martedì 26 aprile 2011

268. Paranormal activities

fonte immagine

Il motociclismo è uno sport strano. Esiste il fenomeno e il comune mortale: chi gira senza gareggiare non è un pilota; in compenso tra i mortali la bravura si calcola in base ai cm quadrati di saponetta consumata (anche se ultimamente va di moda pure il gomito), al tizio bravo a cui si è stati dietro o anche (ma solo per le ragazze) al numero di "maschietti" che ci si è lasciati alle spalle.
Un po' come se la bravura di un nuotatore si valutasse dalla sua flessuosità nel tuffarsi dai blocchi.
Comunque si sa che sono solo giochi: i piloti sono un'altra cosa e certo non stanno lì a picchiarsi con i mortali. E in effetti, qualcuno sa dove stanno i piloti quando non gareggiano? Si smaterializzano all'uscita dalla pista, probabilmente, per apparire poi alla gara successiva. Anzi, non devo essere ingiusta: dove le mettiamo le apparizioni alle aperture dei negozi e i (costosissimi) corsi che tengono ai comuni mortali per insegnare loro a guidare in sicurezza?
Sì, in effetti il motociclismo è uno sport strano. L'unico in cui ci sembra normale che ci vengano propinate "verità" come Rossi che vince grazie al mezzo secondo nel polso e il quarantenne Biaggi che batte ragazzotti assatanati con la metà dei suoi anni facendo una vita sana e mangiando duecento carciofi; un po' come se io dicessi che i miei panni hanno poteri paranormali perchè stanno attaccati a un filo col solo ausilio di due mollette, cosa che tra le persone normali susciterebbe perlomeno un certo scetticismo.
Fortuna che non tutti sono miscredenti come me... ;)

17 commenti:

  1. In effetti i piloti anche quando non disputano i loro campionati si vedono in giro più per comparsate promozionali che altro. Lo stesso Stoner è stato immortalato mentre nel "tempo libero" provava un kart della Birel con tanto di test, impressioni di guida , tempi, insomma chissà come si diverte sua moglie Adriana...
    Il Doctor paga pegno con ospitate in tv e divagazioni simil Stoner da più tempo, mentre gli altri cominciano a materializzarsi con i soliti noti (tipo Dj Ringo & Co.), vedi Simoncelli o Melandri. Biaggi in tal senso adesso che ha famiglia sembra limitarsi alle inaugurazioni e alle ospitate degli sponsor.
    Insomma, a parte quelle amicizie farlocche che gli procura la notorietà non vedo un granché nel loro tempo libero.
    Chissà se Vale va ancora a fare due traversi nella cava con papà Graziano..
    Quello almeno aveva un qualcosa ancora di genuino.
    Belli i piloti d'un tempo, che a gare e campionati conclusi vivevano davvero alla grande!
    Ah, io non ho mai consumato nessuna ginocchiera su strada e non ho mai creduto più di tanto ai fenomeni della domenica che ci riescono senza esporsi a contorsioni da paura o rischi inutili.

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  2. @ autrice,
    ma è tuo il blog da cui hai preso la foto?

    http://laylaisland.blogspot.com/2011/04/basta-panni-stesi.html

    davvero notevole...
    :))))

    mannaggia a te, ci ho messo tre ore per aggiungere la fonte senza devastarti il post!!!!
    ;)

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  3. i bei tempi della "valigerie canevari"

    cosa mi hai fatto ricordare, lauretta!
    recentemente abbiamo parlato dei miei giorni da pilota scarso in matematica, no?
    infatti, non avendo abbastanza soldi per correre in salita da campione (per vincere i campionati tocca fare tutte le gare in calendario), pensai bene di frequentare assiduamente le piste. bravo pirla, put!
    fu così che il mio bel cbr '93, pochi mesi dopo l'acquisto, si trasformò in una fiammante bici da corsa.
    una de rosa su misura con cui pedalai praticamente senza sosta per tutto il 1994.
    30mila chilometri, più di quelli fatti in moto nei due anni precedenti; non mi pareva vero che "basta", "riposo" e "oggi no" dipendessero finalmente da me.
    manco a dirlo, se vedevo altri ciclisti in lontananza stavo male finché non li prendevo e peggio fin quando non li staccavo... con questi presupposti non potevo che finire tra le fila della mitica "valigerie canevari":
    un centinaio di pericoli pubblici di tutte le estrazioni sociali che la domenica (ma anche in settimana, a ranghi ridotti) seminava il panico sulle strade della brianza.
    età media 55 anni. :)))
    ma non c'era corridore della zona che, in mancanza di impegni più seri, non venisse a farsi qualche "treno" con noi (diverse volte mi trovai col naso tra le chiappe di chiappucci!).
    la scenetta che il tuo post mi ha fatto tornare in mente si ripeteva alla fine di tutte le uscite: viale fulvio testi alle porte di sesto san giovanni, tre corsie pericolosissime, come se non bastasse in corrispondenza della tangenziale.
    era il momento della "volata": non c'era un solo centimetro di strada, rampa della tangenziale compresa, che non fosse invaso da vecchi urlanti e sgomitanti. e più erano scassati e incongrui al ruolo di winner, più arrivavano davanti (noi giovani cercavamo di portare a casa la pelle)!
    tutti sapevano che il "traguardo" era il "cartello dei settanta", ma poi c'erano le sotto-volate e quelli che "oggi avevamo detto che...".
    certe volte mi sembra di leggerli su motoblog, sotto i post della motogp... poi penso che è passato tanto tempo, forse troppo per loro... figli, nipoti?
    :)

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  4. "Un po' come se la bravura di un nuotatore si valutasse sulla sua flessuosità nel tuffarsi dai blocchi".
    Ma con l'acqua esistono molte discipline, anche solo i "tuffi" che non misurano tempi di percorrenza.
    Cosi' esistono tante discipline in moto quanto la fisica del mezzo consente.
    Ad esempio anche lo "stunt bike", per quanto venga considerata una tamarrata o "roba" simile, e' una disciplina, che piaccia o meno; allo stesso moto il motociclista che gode nello strisciare la saponetta alla domenica pomeriggio non credo perda la sua dignita'...
    Se poi si esalta per una futilita' simile sara'passibile di giudizio "umano" piu' che motociclistico :)

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  5. Porsi degli obiettivi, dei traguardi, in generale è positivo perché servono a spronarti dall’inerzia quotidiana, soprattutto se si è di una “certa” età (e si ha molto più tempo e soldi).
    Ma questo non fa che resuscitare l’istinto alla competizione tipico della giovane età, con i rischi connessi, senza farti considerare che il mezzo che utilizzi non c’entra nulla. Sei tu che gareggi con te stesso. Devi dimostrare(rti) di essere vivo più degli altri.
    Non si riesce a vivere di una cosa per quello che è, che dà.
    Per questo, uno che va a lavorare in bici tutti i giorni non è minimamente da paragonare ad uno delle valigerie canevari. Così è per la moto, se non vai in pista, se non grattugi la saponetta (io per evitare commenti idioti, le ho tolte) se non chiudi le gomme etc. non hai neanche diritto di parola.
    Per questo, è una sfida continua, quotidiana.
    Ma non per i “professionisti”. Che hanno da dimostrare loro ai comuni mortali?
    Premesso che sarebbe ingiusto che un pilota professionista si mettesse a sfidare un motociclista della domenica, ciò comunque non potrà mai avvenire, perché il professionista si terrà ben lontano da simili occasioni. Lui, sta con i suoi pari.
    Ecco perché “spariscono”. Che mai devono fare fuori dalla pista?
    Un calciatore professionista che passa a fianco di un campetto d’oratorio, una volta riconosciuto potrebbe essere chiamato a fare una breve esibizione col pallone…ma il pilota?
    “Dai, prestami la tua moto che ti faccio un bel burnout così ti ricompri le gomme e impari a non rompere le palle!”…
    Conoscete piloti di MTGP o altro che escono in batteria con semplici amici la domenica a fare un giretto fuori porta?
    Piloti che vanno in vacanza in moto?
    Fanno un sport estremo, che c’azzeccano con la quotidianità?
    Inoltre sono dei divi, vezzeggiati e spremuti ma lontani, irraggiungibili, capaci di cose straordinarie e quindi al servizio del mito, della mistificazione, DEVONO essere così.
    Lo dico senza polemica, perché è nell’ordine delle (dis)umane cose.
    :)

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  6. 11.08
    eccerto...
    infatti io la meno sempre con lo slogan che chi impara non emula una sega. a prescindere dai risultati "in classifica", che comunque se impara non ne risentono di sicuro.
    non solo, gli individui che osservano e riflettono su queste cose spesso si risparmiano di adorare o invidiare gente che magari campa peggio di loro!
    per orientarsi in uno sport come il motociclismo, comunque, il cronometro è sottovalutato in maniera sospetta, quasi come se tanto i "compratori" che i "venditori" non volessero arrivare al dunque troppo in fretta.
    se a scuola ti bocciano in prima, cosa ti aspetti di ottenere comprandoti l'idoneità alla terza o il diploma, oltre alla salvaguardia di una certa immagine "condominiale"?

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  7. 11.08
    comunque ci sono eccome i professionisti(ni) che vanno a "rubare" i salami alle corse dei sacchi!
    troppi ne ho conosciuti, in tutti gli sport che ho praticato.
    l'ho fatto anche io, ai tempi delle scianche.
    ;)

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  8. 11.08 ahahahah...in effetti bra gli dei stavano tra dei e si ciucciavano tutta l'ambrosia, mica la regalavano agli umani! :)))
    La posizione è la stessa: noi parliamo, voi ascoltate...a pagamento, e comunque non diremo mai, nemmeno per sbaglio, qualcosa che possa avvicinare i comuni mortali ;) in compenso avrete delle immagini da adorare contornate dalla promessa della santità: se credi nei tuoi sogni e ce la metti tutta puoi diventare come loro! Ma sarà vero? ;)
    Put chiedo scusa, ma siccome so che mi vuoi bene mi perdonerai! :)))

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  9. Si può fare pubblicità occulta? Ai tempi ho visto Rossi alla "Gas" e Biaggi da "Nolita"!
    Si lo so parlo solo di fregnacce, ma mi viene così bene!

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  10. 20.49
    fregnacce mica tanto... stai parlando di moda, giusto?

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  11. Il port coglie sempre al volo il senso dei post...altro che fregnacce! ;)

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  12. Saponette e panni stesi per tutti; qualcuno lava da se, altri han chi gl’ accende la lavatrice, le vecchie fonti ora son poco frequentate, alcune resturate a mo di monumento lavandaio massaionico, l’ asiugatrice è diventata l’ elettrodomestico più ambito del momento, le mollette non sempre si usano, c’ è chi il ferro da stiro lo usa nei film horror...
    “Sento puzza di umani”, era una barzelletta su l’ avvocato che non ha fatto mai ridere...

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  13. altro giro del porty sui quotidiani nazionali!

    http://www.portinaiodaltrimondi.com/wp-content/uploads/2011/04/ilGIORNO_24_04_2011.jpg

    miticu!!!
    ;)

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  14. 13.36
    com'è la barzelletta? mi hai incuriosito...

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  15. Non la ricordo più per fortuna, ma tanto non si rideva, si accondisceva con un semi sorriso e si stava meglio prima...
    Raccontava che con l’ elicottero andava in vacanza, e già in volo percepiva la nostra puzza...
    Metto questa che fa sempre poco ridere perchè è vero, ma Gigi le sa raccontare...
    http://www.youtube.com/watch?v=s0D7n9iBRdg

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  16. Il Porty, lo sa lui cosa gli fa alle femmine...

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  17. 3.13
    mai sottovalutare i link del naz...
    ;)

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