venerdì 30 marzo 2012

leonardo, agostini e il roscio

perché il trascorrere del tempo nessuno lo considera realmente, nemmeno biaggi

stamane, sul finir della corsetta da pensionato, ho avuto uno dei miei flash cinematografici.
mi son visto far visita a leonardo da vinci.

nel suo, di tempo: quello in cui l'omino di provincia dipingeva la gioconda; quel quadretto che a me oggi non dice nulla, ma che da secoli fa godere milioni di individui più dotati, a prescindere dalla loro dimestichezza con l'arte.
ovviamente, per non perder d'occhio twitter, mi ero portato il fetentissimo samsung con tanto di batteria supplementare.
ebbene, com'è come non è, in breve mi son trovato a consolare un mio coetaneo; annichilito e propenso a lasciar perdere tutto ciò per cui io stesso, poco prima, ero stato in grado di riconoscerlo.
insomma, mostrargli quattro foto sul telefonino da barbone a momenti faceva cambiare il corso della storia: sti cazzi di vip han tutti un'autostima inesistente... :)))

accidenti se ho dovuto sudare, per convincere il vinciano!
non sapevo più cosa dirgli, così ho iniziato a raccontargli delle moto e dei campioni, che anche quando sono bolliti la gente continua a considerarli dei miti.

"il tempo, leo! tu non devi sottovalutare il trascorrere del tempo.
perché alla fine un dodicenne del 2012, anche senza essere un vincente predestinato, fa cose che agostini - ed in parte anche il roscio - non poteva neppure immaginare, alla sua stessa età.
ogni uomo ha il suo tempo a disposizione. anzi, forse sarebbe meglio parlare di tempi, ma questo probabilmente tu già lo sai, visto che ti sei dedicato a molte cose diverse durante la tua vita.
e intanto l'umanità va avanti, smentendo coi fatti la superiorità che a chiacchiere attribuisce ai miti... sono ordini di tempo e grandezza molto diversi, quelli dei miti e dell'umanità: i primi col tempo diventano magliette pacchiane e biglietti da pagare all'ingresso dei musei; la seconda, proprio malgrado, progredisce."

e così eccomi qua, il post è fatto ed il fetentissimo samsung è salvo: ho promesso a leo che gliene porterò uno più bello la prossima volta, così mi libero del vecchio blackberry e faccio felice uno straccione.

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