giovedì 26 luglio 2012

stanley kubrick

aveva capito veramente tutto



sono quasi trent'anni, che guardo e riguardo i suoi film, e ancora mi sembrano nuovi.
in tutte le possibili accezioni della parola nuovo.
nuovi perché ancora da scoprire, e infatti al 30° passaggio di "arancia meccanica" stai guardando qualcosa di diverso dalle volte precedenti.
nuovi perché il suo messaggio di base è sempre più lontano dalle coscienze, che dagli anni '70 ad oggi sembrano esser passate dalle cannette alla morfina.
il messaggio di base, già.
l'ho ritrovato ieri anche in "barry lyndon", di cui incredibilmente ignoravo l'esistenza fino al giorno prima.
eccolo, secondo me, il messaggio di base che accomuna tutti i lavori di kubrick:

c'è un punto di rottura tra ciò che la vita è, e ciò che ci dicono che sia.
lo stesso dicasi per l'animale uomo, che solo in malafede si può classificare in buono o cattivo.
l'uomo non c'entra un cazzo con le puttanate che le varie culture/macellerie ci raccontano.

alex, il soldato joker, redmond e tutti gli altri protagonisti dei film di kubrick... sono trattati di biologia: nulla a che vedere con superstizioni come bene e male, giusto e sbagliato, bello e brutto.
eppure non sono certamente estranei a tutti questi concetti, ne sono i figli naturali!

pensateci ai film di kubrick, prima di ringraziare chi vi ha "donato" questa "meraviglia".

1 commento:

  1. Che avesse capito tutto e' da dimostrare.
    La vita, dono o condanna, non importa. La vita e' quello che e''. Perloppiu' una possibilita', per usare termini biblici.
    La differenza rispetto alla bestia e' chiara. Il pensiero, dunque il giudizio, dunque la coscienza puo' renderci meglio o peggio dell'animale. Tutto sta' al come si vive.se lasci qualcosa di buono a sto mondo e' gia' una grande vittoria, tanto volente o nolente si crepa comunque.

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