"Ricordo, giusto 40 anni fa, inverno 1969, eravamo, mio padre e io a Genova, zona della foce, con un nutrito numero di appassionati motociclisti venuti da molte parti dell’italia, tutti rigorosamente con moto made in England: BSA, Triumph, Norton, qualche Laverda, Guzzi. Abbo, importatore Kawa, presentava la sua “belva” a due tempi: biancha, con le strisce blu sul serbatoio…un rumore che, a chi era abituato, come noi, ai 4T, sembrava provenire direttamente dagli inferi, tanto era stridulo, malefico…poi…la partenza…un rettilineo mangiato in pochi secondi…in quel momento capimmo, tutti, che un’epoca era finita, e un’altro sole era spuntato, da levante."
- maxbad da motoblog
Non ne ho mai vista una, credo. D'altronde nel 69 ancora non leggevo motociclismo :-)
RispondiEliminabuon 2010 a tutti!
RispondiEliminaViste, sognate, provate e grandissima delusione per non averne mai potuta avere una nel garage.
Premesso ciò penso che tutto il "male" che si è detto su queste moto sia in gran parte frutto delle prestazioni esagerate per l'epoca del suo motore.
Gomme, freni e progettazione del telaio si scontravano con una capacità di accellerazione sconosciuta per quegli anni sia ai progettisti che ai comuni motociclisti.
Mi viene da pensare ad un altro oggetto dalla fama controversa: l'F104 l'oggetto simbolo della nostra aeronautica per 50 anni fù chiamato "WIDOWMAKER"(fabbrica di vedove).
Soprannome lugubre e immeritato che non teneva conto che i nostri piloti provenivano da aerei a pistoni da max 700kmh e si trovavano a volare volendo anche a 2400kmh.
Ecco probabilmente le KAWASAKI a 2tempi hanno significato su strada il passaggio dagli aerei ad elica a quelli a reazione capaci di "MACH II" anzi no "MACH III"!