martedì 1 settembre 2009

48. ruggeri da motoblog: 4 passi dopo pranzo.

Quattro passi dopo pranzo by Ruggeri

un bell'approccio alla motocicletta.
anche marca e modello credo lo rappresentino al meglio.
in medio stat virtus.
o no?

29 commenti:

  1. ... invece, secondo me, siamo tutti un po' più "strani", ognuno a modo suo, nel nostro viver la moto.
    per amore o per forza, credo che nessuno voglia né possa identificarsi del tutto con questa icona di perfetto equilibrio "esistenziale".
    vediamo se mi sbaglio...
    ;)

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  2. In questo ultimo mese solo casa-lavoro-lavoro casa.
    Ieri sera ho nominato il mio testimone e mi ha confermato che domenica 23 ho fatto bene a star male. L'uscita che si sono fatti ha avuto una pausa pranzo con menu "da matrimonio".
    Che mal si concilia con guidare la motoretta.

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  3. bellissima vignetta! eh dopo pranzo il casco jet è un toccasana altrimenti tira della brutta aria nell'integrale.

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  4. Ahahahaha se la mettiamo così, è bene anche avere pantaloni non troppo impermeabili :-))

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  5. Quando ancora ero motociclista (oramai 5 anni fà) una delle mie mete preferite era andare da Udine in Val Zoldana, a Forno di Zoldo, con annessa mangiata all'Insonnia in compagnia di decine di altri motari. Mi trattenevo solo sul bere, al massino due bicchieri di vino (piccoli). Poi visiera aperta tornavo verso Longarone piano piano sino a digestione avvenuta. Bei tempi

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  6. Unire il piacere nel muoversi tra le curve di paesaggi incantevoli con l'identico piacere nel contemplare fiamminghe ricolme e muoversi con altrettanza destrezza con cambio non troppo veloce tra primo,secondo e doppietta se necessaria. E terminato l'obbligatorio cazzeggio motociclistico ritornare a casa "piano ma pieni".
    Che peccato comunque non averceli 4 passi a portata di ruote!

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  7. Serriola, Trabaria, Viamaggio, Spino, Mandrioli, Colla, Carnaio.

    Non sono proprio alpini, ma già qualcosa è :-)

    http://img8.imageshack.us/img8/6573/immag014g.jpg

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  8. Dopo anni di studi ed esperimenti ho finalmente trovato ed adottato stabilmente la dieta adatta all'uscita su due ruote: un filetto di dimensioni generose ed insalata verde, il tutto rigorosamente senza pane.
    Sì ai due bicchieri, come dice lo zio, però GRANDI!

    Per la pista, invece, mi trovo bene col panino pieno di prosciutto s.daniele e birretta due ore prima del turno. Faccio largo uso di polase quando giro e di birra doppio malto dopo aver chiuso le ostilità.
    Lo sparamento-cazzate nel debrifing è molto aiutato dalla birra doppio malto.
    Inoltre, vi ricordo, quanto sia importante ripristinare la condizione di massima sicurezza una volta finita la giornata di pista.
    La condizione di massima sicurezza è:"moto sul carrello e pilota al bar".
    ;-))))))))

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  9. L'uomo di mondo si vede da lontano ;-)

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  10. Vero Lanfry, peccato non avere 4 passi a portata di ruote; proprio per questo, il 14 agosto scorso, partenza dalla provincia di Siracusa, circumnavigazione dell'Etna, salita sui Nebrodi dal lato sud (pausa pranzo con grigliata mista) e ridiscesa verso il Tirreno dal lato nord, con vista strepitosa delle isole Eolie; aggiungiamo il ritorno e totalizziamo 520 memorabili chilometri.

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  11. giuseppe, quindi hai girato per paesini come CESARO,BRONTE,RANDAZZO o nelle vicinanze??

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  12. Crash, il problema dello zio è l'assenza di mezze misure, ti dico solo che da tre settimane ho eliminato l'alcool dalla mia alimentazione, per il resto mangio uguale ed ho perso di botto 10/12 Kg....

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  13. Sì Lanfry. Allora sei di queste parti.

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  14. giuseppe, no abito nelle marche ma è singolare che quei paesi oggi facciano parte di un parco e 30 anni fà erano invece un poligono di tiro per il 24° PELORITANI di MESSINA.
    mi sono sempre ripromesso di farci un giro in moto ma aspetto la moto giusta che è in attesa di restauro.

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  15. benvenuto giuseppe,
    ma non sarai mica delirio???
    ;)

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  16. crash,
    il mio rivale più forte, giorgio, ed io:
    io birra a volontà tutte le sere tranne il sabato.
    lui astemio tranne il sabato sera, per riuscire a dormire.
    ah ah ah
    siamo due sopravvissuti, entrambi convertiti alla corsa a piedi... almeno fino al 2006: la mia esperienza di senzatetto ci ha separati.
    ;)

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  17. Grande Put, sono io;
    non volevo nascondermi ma è solo che non sono riuscito a inserire il mio nick preferito.

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  18. ah ah ah,
    grande tu che hai rotto il silenzio!

    pure io, quando ho aperto questa motopizzeria, non ho avuto la facoltà di scegliere il nome: per chi non è esperto blogger è un labirinto senza ritorno.
    ;)))

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  19. Sognavo la moto già a sedici anni; mi vedevo su una Honda CBX sei cilindri in giro per l'Italia e l'Europa, ma al risveglio c'era sempre mio padre con idee, diciamo così, alternative. L'amore per le Honda è rimasto e le ho inseguite tutte fino al 2003 quando sono riuscito a comprare la CBR 954RR.
    Vuoi perchè l'ho tanto desiserata, vuoi perchè le finanze non mi consentono affatto di scialare euro, è ancora lei la mia fida amica.

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  20. 14.13
    wow, quante analogie!
    io, la cbx mille, la sognavo a 10 anni, quindi tu dovresti essere sui 45, giusto?
    avevo già deciso di pubblicarne una foto per il prossimo csd: quella grigia è la mia preferita, ma se hai una bella foto mandamela-quelle in rete fanno abbastanza schifo.
    pensa che ricordo il prezzo, della cbx: 5 miloni esatti; ero sicuro che un giorno l'avrei comprata.
    la 954 è la moto di apnea! credo che su strada vada piuttosto bene... no?

    ps- mio padre è siculo... di gela. :-(

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  21. che dire..io i 4 passi..me li faccio (facevo..vista la nera situazione economica mia..e il laguire di un lavoro stabile ormai da quasi 3 anni) la domenica mattina..e non potete capire la fatica che facevo a passare la moto dal giardino lato di dietro..a giardino davanti..due scalini per entrare in cucina..erano fatali per me..
    cesaro la conosco..ci andavo da piccolo..ci sono dei laghi fantastici e boschi da favola..quando potro permettermi un'enduro da viaggio ci salgo..

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  22. Passo Campolongo, Passo Gardena, Passo Pordoi e Passo Sella...questo, nelle mie zone è un bel giro! Poi qualche volta mi spingo verso le zone di Longarone con tappa alla diga del Vajont e se proprio ho poco tempo il giro si riduce alla mitica salita del COSTO: tanto bella quanto dannata! Quest'anno però mi sono espresso più volentieri in pista, decidendo di fare solo 5 o 6 uscite per le pubbliche strade, ma 5 uscite in pista: 3 ad Adria (per il mio k7 un po' troppo piccola), 1 a Rijeka (forse ho incontrato un po' troppi fulminati!), 1 al Mugello (per me è il massimo, ma non per il mio portafoglio!)

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  23. M'HANNO LEVATO 5 PUNTI E 166 EURI PORCOCAZZO!!!
    Gli ho spiegato che in quel punto non sono mai andato così piano e la mia spiegazione è stata considerata una aggravante.

    Put
    ci sono guardie tra di noi?
    Avvertimi prima che mi lascio andare a ingiurie ed improperi!

    Zio
    la tua è decisamente una dritta: ora ci provo pure io, però comincio domani!
    Oggi non è proprio aria!

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  24. 18.04
    lady oscar mi pare che fosse una specie di guardia....
    ma tanto è franco-giapponese, che vuoi che capisca!
    :))))

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  25. e io come fo a levarmi que 12-13 kg visto che l'alcol l'ho già eliminato a 12 anni?

    crash, per fortuna stasera stavo buono buono dietro la macchina della donna, che se stavo davanti come al solito ti facevo compagnia... e forse finivo i punti....

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  26. ciao pippi!
    :))))

    ti ricordi le foto?
    oltre tutto adesso la sicilia è la regione più rappresentata sul blog!

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  27. uffffff... commento cancellato dalla ADSL che viene e va. E una telefonata mi ha distratto prima che facessi ctrl+c

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  28. volevo dire che se quella rappresentatà nella vignetta è la sublimazione ideale dell'uso della motocicletta, con un connubio di ingredienti perfettamente amalgamati, a me la moteretta me piace e basta.
    Quando stavo a Roma, a parte l'inverno bigio, me ne venivo qua col tengai, che usavo tutti i giorni per fare il pony express. Poi magari ci andavo a fare du sterrati o mi ingarellavo con le R6 nei pressi di Spoleto.
    Mi piace usarla per venire a lavorare, per andare a Cattolica a fare un'assistenza, anche se poi mi tocca tornare con una dima "che non ci sta" e invece che sulla sella mi devo sedere su un'asse di legno messo di taglio. Poi c'è la giornata buona per i passi, ci sarà quella per andare in pista, quando non sarà proceduta da uno scuotimento del salvadanaio con fuoriuscita, invece del consueto tintinnio, da un pianto disperato...
    Ci sarà di nuovo il giretto in Sardegna, uno al Ring, uno, perché no, nelle verdi praterie del nord....
    Senza tanti problemi se la moto non è quella adatta; senza inutili eroismi come andare nel Tenerè con l'R1 preparata da pista e coi cornetti di aspirazione aperti e senza filto...

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