmente piu' veloci di lui. Pero' continuava a correre.
Nel 2000 gli han fatto la buonauscita quelli della Honda: un motore di Slight per la gara SBK e Senior TT a uno che da anni correva con una vecchia RC45 praticamente sua. Poi Jefferies rimase a piedi nella gara inaugurale e forse e' stata solo fortuna, in una delle altre 2 vittorie (ora vado a memoria non ricordo mi pare fosse la 250) la gara venne interrotta mentre lui era in testa ma la classifica era anche viziata dal non aver ancora rifornito come invece avevano fatto gli altri.
Insomma era il suo ultimo TT e han cercato un po' tutti di dargli una mano. Doveva essere l'ultima immagine prima dei titoli di coda e invece va a correre ancora a Tallin.
Insomma per dirla come quel nordirlandese: "adesso finalmente e' finito dove dovrebbe stare: in un blocco di bronzo".
E forse proprio per questo ce lo ricorderemo per sempre.
2.32 (e somaro) non confondiamo le doti con i difetti! :))) fino a quando non sono rimasto appiedato per me essere il n°1 è stata un'ossessione... c'è chi non ce l'ha, chi ce l'ha e la supera, chi se la tiene finché campa. il guaio e che se ti aggiri tra gli "appassionati" la scala dei valori è completamente ribaltata. quante volte, anche sul web, sono riuscito a interagire con la gente solo in virtù di un certo passato? riguardo al fatto che non gareggiando si allarghi la gamma degli approcci alla motocicletta ok, l'importante è che siate consapevoli dei rischi e dei costi. prima, nel dormiveglia, ho immaginato una realtà dove le scarpe da running costavano qualche migliaio di euro... molta gente non ci correva, col numero di gara o senza, ma le comprava ugualmente e le sfoggiava con grande soddisfazione, incurante del fatto che con gli stessi soldi avrebbe potuto "fare di più spendendo meno". possiamo fare carte false per possedere uno stradivari senza saperlo suonare oppure accendere la radio una volta ogni tanto, commuovendoci per un brano di cui non si conosciamo nulla.
Secondo me, hanno fatto bene a non interrompere la gara e a portare via Tomizawa come se fosse vivo. Come ho detto prima, se avessero potuto lo avrebbero fatto sparire, ma non potendo e non potendo nemmeno far sparire le immagini in diretta, la farsa ha consentito di preparare la notizia da dare ai genitori o ai congiunti con un minimo di progressività. Quando mi hanno detto che mia madre non stava bene, avevo subito pensato che fosse morta, ma tra il pensarlo e il vederla nella bara, il tempo che è intercorso tra le due cose, è stato utile per meglio adattarmi alla realtà dei fatti. Dal punto di vista dei piloti, come in tutti gli scampati pericoli, uno si consola con il "meglio a lui che a me", è la reazione considerata "normale". Lauretta, maliziosamente, credo che se Rossi avesse vinto, non avrebbe fatto tanto il paladino della bandiera rossa. Sarà che son prevenuto.... Put, essere, avere, fare, parlare... quanti verbi si accavallano inutilmente
Si può interrompere la gara e non annunciare la morte di nessuno, bandiere gialle e bandiera rossa mettono immediatamentamente al sicuro i piloti e i soccorritori. Barriere e teli stesi da un personale correttamente addestrato con ambulanza in pista rendono molto bene l'idea che al rischio del pilota corrisponde un'adeguato rispetto della persona. Il modo di mettere in sicurezza TOMIZAWA ha dell'incredibile, non si usa una barella a cucchiaio per strattonare, correre e incespicare con un sicuro politraumatizzato investito da 2 moto a 200kmh. Ogni azione misurata aggiunge maggiori vantaggi di un intervento frettoloso ecco perchè a volte negli incidenti gravi sulle strade normali si rimane fuori a lungo sul posto per stabilizzare le condizioni dei feriti. Il NURBURGRING dello scorso anno e di quest'anno ha insegnato che anche per incidenti dall'esito non drammatico si può fermare la gara, penso che sia utile anche ai piloti che devono poi prendere il via sapere di non essere trattati come "carne da macello" ma di poter contare fino all'ultimo respiro di un supporto professionale.
11.10 In effetti quando ho visto la gara della sbk che è stata interrotta per un contatto alla prima curva mi è venuto da riflettere...proprio per il concetto della carne da macello. L'impressione che ho avuto quando è stato portato via Tomizawa è stata la stessa che provo quando vedo i cavalli cadere durante il palio di Siena. Casualmente i cavalli feriti non si vedono mai dopo la gara...
Discussione sulla sicurezza su motocicliste. http://www.motocicliste.net/webwiz/forum/forum_posts.asp?TID=20336&PID=536107#536107
Mi sa che sono stata equivocata. Io non vado in moto avendo costantemente la paura di morire. Semplicemente so che potrebbe succedere qualsiasi cosa. Non dico che chi va in pista se la va a cercare, ma non puoi nemmeno dire "Eh, ma in pista queste cose non devono succedere". Dove sta scritto? Perchè in pista si guida tutti nello stesso senso e ci sono le vie di fuga (che comunque non è poco) non vuol dire che sia sicuro in assoluto. E' proprio chi pensa che in pista non possa succedere nulla che dovrebbe starne lontano, perchè so per esperienza che sono quelli i tipi più pericolosi, perchè confondono l'essere in pista con il poter girare senza alcuna considerazione per gli altri utenti del circuito. Faccio un altro esempio. Chi è cresciuto come me in un paese di mare ha grande rispetto per questo splendido elemento, ma non se ne fida. Perchè sa che il mare è pericoloso, perchè sa che in mare può succedere qualunque cosa. Questo non vieta di allontanarsi dalla costa; ma chi lo fa è consapevole dei rischi e ha una certa competenza per riuscire a fronteggiarli. La famigliola di turisti che noleggia il gommone invece non ne sa un accidenti di mare e di pericoli. Si avventura oltre il giardinetto e se si trova nei guai si devono mobilitare guardia costiera e sommozzatori, il che in condizioni avverse mette in pericolo altre vite oltre a quelle degli sprovveduti (perchè quello del pilota non è l'unico mestiere pericoloso...). Tutto per qualcuno che aveva pensato di poter fare "in sicurezza" qualcosa che è tutto fuorchè sicuro. Conoscere i rischi insiti in qualcosa non vuol dire essere dei cagasotto, passatemi il francesismo, significa essere in grado di operare una scelta sapendo bene quali possono essere le conseguenze.
Io quelle poche (sigh) volte che vado in pista ci vado per far quel che mi mette paura fare in strada. Ma non paura per la velocita', ma soprattutto per i pericoli che in strada ci sono e in pista no: incroci, semafori, auto, gente contromano, buche, camion, pedoni, biciclette etc etc
Ne consegue che le curve dove non ho visibilita' le faccio veramente piano. In pista tutte queste "spie" sono spente e allora la "paura" e' il limite con cui dosare freni, gas e pieghe. Tengo pero' presente che comunque non sto giocando a tennis e in caso di caduta sempre male mi faccio e che ci sono pure gli altri.
Pero' ecco se sapessi che la strada e' interdetta al traffico mi farei meno problemi di quanti me ne faccia ora a girare sulle statali.
naaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! oggi alle 22.17 abbiamo avuto una visita da tavullia della durata di ben 35 secondi. utenza fastweb, giuro. ahahahahhahahahahahahahaha
Bel post :) Chissacomemai chi corre ha sempre la moto originale se glielo vai a chiedere...un po' come quelle che con 100 euro mangiano 15 giorni in due...;)))
Sono passati è vero pochi giorni ma il mio disagio continua, si susseguono notizie dal procuratore che indaga alla telecamera strappata dalla moto di ROSSI. il video e le foto dei soccorsi sono quanto di + dilettantistico è possibile mettere in atto. La barella a cucchiaio nasce per essere aperta in 2 parti così da non muovere il paziente infortunato, ci sono anche le cinghie per evitare movimenti e cadute e poi una volta posizionato il paziente sulla barella spinale la si apre di nuovo per toglierla. Ma tutto questo messo in atto da personale della pista con 3 figuri con la scritta medical(dottori o infermieri??) non è stato messo in atto perchè bisognava togliersi velocemente dalla pista. In pratica in 15 anni da volontario austista soccorritore della CRI con brevetto BLSD sembra che i medici del 118 mi hanno raccontato un sacco di stronzate. Poi i racconti dei fischi di LORENZO e l'invasione e l'esultazione dei tifosi di ROSSI dimostrano che non siamo + capaci nemmeno di elaborare in maniera civile un lutto in diretta. Mi viene queasi il dubbio che se invece di TOMIZAWA fosse successo ad un italiano si sarebbe messo in scena un copione ipocrita con lacrime in diretta anche dei conduttori. E' spaventoso il livello a cui siamo giunti, incapaci di soccorrere un ferito a morte a NAPOLI mentre la moglie chiede aiuto, incapaci di aiutare la filippina massacrata di botte ma come a CIVITANOVA MARCHE in AGOSTO capaci di un pestaggio ad un extracomunitario ad opera di minori (12/14 anni) con i genitori che applaudono. E quello che dispiace maggiormente è vedere la reazione dei big, cazzo è morto un ragazzo e fischiano LORENZO sotto il palco e nessuno fa niente!??! a volte bisogna rivalutare i calciatori perchè quelli i vaffanculo li rispediscono al mittente in diretta ..
Il fatto è che i calciatori sanno che la parte fondamentale del gioco sono loro, i tifosi li adorano e infatti se se la devono prendere con qualcuno se la prendono con gli arbitri, la società, l'allenatore...i piloti al contrario sembrano pensare ehi, ma se si ferma la baracca, se le tv non pagano più i diritti a noi chi ce lo passo il nostro stipendiuccio?
12.54 Strano che qualche pilota non sia d'accordo sull'erba sintetica in quel punto e che dalle immagini tv si veda una ambulanza all'interno della pista a nemmeno 50 metri. ah! dimenticavo che quella non è attrezzata ma un rudere buono si e no per riparare dal sole forse quella buona sta vicino alla clinica mobile a far da sfondo per qualche foto ricordo.
D'effetto la conclusione dell'articolo "E’ inutile accanirsi contro la cattiva sorte. Meglio un dignitoso silenzio con cui salutare il pilota che ci ha lasciato”, si forse anche il silenzio della FMI era dovuto se è solo questo quello che avevano da dire.
FEDERALE MERDA iTALIANA. Al raduno di Recanati le merdacce separavano all' entrata tesserati e chi come il nostro motoclub ci caga sopra ai fertilizzanti, poi la piazza non la potevano dividere in due, Franco Uncini non potevano farcelo pagare e ci si è riuniti con gl' altri…Non è mancato tanto, l' anno prossimo altro che fischi e cori, voglio vedere quanti stemmini saranno strappati da camicette insanguinate…
http://www.youtube.com/watch?v=xvIeLoK-Aks&feature=player_embedded
RispondiEliminaPut se volevi farmi piangere ci sei riuscito.
RispondiEliminaBel video, grande pilota. Terribile incidente, me lo ricordo come fosse ora, ma nulla da recriminare quando corri veloce sfidando la sorte di continuo, perchè non era meno funambolo di Schwantz. Quasi vent'anni dopo c'è molta consapevolezza in meno e molta falsa sicurezza in più...
23.14
RispondiEliminaUna maledetta giornata per il numero "1", incidente dall'epilogo orribile capace di rendere sicuramente meno lieto il titolo di Kevin Schwantz e di aprire la strada ai 5 titoli di quello che contro gli americani non era mai riuscito a farcela.
14.23
RispondiEliminainfatti,
abbiamo appena letto il parere di poggiali sul corriere
http://www.corriere.it/sport/10_settembre_03/poggiali-intervista-pasini_c73a4fb6-b728-11df-b2c1-00144f02aabe.shtml
che secondo me si coniuga molto bene con questo video
http://www.youtube.com/watch?v=RZiH8UT6hHA
è dello scorso anno, quando ne aveva dodici.
notare il fissatore alla gamba sinistra ed il grado di esaltazione.
se questo è lo sport, allora w il doping (chimico o psicologico che sia)!
p.s. se poi per caso, dopo due mondiali vinti, non gli va più di continuare, devono sentirsi "fragili" e sconfitti vita natural durante.
ma vacagher!
...io i coglioni li ho!
RispondiElimina...tu invece sei proprio un coglione...
Put mi hai fatto STRARIDERE DI GUSTO!
Non so perchè ma scorrendo col maus sono andato a prendere proprio quel post in cui rispondevi ad un pagliaccio... ed ho letto la frase che ho scritto qui sopra...
Domani torno all'ovile, mi sono scassato ampiamente le palle di stare in vacanza, ho voglia di ritornare alla vita "normale" con le mie cose, del nord, molto diverse da quelle che faccio al sud ma comunque, ormai mi piacciono entrambi i tenori di vita e quindi a lungo andare poi sento la nostalgia dell'una o dell'altra...
Vabbè, magari da Milano riesco ad essere anche più bravo con il Naz, infondo se lo merita, l'è un brav fiulet! ;-)
Parto domattina all'alba, poi magari mi sento col put per tel. così se sono ancora in viaggio per le ore di prove, mi faccio aggiornare dal fratellone...
Ciaooooooooooooo..............
Una notte nei paddock a Misano incontrai Giancarlo Falappa, presi un pezzo di carta per terra e gli chiesi un autografo…Lui mi guardò e mi disse: " vieni con me c' è di meglio…"
RispondiEliminaLo seguii al suo camper e mi diede una sua foto stampata che autografo con il suo pennarello indelebile color oro…Poi gli detti una mano a scaricare il suo scooter, non si accese subito, ma dopo nella notte come l' avevo incontrato sparì...
Purtroppo chi lo intervista è ritardato mentale, ma GIANCARLO E' MAESTRO…
http://www.youtube.com/watch?v=46e3xGKDE7E
http://www.youtube.com/watch?v=WFoDaTNpP6E
Porta con sè il casco del' incidente…
http://www.youtube.com/watch?v=EtexEcsNJh0&feature=related
Dipillo parla di Falappa…
http://www.youtube.com/watch?v=1-tUi8ymJ_4&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=QwYL1PdMPzw&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=5LI7L8nVK2o&feature=related
Da quì…
RispondiEliminahttp://www.sgruntbikers.com/mobile/thread.php?topic_id=215
Al debutto conquista 3 vittorie in sella alla Ducati 851, poi alla sesta gara di Zeltweg (A), in occasione del suo compleanno (i giornali avrebbero potuto scrivere "nato e morto lo stesso giorno"), durante le prove ufficiali del sabato, negli ultimi 5 minuti, pur avendo già il secondo miglior tempo, esce in pista per conquistare la pole position. All'ingresso di un curvone da percorrere ai 270 km/h, Giancarlo, per evitare di tamponare un pilota (molto imprudente) che gli si parava davanti, cade schiantandosi contro il guard-rail (che si trovava ad un metro dall'asfalto), procurandosi 27 fratture, la rottura dell'arteria femorale e conseguante coma per dissanguamento.
Dopo 12 giorni di coma, il pericolo di vita è scongiurato e Giancarlo viene trasferito all'ospedale Rizzoli di Bologna, dove rimarrà per svariati mesi sotto la cura del dott. Massimo Corbascio.
1991 Contro il parere dei due prestigiosi medici, dott.Corbascio e dott.Costa, Giancarlo, nonostante gli evidenti problemi fisici (braccio sx che non riusciva ad alzare [e che ancora non alza] gamba sx che non riusciva a flettere a causa delle 13 fratture al femore ed ai chiodi metallici ed alle viti impiantati) decide di ritornare alle gare motociclistiche, non per partecipare, ma come sua filosofia di vita, per vincere!
E sarà nel Team Ducati ufficiale in coppia con Raimond Roche.
Da segnalare che in occasione della gara disputata in Italia al Mugello, (in condizioni fisiche disastrate), Giancarlo conduce a lungo la gara "bagnata", ed, arrivato ad avere ben un minuto di vantaggio su Doug Polen (secondo), è costretto al ritiro per rottura della pompa della benzina.
Concluderà il Campionato Mondiale SBK, all' undicesimo posto.
Il Leone di Jesi
RispondiEliminaWSBK 1991 Mugello - Race 2
http://www.youtube.com/watch?v=mBjZ_OxPJrM
WSBK 1992 Spa-Francorchamps - Race 1
http://www.youtube.com/watch?v=f9iATwOxeuM&feature=related
WSBK 1992 Zeltweg - Race 2
http://www.gaskrank.tv/tv/wsbk/sbk-1992-oesterreichring-oeste-7578.htm
WSBK 1992 Mugello - Race 2
http://www.youtube.com/watch?v=e5QXxn6TEBw&feature=related
WSBK 1992 Assen - Race 2
http://www.youtube.com/watch?v=uj_nE7CkyMA&feature=related
Monza allagata e Fabrizio Pirovano…
WSBK 1992 Monza - Race 1
http://www.youtube.com/watch?v=Nm4kyLvWumM
WSBK 1993 Brands Hatch - Race 2
http://www.youtube.com/watch?v=UeG35MWAEdA&feature=related
WSBK 1993 Hockenheim - Race 1
http://www.youtube.com/watch?v=K3jQ9Ngk2j4
WSBK 1993 Misano - Race 2
http://www.youtube.com/watch?v=pati7ZvhlUc&feature=related
WSBK 1993 Osterreichring - Race 2
http://www.youtube.com/watch?v=F3yK5qXfK6o&feature=related
WSBK 1993 Anderstorp - Race 1 Recap Part 1
http://www.youtube.com/watch?v=YEDpzcn8Mvk&p=E4FE3E66AD1DA695&playnext=1&index=13
WSBK 1993 Anderstorp - Race 1 Recap Part 2
http://www.youtube.com/watch?v=pk1xCVw8spE&playnext=2&p=E4FE3E66AD1DA695
WSBK 1993 Monza - Race 1
http://www.youtube.com/watch?v=swpwICfdMfA&p=E4FE3E66AD1DA695&playnext=1&index=22
WSBK 1993 Monza - Race 2 Recap
http://www.youtube.com/watch?v=sqHXDqJB5ug&feature=related
Forse l' ultima gara del Leone in pista…
WSBK 1994 Misano - Race 2
http://www.youtube.com/watch?v=79F9nxG87jQ&feature=related
"quello che televisione non vede non esiste"
RispondiEliminagiovanni di pillo
insieme a lanfry e apnea abbiamo scambiato due battute con falappa, quest'anno a monza...
RispondiEliminanon è una figura che mi mette allegria, se devo essere sincero.
Non è facile parlare di FALAPPA .....
RispondiEliminaLa storia dell'ex crossista che apre lo sportello dell'auto di LUCCHINELLI in autostrada vera o no poteva essere attribuita solo a FALAPPA. E la sua fama in SBK probabilmente con le case giapponesi non sarebbe stata tale, le impennate al limite del pescaggio olio non gliele avrebbero permesse.
Ma GIANCARLO, l'altra faccia del motociclimo che dietro alle coppe e lustrini a volte rivela carrozzine, stampelle e croci chissà cosa ha da dire su 4 "ragionieri" che in stile BRUNETTA chiudono la SBK per dare alla MOTOGP.
Ho parlato di stile BRUNETTA perchè il mini-ministro ha deliberato tra gli enti inutili da sopprimere anche enti in attivo con milioni di € versati all'erario per risparmiare 6000 € di compensi di amministrazione.
Poggiali si sta riprendendo la gioventu' che non ha fatto.Falappa e' stato un personaggio con una vita sempre al limite,forse non avrebbe mai vinto un mondiale ma e' stato il pilota che meglio ha rappresentato lo "stile" sbk...poi dopo l'incidente certo non mette allegria
RispondiElimina10.07
RispondiEliminamah... sul riprendersi la gioventù facendo figli ho qualche perplessità, comunque lo vedo bene.
falappa lo vedevo male anche prima ma tant'è: inutile fare critiche non costruttive.
però, cazzarola, pensateci due volte prima di ispirarvi a dei disgraziati (con tutto il rispetto)... io un "campione" da proporre come esempio al figlio che non ho lo devo ancora trovare.
non rifarei niente di ciò che ho fatto fino ad oggi.
RispondiEliminaperché?
perché l'ho già fatto.
;)
10.39 a proposito di figli...
RispondiEliminaho notato che quando dico che non voglio avere figli tutti mi guardano come se fossi appena scesa dalla luna.
"Ma coooome! Ma una donna come fa senza figli?!"
Ora, non è che io voglia l'estinzione della razza umana, ma non è che una donna se non mette in funzione l'utero non esiste. E invece sembra che sia proprio così. A voi masculi va un po' meglio, ci sta sempre quello che dice "eeeh ma senza figli..." ma non vi rompono le palle più di tanto (sarà che da un uomo è più facile essere mandati a cagare), a me invece scassano i coglioni a oltranza fino a che sfinita dico "Ma magari un giorno cambierò idea" oppure, a seconda del grado di confidenza "senti non rompere la minchia" :))).
Ma perchè una donna che non vuole figli è così inaccettabile?
Non ho alcun dubbio su quale campione suggerire a mia figlia come modello: me stesso.
RispondiEliminaIn genere odio leggere quello che leggono tutti e fuggo dai best-seller ma, dopo grandi insistenze della mia fiancèè, mi sono buttato nella lettura di "shantaram", il romanzo di gregory david roberts.
RispondiEliminaVeramente bello.
Ho appena letto una frase-battuta che ritengo sia la migliore dell'anno: "se il fato non ti fa ridere vuol dire che non hai capito la barzelletta".
lauretta,
RispondiEliminaci vorrebbe lo zio: lui è un'autorità su questi argomenti.
intanto una risposta generale viene da pizzarro/amadori: "perché devi da nasce e devi da morì".
poi stai in campana perché molte donne, prima di te, si sono trovate dalla sera alla mattina a desiderare un figlio sopra ogni cosa... e me lo hanno confessato vent'anni dopo.
:)))
mi avete fatto venir voglia di rivedere un "mio" film
RispondiEliminahttp://www.megavideo.com/?v=KIOSRUM9
sono all'inizio.
falappa era un anarchico su 2 ruote e in quanto tale era considerato pazzo...
RispondiEliminaal giorno d'oggi non sarebbe più "accettato" manco in sbk...
non so se sia la vecchiaia che me lo fa dire più volte e un po' su tanti argomenti ma una volta era meglio un po' per tutto.
di sicuro era tutto un po' più genuino
14.41
RispondiEliminalo avessero soccorso con la stessa tempestività con cui la dorna ha rimosso i video dell'incidente da you tube...
questo sport sta diventando una vera merda.
siamo alla domenica dopo la morte silenziosa di lenz.
pochi commenti più su ci sono i link per vedere falappa tutto sciancicato che dice ai suoi fan di non andare in strada perché è pericoloso...
i blog motociclistici sono pieni di quei patetici loghi contro i guardrail assassini...
e anche questo verrà dimenticato (ma sarebbe meglio dire rimosso) in un battibaleno.
sempre più lieto di non avere il decoder.
Se avessero avuto una scopa e un tappeto, il povero Tomizawa lo avrebbero nascosto in fretta e furia come avrebbe fatto una cameriera pasticciona con i cocci della tazzina da tea del servizio buono... Don Pizzarro, sempre più maestro di vita.
RispondiEliminaE paradosso dei paradossi, la mia risposta a Lauretta che doveva essere tardiva, ridiventa attuale.
La riproduzione è una pulsione istintiva fortissima in ogni essere vivente (vegetali compresi), spesso ottenuta a prezzo della stessa vita, sia nel regno animale che in quello vegetale. Piano piano l'uomo ha aggiunto a questo istinto anche una matrice culturale. Senza farla troppo lunga, sino a qualche decennio fa, nella nostra società pre-industriale, i figli erano per i nobili ed i ricchi necessari a tramandare il patrimonio (che appunto significa "trasmesso dal padre") e per i poveri necessari a lavorare nei campi o fare i garzoni "a bottega" come manodopera "auffa" (erano a mio giudizio i veri proletari, avendo come unica ricchezza solo i figli. Nell'antica Roma erano quelli che pagavano le tasse mandando i figli a fare i soldati di leva). Oggi per i nobili ed i ricchi non è cambiato nulla, ma per quelli che si continua a chiamare erroneamente proletari, i figli rappresentano solo un costo e non un ricavo. Ma, ovviamente questo non si può dire apertamente, è qui sta' il tuo "errore/orrore sociale". Mettiamoci poi che ogni donna cattolica, partorendo, perpetua la sacralità della Natalità, espia il peccato originale ("partorirai con dolore", motivo per il quale in Italia si fanno un cesareo su due ma non i parti naturali con iniezione epidurale), dona una nuova anima alla chiesa con il battesimo, "incastra" un uomo che se l'era voluta spassare per la vita, diventa buona per definizione (cuore di mamma non sbaglia) etc. etc.
Lauretta, questa società ti offre di passare da donna a (ma)donna, e tu ci sputi sopra! Ahi ahi ahi!
Suggerisco anche io la visione di un film che mi colpì tantissimo, alla sua uscita nel 1993: "Per amore, solo per amore".
Dopo, però, bisogna guardare "Brian di Nazareth", dei Monty Python, per sapere come è andata a finire
18.01
RispondiEliminasuper!
;)
un commento a caso, l'ultimo postato mentre scrivo, preso da motoblog:
RispondiElimina"gli incidenti, anche mortali purtoppo sono una parte inscindibile degli sport motoristici in genere e del motociclismo in particolare… forse si poteva sospendere la gara per evitare rischi ai soccorritori, ma non aveva senso smettere di correre e bloccare la motoGP…
è inutile fare i perbenisti e scandalizzarsi che sia andato tutto avanti, le corse sono così, se non vi piacciono passate alle gare di pesca.
non voglio passare per cinico… ci sono rimasto veramente male dell’accaduto, ho perso più di un amico in moto e ogni volta che sento anche solo parlare di un brutto incidente resto turbato, mi dispiace che un ragazzo così giovane abbia perso la vita inseguendo il suo sogno… La moto è una passione bastarda può toglierti tutto in un momento ma ti regala una vita che senza 2 ruote poi solo sognare."
vi dico un mio pensiero:
guidare è stata una delle cose più importanti e gratificanti per me, sicuramente quella che mi riusciva meglio, rispetto ai miei simili.
oggi ho quasi 41 anni e non si può escludere che in futuro avrò abbastanza soldi per potermi ricomprare una moto.
non credo proprio che lo farò, comunque.
se possibile continuerò a correre a piedi, magari seguirò qualche pilota (facendomi pagare, s'intende, altrimenti non mi considererebbe attendibile).
cercherei, fra l'altro, di renderlo consapevole come ho avuto la fortuna di esserlo io quando mi giocai le mie carte.
ho rischiato moltissimo e mi è andata bene, ritengo altresì di aver fatto bene a mollare tutto nel momento in cui non fu più possibile "crescere": in quel momento il percorso si era compiuto ed io ero pronto per vivere situazioni meno "appariscenti" con altrettanta intensità.
molti invece, nella stessa situazione, cominciano a prendere per il culo sé stessi... vi sembrerò blasfemo ma ve ne dico uno a caso, per cercare di farvi capire: joey dunlop.
se fai veramente sul serio, dopo qualche anno è ora di smettere... qualsiasi siano i tuoi risultati: magari non hai vinto un cazzo oppure potresti vincere altri 100 mondiali, ma ormai non dipende più da te e comunque inizi a rischiare veramente "senza motivo", perché continui a mettere in scena qualcosa di vecchio ma con rischi sempre nuovi.
mettere la testa sotto la sabbia è sempre più di moda, fare le cose per finta anche.
le moto sono una grande occasione per imparare qualcosa di diverso, ma il "movimento" oggi spinge esattamente dalla parte opposta (ovvio, ci sono forti interessi economici).
insomma, ricordate che anche se voi fate per finta le ruote girano sul serio.
in bocca al lupo.
naz,
RispondiEliminail bestemmione non te lo posso pubblicare... ma così dovrebbe arrivare lo stesso.
;)
Put, il commento tratto da motoblog non tiene conto di una cosa: nelle gare di pesca spesso ci scappa il morto, quasi sempre è un pesce. Ma, chissà perché, son solo le corride ad essere crudeli. A me sembra che si facciano delle valutazioni sempre poco oggettive, dove quello che ci appartiene è bello, buono e giusto, mentre quello che non ci appartiene quanto meno è strano... E sempre lì si torna :-))))
RispondiEliminaL'involucro umano non è un'armatura e ogni giorno può diventare l'ultimo, ne uccide + il letto che l'andare in moto ma non per questo si ricuncia a dormire. L'annegamento è la seconda causa di morte accidentale ma non per questo si rendono obbligatori corsi di nuoto, viaggiare su strada è pericoloso correre lo è anche di +, anche volare è tremendamente a rischio ma le statistiche o il businness dicono il contrario.
RispondiEliminaVolare oltre gli 80 anni con il trabiccolo di ARMANDO è da folli ma la passione è così forte che nessuno lo riesce a tenere a terra:
http://frecceclub18.interfree.it/news/cart/lo_sapevate.htm
Alpinismo,sci estremo,paracadutismo,ecc. l'uomo è perennemente alla ricerca di attività emozionanti e pericolose da dominare, scelte personali e sicuramente consapevoli ma non per questo in caso di incidente grave vengono soppressi.
Perchè è chiaro che ieri a MISANO è andata in onda la soppressione di una persona vivente in diretta TV, il campionario degli orrori inizia dalla mancata esposizione della bandiera rossa e prosegue con un insieme di dilettantismo del personale di soccorso da far auspicare un sollecito intervento della magistratura per verificare eventuali omissioni come quella della constatazione del decesso del pilota in pista.
strano sembra che la DORNA abbia rimosso anche i video amatoriali relativi ai soccorsi ...
RispondiElimina18.01 Bellissima risposta mi hai dato!! Al prossimo che mi dice "Ma senza figli..." gli rigirerò il tuo discorso. :)))
RispondiEliminaPut spero che Iddio mi salvi la testa, mi piacerebbe troppo non tramandare la razza ;) vivo esclusivamente per me stessa, che egoista!
Sulla morte del povero Tomizawa posso dire solo una cosa: in moto si muore, ma lo spettacolo grottesco che si è visto dopo è stato allucinante. I soccorsi sono stati ridicoli, addirittura stavano per perderselo in barella. L'ora della morte è alquanto dubbia, non so se sia stata un'allucinazione uditiva, ma in uno dei due "buchi" di commento in cui Reggiani cercava di coprire l'assenza del collega, mi è sembrato che una delle voci fuori campo dicesse "è morto ragazzi". Ma se anche così non fosse la dichiarazione di Lorenzo fuga ogni dubbio sul fatto che sia stato mandato in onda un orribile teatrino solo per giustificare il fatto che lo spettacolo debba andare avanti (i tempi del satellite, si sa...). Per una volta sono d'accordo con Rossi.
Comunque il lutto durerà poco; i morti non fanno vendere...
Aggiungo una cosa: nonostante sia d'accordo con quello che ha detto la maggior parte dei piloti, c'è da dire che sul podio non è che ce li abbiano portati legati...
RispondiElimina13.02
RispondiEliminache cosa ha detto rossi?
Che quando c'è un pilota a terra immobile in pista si dovrebbe esporre la bandiera rossa...
RispondiEliminaciao a tutti..ma quei cazzo di 30 cm di erbetta sintetica dopo il cordolo..perche?che senso hanno?deterente per stare dentro il cordolo?allora mettiamogli un muro di cemento armato, o ghiaia o pietre grosse..cioe non so se mi sto spiegando..se tu in un curvone con velocita pazzesca fai il cordolo esterno, 30 cm di erbetta sintetica e poi asfalto..tu con quei 30 cm di erba sintetica riproduci il pericolo di andare con le ruote sull'erba naturale, usi quei 30 cm come deterrente, cioe crei il pericolo, ma..attenzione..al tempo stesso dopo detta erba sintetica fa un nastro di asfalto gigantesco per permettere di recuperare un'errore a un pilota.
RispondiEliminavoglio dire..se devi fare deterrente..piazzagli un muro subito dopo il cordolo..falli cacare di sopra ai piloti..che li ci andranno un 20-30 km orari in meno..oppure cosa piu sensata e meno grottesca..lasci quei bei campi di sabbia.
Ieri se al posto dell'erbetta sintetica che ispira a osare la vi era la sabbia, a centro curva il buon 48 giapponese avrebbe mollato a centro curva e non avrebbe insistito sul recupero dell'errore cercando di avere da un'errore un vantaggio e non gli sarebbe andata male perche sapendo che li vi è la sabbia avrebbe rialzato e non continuato ad aprire e cercare il pelo sul pelo
il tuo commento sarà visibile dopo l'approvazione..la prego..approvi messer!
RispondiEliminapoi dico io..ma quanto è arretrata la tecnologia delle protezioni..ma una tuta airbag totale?la zona fondo casco-spalle con il collo scoperto..due airbag sul bordo del casco?io non so..ma nella maglia protettiva da enduro..quella in rete con tutte le protezioni..farne una completa..con dei mini airbag?
RispondiEliminaputredine 02.48
RispondiEliminala prima parte esprime perfettamente quello che penso anch'io(ma siete tutti laureati qui???).
riguardo joey non sono tanto d'accordo.è vero che uno dopo che ha vinto tutto il vincibile potrebbe anche ritirarsi(vista anche l'età...)ma ci sono certi piloti che proprio non ce la fanno a smettere e lui era uno di questi.
non so cosa sia ma,per me,se ne hanno voglia fanno bene a continuare
ciao pippi,
RispondiEliminasono contento di rileggerti da queste parti!
temo che l'erbetta sia stata pensata più per gli spettatori che per i piloti... gli stessi spettatori/clienti che si immedesimano nei loro beniamini, comprano la tuta ultimo modello (che il prossimo anno avrà una piccola protezione in più) e sono convinti che la moto usata in un certo modo (quello della "pubblicità") sia meno pericolosa.
forse per tutto questo tomizawa è stato portato a morire lontano dal "set".
somaro,
RispondiEliminaper prima parte del mio 2.48 intendi quella tra virgolette?
quello è un commento (non mio) preso a caso su mb.
mi sembra che rappresenti (quel commento) il classico motociclista che ama le moto "perché sono belle"... e quindi se le fa piacere sempre e comunque.
per me le cose non sono belle o brutte, possono piacermi o meno... qui e adesso, domani è un altro giorno e dopo due o tre giorni fotocopia cominciano a piacermi meno.
questo volevo dire facendo l'esempio di dunlop.
avrei potuto citare rossi, agostini o chiunque altro abbia passato anni a rivivere lo stesso giorno... perché è un "bel giorno".
quando da ragazzino battevo i piloti della domenica sui passi, una delle loro "difese" più frequenti era: con me è facile, ma con quelli veri prenderesti paga.
invece non è andata esattamente così. ma ti assicuro che, almeno per me, battere "marco il cazzone del penice" a 19 anni e renato ruo rui (7 volte campione italiano) meno di tre anni dopo è stato esattamente uguale. fichissimo.
capire che non si poteva andare oltre, invece, mi ha fatto cadere i coglioni, rendendomi insopportabili i sacrifici ed i rischi che prima mi eccitavano. ed oggi ne sono molto contento, perché ho vissuto un sacco di altre cose.
riuscire a far sedere un cane per la prima volta, la prima ora di corsa senza fermarsi, staccare in salita (con la bici) quelli che prima mi battevano, imparare a scrivere decentemente (ho la terza media)... ho fatto un sacco di cose ugualmente fantastiche (per me), ma tantissima gente è molto più attenta al fatto di fare cose belle "per gli altri".
Una volta parlai con un tizio di Ballymoney (il paesello di Dunlop e lo conosceva) e mi disse schiettamente che Joey si sapeva avrebbe corso fino a finire in un monumento: in moto per sempre.
RispondiEliminaMa non lo vedo come un difetto. Semplicemente corrva perche' gli piaceva, se avesse corso solo per ambizione avrebbe smesso all'eta' di Poggiali.
Tra i due Put, senza offesa, preferisco Joey.
...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=kpj0jgAk0Cc&feature=player_embedded
22.46
RispondiEliminae a me fa piacere che tu me lo scriva, se questo è il tuo pensiero.
;)
ho visto che anche da te sono arrivati i ratti...
se non hai colto completamente il senso della mia risposta a "guglielmo" (ma credo proprio che a lui il messaggio sia arrivato) scrivimi in privato, forse è ora di fare due chiacchiere al telefono.
:)))
boa,
RispondiEliminaperfetto.
putredine 21.01
RispondiEliminamah,probabilmente scrivendo ci si fraintende anche,meglio parlare.ad esempio,io non sono dell'opinione che quel commento(che sbagliando ho ritenuto fosse tuo)significhi quello che te pensi(anche se finire con:"La moto è una passione bastarda può toglierti tutto in un momento ma ti regala una vita che senza 2 ruote poi solo sognare."può farlo ben pensare).
quello che dice boa è quello che,semplicissimamente,sostengo anch'io.
io intendo la moto più che come una passione come un vero e proprio "divertimento"(non so se mi spiego)però è ovvio che le mie priorità siano ben altre.
tra noi comuni mortali ognuno se la vive come gli pare.
invece trovo disgustoso(questa sì che è la parola giusta)il comportamento dei piloti della motogp,specialmente i tre finiti sul podio.forse mi sbaglierò ma a me sembravano soddisfatti della loro gara e,a stento,trattenevano il sorriso.almeno questa è la mia impressione,spero di sbagliamri
Ma io non so se correre, cioe' far le gare sia una gran gioia, per me, per il mio carattere, sarebbe una gran rottura.
RispondiEliminaMi e' bastato assaggiare l'agonismo per restarne schifato, ma e' un problema mio.
Nel caso di Dunlop c'e' stato un periodo della sua carriera in cui non era piu' il n°1 e di parecchio. Fu quando andava per i 40 e i vari Fogarty, Hislop e McCullen erano indiscutibilmente piu' veloci di lui. Pero' continuava a correre.
Nel 2000 gli han fatto la buonauscita quelli della Honda: un motore di Slight per la gara SBK e Senior TT a uno che da anni correva con una vecchia RC45 praticamente sua.
Poi Jefferies rimase a piedi nella gara inaugurale e forse e' stata solo fortuna, in una delle altre 2 vittorie (ora vado a memoria non ricordo mi pare fosse la 250) la gara venne interrotta mentre lui era in testa ma la classifica era anche viziata dal non aver ancora rifornito come invece avevano fatto gli altri.
Insomma era il suo ultimo TT e han cercato un po' tutti di dargli una mano.
Doveva essere l'ultima immagine prima dei titoli di coda e invece va a correre ancora a Tallin.
Insomma per dirla come quel nordirlandese: "adesso finalmente e' finito dove dovrebbe stare: in un blocco di bronzo".
E forse proprio per questo ce lo ricorderemo per sempre.
2.32 (e somaro)
RispondiEliminanon confondiamo le doti con i difetti!
:)))
fino a quando non sono rimasto appiedato per me essere il n°1 è stata un'ossessione...
c'è chi non ce l'ha, chi ce l'ha e la supera, chi se la tiene finché campa.
il guaio e che se ti aggiri tra gli "appassionati" la scala dei valori è completamente ribaltata.
quante volte, anche sul web, sono riuscito a interagire con la gente solo in virtù di un certo passato?
riguardo al fatto che non gareggiando si allarghi la gamma degli approcci alla motocicletta ok, l'importante è che siate consapevoli dei rischi e dei costi.
prima, nel dormiveglia, ho immaginato una realtà dove le scarpe da running costavano qualche migliaio di euro... molta gente non ci correva, col numero di gara o senza, ma le comprava ugualmente e le sfoggiava con grande soddisfazione, incurante del fatto che con gli stessi soldi avrebbe potuto "fare di più spendendo meno".
possiamo fare carte false per possedere uno stradivari senza saperlo suonare oppure accendere la radio una volta ogni tanto, commuovendoci per un brano di cui non si conosciamo nulla.
Secondo me, hanno fatto bene a non interrompere la gara e a portare via Tomizawa come se fosse vivo. Come ho detto prima, se avessero potuto lo avrebbero fatto sparire, ma non potendo e non potendo nemmeno far sparire le immagini in diretta, la farsa ha consentito di preparare la notizia da dare ai genitori o ai congiunti con un minimo di progressività. Quando mi hanno detto che mia madre non stava bene, avevo subito pensato che fosse morta, ma tra il pensarlo e il vederla nella bara, il tempo che è intercorso tra le due cose, è stato utile per meglio adattarmi alla realtà dei fatti.
RispondiEliminaDal punto di vista dei piloti, come in tutti gli scampati pericoli, uno si consola con il "meglio a lui che a me", è la reazione considerata "normale".
Lauretta, maliziosamente, credo che se Rossi avesse vinto, non avrebbe fatto tanto il paladino della bandiera rossa. Sarà che son prevenuto....
Put, essere, avere, fare, parlare... quanti verbi si accavallano inutilmente
Si può interrompere la gara e non annunciare la morte di nessuno, bandiere gialle e bandiera rossa mettono immediatamentamente al sicuro i piloti e i soccorritori. Barriere e teli stesi da un personale correttamente addestrato con ambulanza in pista rendono molto bene l'idea che al rischio del pilota corrisponde un'adeguato rispetto della persona. Il modo di mettere in sicurezza TOMIZAWA ha dell'incredibile, non si usa una barella a cucchiaio per strattonare, correre e incespicare con un sicuro politraumatizzato investito da 2 moto a 200kmh. Ogni azione misurata aggiunge maggiori vantaggi di un intervento frettoloso ecco perchè a volte negli incidenti gravi sulle strade normali si rimane fuori a lungo sul posto per stabilizzare le condizioni dei feriti.
RispondiEliminaIl NURBURGRING dello scorso anno e di quest'anno ha insegnato che anche per incidenti dall'esito non drammatico si può fermare la gara, penso che sia utile anche ai piloti che devono poi prendere il via sapere di non essere trattati come "carne da macello" ma di poter contare fino all'ultimo respiro di un supporto professionale.
11.10 In effetti quando ho visto la gara della sbk che è stata interrotta per un contatto alla prima curva mi è venuto da riflettere...proprio per il concetto della carne da macello. L'impressione che ho avuto quando è stato portato via Tomizawa è stata la stessa che provo quando vedo i cavalli cadere durante il palio di Siena. Casualmente i cavalli feriti non si vedono mai dopo la gara...
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/sport/moto-gp/2010/09/06/news/l_orribile_sospetto_tomizawa_morto_in_pista-6800586/
RispondiEliminaDiscussione sulla sicurezza su motocicliste.
RispondiEliminahttp://www.motocicliste.net/webwiz/forum/forum_posts.asp?TID=20336&PID=536107#536107
Mi sa che sono stata equivocata. Io non vado in moto avendo costantemente la paura di morire. Semplicemente so che potrebbe succedere qualsiasi cosa. Non dico che chi va in pista se la va a cercare, ma non puoi nemmeno dire "Eh, ma in pista queste cose non devono succedere". Dove sta scritto? Perchè in pista si guida tutti nello stesso senso e ci sono le vie di fuga (che comunque non è poco) non vuol dire che sia sicuro in assoluto. E' proprio chi pensa che in pista non possa succedere nulla che dovrebbe starne lontano, perchè so per esperienza che sono quelli i tipi più pericolosi, perchè confondono l'essere in pista con il poter girare senza alcuna considerazione per gli altri utenti del circuito. Faccio un altro esempio. Chi è cresciuto come me in un paese di mare ha grande rispetto per questo splendido elemento, ma non se ne fida. Perchè sa che il mare è pericoloso, perchè sa che in mare può succedere qualunque cosa. Questo non vieta di allontanarsi dalla costa; ma chi lo fa è consapevole dei rischi e ha una certa competenza per riuscire a fronteggiarli. La famigliola di turisti che noleggia il gommone invece non ne sa un accidenti di mare e di pericoli. Si avventura oltre il giardinetto e se si trova nei guai si devono mobilitare guardia costiera e sommozzatori, il che in condizioni avverse mette in pericolo altre vite oltre a quelle degli sprovveduti (perchè quello del pilota non è l'unico mestiere pericoloso...).
Tutto per qualcuno che aveva pensato di poter fare "in sicurezza" qualcosa che è tutto fuorchè sicuro.
Conoscere i rischi insiti in qualcosa non vuol dire essere dei cagasotto, passatemi il francesismo, significa essere in grado di operare una scelta sapendo bene quali possono essere le conseguenze.
Io quelle poche (sigh) volte che vado in pista ci vado per far quel che mi mette paura fare in strada.
RispondiEliminaMa non paura per la velocita', ma soprattutto per i pericoli che in strada ci sono e in pista no: incroci, semafori, auto, gente contromano, buche, camion, pedoni, biciclette etc etc
Ne consegue che le curve dove non ho visibilita' le faccio veramente piano. In pista tutte queste "spie" sono spente e allora la "paura" e' il limite con cui dosare freni, gas e pieghe.
Tengo pero' presente che comunque non sto giocando a tennis e in caso di caduta sempre male mi faccio e che ci sono pure gli altri.
Pero' ecco se sapessi che la strada e' interdetta al traffico mi farei meno problemi di quanti me ne faccia ora a girare sulle statali.
naaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!
RispondiEliminaoggi alle 22.17 abbiamo avuto una visita da tavullia della durata di ben 35 secondi.
utenza fastweb, giuro.
ahahahahhahahahahahahahaha
vi segnalo un post piacevolmente anomalo su gigler:
RispondiEliminahttp://gigler.blogspot.com/2010/09/local-anti-hero.html
Bel post :)
RispondiEliminaChissacomemai chi corre ha sempre la moto originale se glielo vai a chiedere...un po' come quelle che con 100 euro mangiano 15 giorni in due...;)))
Put mi sa che a Tavullia non hai molti fanssss ;)))
RispondiEliminaSono passati è vero pochi giorni ma il mio disagio continua, si susseguono notizie dal procuratore che indaga alla telecamera strappata dalla moto di ROSSI. il video e le foto dei soccorsi sono quanto di + dilettantistico è possibile mettere in atto. La barella a cucchiaio nasce per essere aperta in 2 parti così da non muovere il paziente infortunato, ci sono anche le cinghie per evitare movimenti e cadute e poi una volta posizionato il paziente sulla barella spinale la si apre di nuovo per toglierla. Ma tutto questo messo in atto da personale della pista con 3 figuri con la scritta medical(dottori o infermieri??) non è stato messo in atto perchè bisognava togliersi velocemente dalla pista. In pratica in 15 anni da volontario austista soccorritore della CRI con brevetto BLSD sembra che i medici del 118 mi hanno raccontato un sacco di stronzate.
RispondiEliminaPoi i racconti dei fischi di LORENZO e l'invasione e l'esultazione dei tifosi di ROSSI dimostrano che non siamo + capaci nemmeno di elaborare in maniera civile un lutto in diretta.
Mi viene queasi il dubbio che se invece di TOMIZAWA fosse successo ad un italiano si sarebbe messo in scena un copione ipocrita con lacrime in diretta anche dei conduttori.
E' spaventoso il livello a cui siamo giunti, incapaci di soccorrere un ferito a morte a NAPOLI mentre la moglie chiede aiuto, incapaci di aiutare la filippina massacrata di botte ma come a CIVITANOVA MARCHE in AGOSTO capaci di un pestaggio ad un extracomunitario ad opera di minori (12/14 anni) con i genitori che applaudono.
E quello che dispiace maggiormente è vedere la reazione dei big, cazzo è morto un ragazzo e fischiano LORENZO sotto il palco e nessuno fa niente!??! a volte bisogna rivalutare i calciatori perchè quelli i vaffanculo li rispediscono al mittente in diretta ..
Il fatto è che i calciatori sanno che la parte fondamentale del gioco sono loro, i tifosi li adorano e infatti se se la devono prendere con qualcuno se la prendono con gli arbitri, la società, l'allenatore...i piloti al contrario sembrano pensare ehi, ma se si ferma la baracca, se le tv non pagano più i diritti a noi chi ce lo passo il nostro stipendiuccio?
RispondiEliminahttp://www.civ.tv/articolo.asp?id=844
RispondiEliminaCoda di paglia?
12.54
RispondiEliminaStrano che qualche pilota non sia d'accordo sull'erba sintetica in quel punto e che dalle immagini tv si veda una ambulanza all'interno della pista a nemmeno 50 metri. ah! dimenticavo che quella non è attrezzata ma un rudere buono si e no per riparare dal sole forse quella buona sta vicino alla clinica mobile a far da sfondo per qualche foto ricordo.
D'effetto la conclusione dell'articolo "E’ inutile accanirsi contro la cattiva sorte. Meglio un dignitoso silenzio con cui salutare il pilota che ci ha lasciato”, si forse anche il silenzio della FMI era dovuto se è solo questo quello che avevano da dire.
FEDERALE MERDA iTALIANA.
RispondiEliminaAl raduno di Recanati le merdacce separavano all' entrata tesserati e chi come il nostro motoclub ci caga sopra ai fertilizzanti, poi la piazza non la potevano dividere in due, Franco Uncini non potevano farcelo pagare e ci si è riuniti con gl' altri…Non è mancato tanto, l' anno prossimo altro che fischi e cori, voglio vedere quanti stemmini saranno strappati da camicette insanguinate…