302. Lettera a mamma e papà...

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...ma mica solo ai miei, eh! Scrivo a tutti quei genitori che ancora prima che il loro pargolo sia nato, già vedono in lui tutto ciò che non sono diventati loro. Per loro figlio vogliono un futuro migliore, o meglio, la loro idea di futuro migliore, che al pargolo questo piaccia o meno.
Appena il marmocchio è in grado di giocare con qualcosa che non siano cubetti colorati et similia, il papà motociclista gli regalerà una moto elettrica, il papà cacciatore un fucile di plastica e così via. Poi dirà agli amici: "Mio figlio ci è nato con questa passione, così piccolo e già non parla d'altro!".
Le femminucce intanto verrano abbondantemente rifornite di cucine e bambolotti, perchè si allenino subito a riprodurre la manodopera.
A sei anni al bambino verrà fatto indossare un grembiulino da imbecille, lo porteranno in un posto inquietante (scuole, ospedali e galere da fuori si somigliano tutti) e lo metteranno insieme ad altri venti ad ascoltare un certo Maestro, manco fosse Gesù Cristo. Gli diranno di comportarsi rispettosamente col Maestro, perchè Egli ha in mano la sua pagella. E' una capra che non sa parlare il suo dialetto, figurarsi l'italiano? Porta pazienza. Ti dà un voto ingiusto? Te la sarai voluta. Ti umilia e ti prende in giro davanti agli altri? Sopporta in silenzio.
Cinque anni dopo, al bambino che si è comportato come loro si aspettavano, verrà offerta la prima ricompensa.
Intanto il marmocchio cresce e impara che le passioni che ha, inculcate magari dagli stessi genitori, sono solo hobbies. Non sanno neanche che significhi, una ha la terza media e l'altro ha studiato il francese, ma sono concordi nel dire che il tuo è solo un hobby, e che viene dopo le cose importanti. Bada bene, importanti secondo il loro insindacabile giudizio. Comunque, se sarai bravo a scuola, loro ti permetteranno, sia fisicamente che economicamente, di coltivare i tuoi hobbies.
Già, la scuola. Diventa sempre più noiosa e faticosa per il ragazzo, e come se non bastasse loro lo intrattengono con i racconti di quando marinavano le lezioni. Se però trovano una firma falsa lo prendono a scarpate: mica vorrai buttare alle ortiche il tuo futuro migliore?!
Finalmente la scuola finisce: mamma e papà regalano al pargolo che li ha resi tanto orgogliosi la sua prima macchinetta. Subito però si ripresenta l'inconveniente: ormai la scuola è andata, mica vorrai stare a casa senza far niente? La macchinetta te l'abbiamo regalata, ma devi anche mantenertela. Così il giovane esce di casa e va a cercare lavoro. Non appena ne trova uno, la solfa è la solita: arriva 5 minuti prima e vai via 5 minuti dopo. Sii rispettoso. Ti trattano a cazzi in faccia? Sopporta in silenzio. Sei sfruttato e malpagato? Stai zitto e ringrazia che hai un lavoro, con i tempi che corrono. Lo dicono così spesso che uno pensa che ormai sono secoli che corrono, questi cazzo di tempi, ma loro lo rassicurano: se non ce la fa con i soldi gli daranno una mano. Al primo miserrimo stipendio papà stringe al pargolo la mano, come si fa tra uomini, mentre la mamma con le sue vane speranze celebra l'inizio di una brillante carriera, ed entrambi vedono un futuro luminoso dove c'è solo un presente di merda.
Beh, andate affanculo, mamma e papà.