mercoledì 8 febbraio 2012

pantani è morto, viva pantani!

questo è un post atipico,
in realtà è più una sorta di intercettazione telefonica.
protagonisti pantani, @BZanna3 e il sottoscritto.
opinioni diverse in uno scambio di mail.
alla fine, ciò che ho letto e scritto mi è piaciuto al punto da chiedere il permesso a barbara per pubblicare il tutto.
marco pantani nell'anno della rivelazione, al seguito di claudio chiappucci
put:
" ... oggi detesto vedere la gente immolarsi al nulla, solo perché alcune forme di nulla sono considerate belle di per sé.
cosa voglio dire?
prendi la corsa a piedi e la motocicletta, entrambe sotto forma di sport.
quanti si comprano un cesso di moto a trent'anni, dopo averlo agognato una vita, e quanti fanno lo stesso con un paio di scarpette da running?
io vedo gente obesa e sedentaria disposta a indebitarsi per comprarsi delle scarpette da running, quando osservo la stragrande maggioranza dei motociclisti.
oggi mi hai spaventato quando hai scritto quella cosa su pantani, nato per scalare eccetera, mi è sembrato un "manifesto rossista" in piena regola.
sono anni che quando mi domandano perché mi accanisco contro rossi e tutto ciò che gli gira attorno, mi ritrovo a fare tre nomi: tomba, pantani e maradona. e il bello è che questi tre vincevano pure senza far squalificare nessuno, da ragazzini.

;)"

@BZanna3:
"Fatico a star dietro al tuo discorso sullo sport. 
Non sono una appassionatissima, ne di moto, tantomeno di ciclismo.
Le moto ho cominciato a seguirle nel 1995, ovvero quando ho conosciuto colui che è poi diventato mio marito. Ricordo le prime sveglie all'alba per guardare le gare dell'estremo oriente, e fare il tifo per Cadalora.
Non sono una che ricorda statistiche o che altro, ma credo ormai di aver visto più gran premi di tutti quelli che si professano tifosi del "bsares".
Simpatizzanti entrambi per Max Biaggi (non dall'inizio però, perchè con l'Aprilia anche a lui piaceva vincere facile), abbiamo cominciato a provare antipatia per il ragazzino di Tavullia che faceva lo sbruffone dalle categorie minori.
Purtroppo poi la storia dimostra, agli occhi di chi vuole vedere a tutti i costi il fenomeno che c'è in lui, che forse aveva ragione lui, ma noi siamo ancora convinti che i 9 tituli gli siano stati tutti serviti su un piatto d'argento dalla Dorna e dal suo capo Ezpeleta, perchè i soldi che hanno fatto grazie al roscio ed alle sue buffonate noi possiamo solo immaginarli.
Ovviamente, abitando in una zona dove il bsares è visto come la reincarnazione di Dio in terra, non abbiamo avuto vita (da tifosi) facile in tutti questi anni. Ancora oggi siamo presi per il culo dai suoi tifosi perchè dopo anni di rosicamenti, ora è il nostro momento di godere. 
E quei 9 tituli continuano a tirarli fuori in ogni momento, anche perchè non hanno altri argomenti al momento a vantaggio del loro beniamino! 

Le imprese di Pantani le ho in mente perchè, come la maggior parte delle persone fanno ora con il roscio, ho guardato in quegli anni qualche gara di ciclismo perchè lui era uno spettacolo. Poi sono consapevole che come persona non era uno stinco di santo, ma ciò non toglie che la fine che ha fatto non se la meritava.
Purtroppo credo che essere portato via dai carabinieri in pieno svolgimento del Giro, come un delinquentello qualunque (quelli veri vengono trattati con i guanti, in confronto), spettacolarizzando l'accaduto così come hanno fatto, abbia squilibrato una psiche già piuttosto fragile o tendente ad abbattersi.
Il successivo abbandono da parte di tutti i suoi pseudo amici ed enturage, che si sono però mostrati pentiti solo dopo il 14 febbraio 2004, non lo ha certo aiutato ad uscire dalla sua putredine.
Per quanto possa essere stato colpevole, non mi sentivo allora e non mi sento adesso di metterlo in croce come invece in tanti hanno fatto quando era in vita, per poi dichiararsi suoi sostenitori non appena ha tirato le cuoia."

put:
"pantani è colpevole di essersi sentito un padreterno perché da giovane andava forte in bici.
conseguentemente è colpevole di essere andato in mille pezzi quando gli hanno levato la medaglietta e il patentino da vip.

tutto questo è un crimine subdolo contro l'umanità, perché sfugge alla stragrande maggioranza delle persone:
mediocri che idolatrano subumani, né più né meno."

@BZanna3:
"Ci sono modi e modi di togliere la medaglietta e il patentino da vip. A Pantani l'hanno tolto, secondo il mio modesto punto di vista, in modo troppo violento e soprattutto troppo spettacolarizzato.
Purtroppo il suo sbaglio è stato quello di non aver retto, ma io di questo non riesco a fargliene una colpa.
Mi dispiace che ora sia morto e sepolto, tutto qua. Non mi sembra giusto che abbia pagato con la vita il fatto di essersi sentito, per qualche anno, un padreterno.
Sono inoltre dell'idea che per sentirsi un padreterno, è necessario che ci sia qualcuno che pompa per farti sentire così (vedi Meda & Co. con il bsares).
La colpa non è tutta del pompato, ma dei pompatori!"

put:
"mica voglio riesumarlo per dargli cento scudisciate...
vorrei far capire a più ragazzi possibile il concetto (mi pare che tu l'abbia afferrato, emotività a parte).
pantani si è rivelato un disgraziato con delle doti fisiche fuori dal comune, niente di più e niente di meno.
uno così si compatisce, non si venera, e magari si impara a riconoscerlo nei vari soggetti (rossi in primis) che sono chiamati a raccoglierne l'eredità (perché 'sta gente porta soldi e in tutti gli sport sono il sogno di chi muove i fili, certe figure).

morale: non mi fai correre in moto? inculati, mi diverto con qualcosa che posso praticare senza compromessi. cosciente del fatto che se mai diventassi un campione lo resterei solo per qualche anno e poi la mia vita riprenderebbe da dove l'ho lasciata (ossia parecchio indietro, verosimilmente).
sono cose sotto gli occhi di tutti, da tempo immemorabile, eppure rimosse da quasi chiunque.
si invidiano dei disgraziati e si fanno debiti per scimmiottarli."

aggiornamento 12 febbraio 2012
... e intanto un'altra "biancaneve" ci ha lasciati...



viva biancaneve!
;)

11 commenti:

  1. Bel post :) vorrei fare innanzitutto i complimenti a zanna-barbara per la sua scrittura, che è frutto evidentemente della gran mole di libri che ha letto (il put mi ha detto della mega-libreria!).
    Detto ciò, sarebbe bello far capire quale sia in realtà il "cammino dei campioni" alla gente. Tolta l'umana pietas nei confronti di individui come Pantani, che hanno pagato con la vita, sarebbe bello che la gente capisse come sia tutto una favoletta. Probabilmente è anche colpa del fatto che molte persone sottovalutino lo sport praticato che, nel caso del motociclismo, farebbe emergere tutta l'assurdità di indebitarsi e impellarsi per farsi una supersportiva e andare a passeggio. Allo stesso modo, un vivaio di praticanti più vasto eviterebbe la presenza sulla scena di ingombranti figure che "dominano" da anni, abbasserebbe i costi e permetterebbe di vedere i supercampioni per ciò che sono realmente: delle persone che in determinate condizioni hanno ottenuto dei risultati e che, per necessità di qualcuno, non si sono più mosse di lì. Ovvio che poi che ai supercampioni la cosa faccia piacere e che anzi ci credano molto: se così non fosse farebbero un bel rutto in faccia a "quelli che tirano i fili" e li manderebbero a cagare. Butto là un altro nome: Federica Pellegrini. Fotuna che per fare nuoto non bastano i soldi, sennò chissà quanto costerebbero i costumi! :)))

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  2. Laura, grazie per i complimenti, ma rileggendolo non è scritto granchè bene...
    Grazie anche al Put che ha pensato che le mie (e le sue) farneticazioni meritassero di essere pubblicate a futura memoria! ;-)
    Laura, hai tirato fuori la Pellegrini... quanto pensi che possa durare ancora a nuotare? Già ha nasato che a fare pubblicità si guadagna di più, si fa meno fatica ed è più divertente. Volente o nolente adesso è diventata una vip, fa la bella vita... chi glielo fa fare di impegnarsi a nuotare? Anche in questo caso i media hanno messo la loro zampetta per rovinare uno sportivo nel pieno della sua attività agonistica. Peccato che fra qualche anno, anche per lei, sarà troppo tardi, mentre le olimpiadi 2012 rischiano di essere compromesse per i suoi capricci da diva che le hanno messo in testa! IMHO

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  3. 19.15
    benvenuta e grazie per la tua disponibilità.

    sulla pellegrini ti rispondo così:
    http://putredine.forumfree.it/?t=58877485&st=45#entry489216250

    però bisogna svegliarsi ragazzi, queste assurdità le sosteniamo noi a viva forza.
    per me nemmeno il più disprezzato fra i miei interlocutori, umanamente, si pone al di sotto di questi soggetti... eppure rossi piglia le lauree ad honorem e 'sto cassonetto fa i calendari.

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  4. 19.15 io non sarei così severa, in fondo si tratta di una corrispondenza privata ;)
    sulla Pellegrini, premesso che il commento del put è già esauriente, ti rispondo da ex (ma neanche tanto) nuotatrice. A me in realtà della carriera della Pellegrini non interessa granchè. E' il sentir parlare a sproposito gente che si avvicina all'acqua solo per bere e per lavarsi, che mi fa rivoltare le budella. Esemplare fu un commento su motoblog, dove avevo fatto appunto l'esempio del nuoto: contano gli ori olimpici, nient'altro. E i tempi? Chissenefrega.
    Il nuoto quindi ha subito lo stesso processo di "massificazione" del motociclismo: innalzamento ad idolo di un atleta (di indubbio valore), presa sulle massaie e in generale sul pubblico non praticante a cui vendere calendari e pavesini e una robusta dose di cazzate a condire e sostenere il tutto. Fortunatamente il Rossi-effect è stato meno devastante perchè una piscina di merda si trova in qualunque città e i soldi non fanno la differenza, un atleta dotato demolisce uno scarpone anche senza il supercostumino dell'arena...

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  5. Neanche a me importa molto della carriera della Pellegrini, e neppure della sua vita sentimentale (l'anno scorso si parlava più delle sue tresche amorose che delle prestazioni sportive!), però credo che la massificazione dello sport sia un fenomeno sociale a cui non ci si può sottrarre! Per certi versi potrebbe essere un aiuto a rendere meno elitari certi sport.
    A partire dal piccolo mondo dell'equitazione (sport che ho praticato a livello interregionale per qualche anno), premesso che senza soldi non arrivi da nessuna parte (i cavalli e il loro mantenimento sono proibitivi, anche se hai un ronzino sotto il culo) ed ovviamente ho dovuto desistere per mancanza di fondi. Mi faceva tanto ridere, ma anche preoccupare, sentire i genitori, che non hanno mai appoggiato una loro regal chiappa su una sella, dire da terra ai figli cosa dovevano fare e come dovevano montare. Anche loro si erano trasformati in super espertoni di equitazione.
    Purtroppo la vostra (e in dose minore - perchè mi ci dedico con meno impegno - anche la mia) "lotta" contro questa mercificazione dello sport e la lotta alla tuttologia tipicamente italica, è una lotta contro ai mulini a vento! Non vinceremo mai! ;-)

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  6. Eh, vinceremo quando Rossi si ritirerà (e spero per lui in modo incruento) e fino a quando non ce ne proporranno un altro ;) per poi purtroppo assistere di nuovo al solito teatrino...

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  7. Come dicevo l'altro giorno su twitter, secondo me non ci libereremo facilmente di Rossi, neppure quando deciderà di smettere di correre. Prevedo un bel posto da commentatore sulla seggiolina di fianco a quella del Meda, dopo aver dato un bel benservito a Reggiani, che a quel punto non servirà più. Inoltre ricordiamoci che ha pure un fratello!!! Aiutooooo

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  8. 22.49
    azz, roba grossa... ma dici sempre su mediaset o su tele capodistria?
    e se invece andasse meda a lavorare per il roscio?
    ;)

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  9. 12.44
    massificazione degli sport.

    ci si può sottrarre eccome, io lo sto facendo da tutta la vita.
    il guaio è che l'ho fatto a lungo in ritardo, subendo gli eventi invece di determinarli. questo fin verso i 35.
    oggi conosco almeno un paio di "ragazzini" che sono una decina d'anni in anticipo sulla mia tabella di marcia. vediamo se nelle prossime settimane riuscirai a identificarli. ;)

    lo sport è una mistificazione tremenda, uno strumento di controllo e "sedazione delle menti" potentissimo, efficace sia a livello familiare che sociale.
    te lo dice uno che quando dormiva sulle panchine cercava ancora di migliorare i suoi tempi nella corsa; e che ancora oggi non riesce a separarsi dal cronometro.

    sono tutti elitari, gli sport.
    con 1200 euro al mese ho dovuto smettere di gareggiare a piedi.
    certo, fossi stato uno di quelli che gongolano al motto di "c'ero anch'io" avrei potuto continuare. anzi, c'erano persino dei personaggi disposti a pagarmi le iscrizioni, purché non gli arrivassi davanti. giuro.
    non che me lo dicessero esplicitamente, per carità, me lo dimostravano coi fatti lasciandomi a casa la volta dopo. :)))

    vincere è un verbo rossista, vessillo della cultura dei tituli.
    infatti è pieno di zombi (magari col titulo di laurea ma incapaci di distinguere un maschile da un femminile) che acclamano un tizio che non se lo piglierebbe (e non se lo sarebbe pigliato, e non se lo piglierà) manco l'adecco a 5 euri l'ora.

    nessuno vince contro la propria vita, men che mai delle sòle come i supercampioni dello sport, a meno che non schiattino molto giovani.
    c'è solo uno strano giochino che consiste nel sincronizzarsi col proprio tempo che scorre e trascorre, a seconda dei "luoghi" dove ci si trova. adesso.
    chiedilo a tuo nonno cosa c'è da vincere nella vita; senti se ti parla di tituli, a meno che non abbia l'alzheimer.

    vogliamo comunque parlare di vincitori e sconfitti?
    per me se risparmierai ai tuoi figli l'esperienza di appassionarsi a uno sport fuori dalla vostra portata avrai stravinto il titulo dei tituli.

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  10. Come già detto, non ho mai fatto sport a livello professionale, si e no amatoriale, se così possiamo definire le mie garette di dressage (miglior risultato, 3° posto nel campionato regionale senior dressage del GID, che vale come la coppa del nonno!). Mi cagavo (e mi cago) addosso a fare salto ostacoli, quindi quella parte li la lasciavo volentieri al marito, che si divertiva ben più di me!
    Abbandonata l'equitazione, il marito è tornato a bomba sulle moto, prima con l'enduro e poi con il motard. Il suo è un amore nato ben prima dell'arrivo del roscio, si è tolto anche le sue soddisfazioni nel CIV di tanti anni fa con un vecchio marchio glorioso rispolverato per l'occasione. Poi, visto che il suo carattere non era compatibile con i boss del teamitalia, la sua carriera si è dovuta interrompere, perchè non aveva i soldi per continuare a gareggiare.
    Quindi lui sa bene come funziona il circo delle moto, e cosa fanno quelli che manovrano i fili dei burattini.

    "Nessuno vince contro la propria vita"... a tal proposito, visto che Ishiguro ti piace, ti consiglio di leggere anche Quel che resta del giorno, una amara riflessione sull'impotenza dell'uomo contro la piega che prende la nostra vita.

    Detto questo, penso di poter dire, seguendo la tua chiosa finale, di aver stravinto il titulo dei titoli, perchè non solo ho risparmiato ai miei figli di appassionarsi ad uno sport fuori dalla nostra portata... non ho proprio fatto figli, e credo che mai li farò, vista la mia ormai veneranda età!
    Ho risparmiato loro parecchi tribolamenti! ;-)

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  11. "... non si può rompere il cazzo al roscio e commemorare pantani senza sapere una cippa di ciclismo... anche perché in futuro si rischia di dover commemorare entrambi, o di doversi nascondere."

    - putredine in una corrispondenza privata con coppi e bartali. ;)

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