venerdì 30 ottobre 2009

79. che stavamo dicendo? (XXXI)

(foto motoblog.it)

omaggio a "darsha", ritrovata e persa rapidamente...
:)))
notare le scritte sulla carenatura: questo tipo sembra uno da putriblog!!!

(photoshop by euebre)

... eh eh eh, euebre l'ho scovato sul tanto bistrattato motoblog; non dimentichiamo mai da dove veniamo!
;)))



le vicende di questo forte pilota del passato sono legate all'annosa questione sicurezza sulle moto,
ma se preferite divagarvi un po' vi consiglio di cliccare sul link della foto e di scorrere la pagina fino a circa due terzi: se lo beccano i gigler...
:)))

96 commenti:

  1. e guarda che canzone ha nel profilo sta quà che è passata a trovarmi...

    http://spazio.libero.it/californiadream2009/profilo.php?ssonc=670199572

    che fai put, chiudi i csd in anticipo?? :-))
    Ti prende la smania?

    Il tanto bistrattato MB, lo avete bistrattato voi!
    Io forse cercavo solo un pretesto che non fosse poi tanto pretestuoso.

    Il non ascoltare più i commenti di Orso Grigio mi sembrava un ottimpo spunto!! :-))

    RispondiElimina
  2. il mini-pc dice che c'è un malware... dimmelo tu che canzone ha!
    :)))

    motoblog... farci delle incursioni, invece che cercare di interagirci stabilmente, mi sembra più costruttivo.
    l'istituzione della corrispondenza privata, poi, rende tutto più facile per chi ha perso interesse a "farci blog", ma non a scovare personaggi interessanti.
    per questo io ci vado con più soddisfazione di prima.

    RispondiElimina
  3. embè,
    non dite niente della moto di euebre???

    RispondiElimina
  4. La trovo molto più moderna della Breva, ma anche molto più disarmonica. nel gruppo serbatoio sella.

    Motoblog è stato sopra a tutto una evasione, da un immanente troppo incandescente per poterlo tenere al lungo tra le mani.
    Adesso sento finire il tempo per l'evasione ed aumentare quello della costruzione.

    A proposito, quando è stato il tuo compleanno con MB?

    RispondiElimina
  5. ah, la canzone è "qualcosa che non c'è!"

    Hai il minipc troppo suscettibile ;-)

    RispondiElimina
  6. 14.22
    stando al profilo, l'11 agosto.

    RispondiElimina
  7. un'altra con elisa in autoplay nel profilo: una pandemia

    http://spazio.libero.it/giuseppinademarco/profilo.php?ssonc=159317001

    RispondiElimina
  8. Sto csd s'è ingrippato, il record del put sembra un argomento generico e si va avanti a discutere di lì! ;-)
    Anche io ho sbagliato a postarci l'ultimo mio commento...

    RispondiElimina
  9. ok, proviamo a riaccendere il post generalista:
    il mio 40esimo compleanno è ormai a poche curve, così sono particolarmente sensibile a questo preciso lasso di tempo.
    ecco un'annusata alla "motogp" di quando mi hanno buttato in questo manicomio...

    http://www.youtube.com/watch?v=dsU_WwsrLRE&feature=related

    è curioso che io ci trovi più analogie con quella attuale rispetto ai tempi di roberts, spencer e dintorni fino a rainey e schwantz, ma forse è il distacco emotivo a fare la vera differenza.
    voi cosa ne pensate?
    io trovo che la "recitazione" del '69 abbia molti punti in comune con quella del 2009.
    che sia dovuto alla presenza degli italiani?
    :)))

    http://www.youtube.com/watch?v=r2CFb5CgSO8

    questo, se avete seguito il video precedente, è per meditare sul concetto di sicurezza applicato al motociclismo... notare l'andamento del distacco tra bergamonti ed agostini.
    chi si ricorda come, dove e quando morì pasolini?
    solo il feedback personale può farci intendere cosa sia un dogma strumentale e cosa un dato di fatto: andate a monza questa primavera e sparatevi qualche turno con l'intento di segnare il miglior tempo di giornata.
    scoprirete che un'ottima moto con tanti cavalli può fare più di qualsiasi misura di sicurezza.
    ;)

    RispondiElimina
  10. Parlando della moto a me non piace. Troppo alta di motore e caricata in avanti con una marmitta inguinale per il passeggero posteriore.

    Troppi pezzi di plastica a coprire il motore e un accostamente rosso/grigio discutibile.
    Nulla di migliorativo rispetto ai modelli sul mercato.

    Sul discorso BERGAMONTI si ritorna al tema della sicurezza che non è assoluta in nessun ambito della vita umana figurarsi nelle corse.
    In tempi di circuiti cittadini a cui ogni città aspirava, URBINO aveva il suo circuito cittadino e mia madre da ragazzina assistette ad un incidente mortale di cui si ricorda ancora a 80anni, SENIGALLIA aveva il suo, a OSIMO si correva la MILLE MIGLIA, era quasi normale l'incidente fatale.
    Bisognerebbe indagare se fosse + forte l'aspettativa dell'incidente in agguato o la mancanza di altri spettacoli ad attirare parecchie persone lungo il percorso.
    Comunque vicino ai miei abitava la nipote di LUIGI FAGIOLI, una anziana "signorina", oggi si direbbe single, con la casa "infestata" da gatti che appena stimolata iniziava a raccontare e ti ricreava l'atmosfera dei tempi passati mostrandoti fotografie e trofei.

    http://www.luigifagioli.it

    http://www.luigifagioli.com/web/index.asp

    RispondiElimina
  11. 6.00
    è domani?

    Oggi macchina approvata al ministero mtcci di Pesaro.

    Non sono più fuorilegge, a parte che ieri il commercialista (non il mio, uno terzo molto famoso dove mi sono recato per una consulenza),mi ha illustrato una serie di reati fiscali più o meno gravi che ho commesso fidandomi del mio solito commrecialista "di fiducia".

    La macchina mi ha fatto un bello scherzetto. Quando dopo due ore di fila in cui l'ho fatta avanzare spingendola a mano, ho provato ad accenderla per accostarla alle rampe di prova, la batteria ha detto ciao! Per fortuna che chiedendo se qualcuno aveva dei cavetti, un tipo si è mostrato disponibile ed ha convinto un altro a darmi una spinta.
    Questo dev'essere l'anno delle batterie....

    RispondiElimina
  12. Vero è che se hai il mezzo migliore rischi di meno per fare lo stesso tempo. Però, come diceva uno di Apecchio stamattina in fila, se le stesse cose che fanno lì su Bocca Serriola piena di pali e paracarri, la facessero a Misano, non ci sarebbe la stessa quantità di croci a bordo strada/pista.
    Gente con moto palesemente inferiori c'è anche oggi, ma non ci sono 3-4 morti a stagione.
    E' un po' meno "emozionante", ma per quello c'è il circo Massimo o Bagdad, o i cantieri (chissà quanti ci rimarranno per l'expò 20015?)

    RispondiElimina
  13. 14.59
    eh eh eh,
    è qui che casca l'asino!
    a fare in pista ciò che ti fa dominare su strada prendi paga anche dagli ultimi.
    son due mondi diversi.
    nell'ultimo periodo che andavo in giro dovevo stravolgere la moto quando passavo dalla pista alla strada.
    e comunque in pista avevo una moto lenta e pericolosa.

    RispondiElimina
  14. Io credo che il 90% di quelli che vanno a Bocca Serriola lo facciano per "andare forte", non per fare il record di giornata. Lo so che la tecnica, la capacità d'improvvisazione, ed il tipo d'emozione sono diversi, non per nulla mi mortificava andare a girare in pista con l'enduro, però il rischio di scivolata c'è sempre in tutti e due i casi, a meno di non "andare forte con la testa" ;-)
    In quel frangente la sicurezza passiva diventa predominante e fa la differenza.
    A misano ti di può piantare una pedana nella vertebra, ma difficilmente ti attraversa un capriolo o un guard rail e se arrivo lungo in una curva a destra, la corriera difficilmente arriva dalla parte opposta proprio in quel momento, così come dietro le curve cieche è raro trovare il trattore carico di legna che va 220 km/h più piano di noi.

    Poi il gusto è tutto un'altra cosa, e mentre il tipo parlava (ed era un contadino tutt'altro che ottuso), dentro di me, qualcosa diceva di si con la testa, ma sotto i baffi sorrideva...

    Forse il tuo punto di vista è strettamente legato al mondo agonistico in cui l'hai vissuto.

    Io credo che la maggior parte dei motociclanti in giro vada pensando di andare all'80-90% delle proprie capacità quindi non si sente obbligata a primeggiare a tutti i costi.
    E credo che la maggior parte degli incidenti capiti non perché si è proprio al limite, ma per uno stupido errore e/o un imprevisto.

    O forse sono io che la penso così e sono troppo lontano da quel mondo esasperato.

    RispondiElimina
  15. Un "ragazzo"(si chiamano così i coetanei del PUT) su invito deciso della moglie ha venduto il suo CBR1000RR perchè ritenuto troppo pericoloso. Effettivamente in 2 mesi lo sdraiarsi 2 volte nelle stessa curva dovevano aver preoccupato abbastanza la consorte ma d'altronde quando si parte al grido di qualcosa che suonava + o meno così, "sarà la strada l'arbitro finale!", i guai sono dietro l'angolo. Via la moto arriva lo scooter e per non rimanere a corto di CV si è comprato un bel SILVER WING 600. Giretto tranquillo in 6/7 verso i SIBILLINI e precisamente verso AMANDOLA, quasi arrivati ed ecco che in concomitanza di un distributore a METANO sbuca contromano una RITMO D'ANNATA che taglia la carreggiata per andare a far rifornimento con una bella manovra a 45° senza preoccuparsi di nessuno. Super frenatona, mi attacco a SAN NISSIN(SAN BREMBO è registrato da MEDA), tutti salvi tranne lo scooterista. La sua ruotina non ha retto alla frenata e al cambio di direzione e lo scooter gli è caduto sopra trascinandolo per diversi metri. Risultato finale lo scooter è quasi intatto con pochi graffi alla protezione della marmitta d'altronde sotto ci è rimasta pur sempre la gamba. Danni al pilota tanti, HOGAN distrutte con diti sanguinolenti fuori, JACKERSON strappati con tessitura cotone-pelle, giubbetto lite DAINESE squagliato all'altezza dell'avambraccio, guanti idem, casco MOMO andato e occhiali distrutti.
    L'unica morale che posso tirare fuori è che è inutile cambiare cavallo che tanto puoi cadere lo stesso?? Non so, ma quello che so è che uno scooter a ruote basse non troverà mai ricovero nel mio garage.

    RispondiElimina
  16. aZZ, NON SAPEVO CHE IL MOMO ANDASSE ANCHE SUL sILVER wING :-)

    Io per non far torto a nessuno ho sempre cercato di cadere in modo equanime con ogni mezzo con cui sono andato in giro :-)

    Benellino 3 marce 30?? Km presunti 30-40mila
    Aprilia 125 15-20 in 19 mila
    YZ250 fuoristrada non conta=fnc
    Vespa Pe200 (non piegavo ginocchio) 2-3 con incidente mortale (per lei) nel 91 Km circa 30mila
    Morini Kanguro 350 (mai??) 2-3mila nel 87-88
    Yamaha TT600 fnc su strada mai???
    Husquarna 250 FNC Su strada mai (usata pochissimo su strada)
    Honda XL600R nel 91 2-3mila mai
    Vespa PX125. 2? Km circa 30mila.
    Kawasaki Tengai 650 3-4 volte a Roma nel casino della città. Km circa 45-50mila.
    Honda CRE125 fnc su strada mai usata
    Honda CBR 600F 3 volte di cui 2 incidenti km circa 50 mila
    Honda VFR 750F 1 volta (l'altra è caduta solo lei sul camion) km circa 22 mila
    Aprilia SXV 550 2 (i da 5 all'ora) km 1300.

    Così finalmente ho fatto il riepilogo dei miei mezzi in ordine di acquisto, entrata in possesso

    RispondiElimina
  17. Cazzo MW, metti una legenda!!!
    Così non si capisce una fava!

    RispondiElimina
  18. Dalle mie parti c'è una (sotto)cultura motociclistica che parla solo di gesta stradali!
    Evviva la formula misano: trasponder sulla moto e paghi quanto giri!
    Mezz'ora? Un'ora? Vuoi bruciare cento litri di benzina andando a passeggio tutto il giorno su una pista "mondiale"?
    Meno lapidi al cimitero, più divertimento con pochi soldi e introiti sicuri per i gestori!
    Giro spesso a Latina col motard (30 euro) e mi è capitato di girare con biaggi, himer, vdb, girolami, minutilli, pignotti e vari altri: basta poco per capire che non sei nessuno, che ti diverti lo stesso e molti campioni come questi la prima cosa che ti insegnano è sicurezza ed educazione.

    Ammazza che bacchettone che sò diventato!
    Lo so che state pensando: "A fermooo!!!"
    :-)))

    RispondiElimina
  19. morale: andare in pista è un'alternativa per gli utenti dei passi alpini/appenninici?
    io dico di no: sono un ex ma da quello che sento nulla è cambiato dai miei tempi.
    per un motivo o per l'altro, che si sia ricchi o poveri, lenti o veloci, i due mondi sono pressoché impermeabili.
    chi si muove a proprio agio e con soddisfazione da una parte è giocoforza un pesce fuor d'acqua dall'altra.

    RispondiElimina
  20. Yes! e questo è il problema!
    Lo sappiamo solo noi cosa significa il "sacro fuoco": andare al limite per strada!
    Ci vuole una comunità terapeutica per smettere?
    E' solo una questione di età? Di soldi?
    Non lo so.
    Ma le strade sono sempre le stesse: cacche, trattori, automobilisti pazzi, buche, e le moto che ora staccano a 220 dove prima si staccava a 160!
    Volete sapere se ho scaricato una moto dal furgone in montagna con le slick?!
    Sì, cazzo, e non ne sono fiero!

    RispondiElimina
  21. 20.47
    a me è capitato più volte di caricarla... ciò che ne era rimasto, intendo.
    :))))

    mai provate le slick, però, nemmeno in pista.

    RispondiElimina
  22. C'era un meccanico vecchietto stamattina che si è intromesso nel discorso: io ero uno di quelli, ste cose le può capire solo chi le fa, da fuori è impossibile.
    Una volta mi sono steso anche io hai presente quella curva li vicino al bar, dove c'è l'unico pezzo con un campo d'erba fuori dalla strada. Ero stato in pista qualche giorno prima e avevo le gomme finite, mi è scappata dietro ero in fondo al gruppo che tirava, sono riuscito a raddrizzarla un po' e a rallentare prima che finisse l'asfalto, passando dietro a un paracarro, poi è arrivato il fosso e patapum.
    In quel punto si arriva ai 250.

    Forse ha esagerato un pochino, ma un ragazzo che lavorava con me, una volta che siamo passati di lì in macchina, mi faceva da navigatore consigliandomi le marce, prima che io vedessi le curve, lui ha un'R6 e in due o tre curve mi ha detto: queste sono da 200 col ginocchio a terra (e il muretto o la roccia a 4 metri).

    RispondiElimina
  23. Anche lui ha detto che andavano a girare con le slick.

    Io le ho viste su una moto stradale, solo una volta, in Corso Europa a Genova :-)

    RispondiElimina
  24. Una volta a "forca d'acero" (pescasseroli, parco nazionale d'abruzzo) ci ha colto un acquazzone: tutti con le slick!
    Che risate! Impossibile frenare e impossibile dare gas! Che sport da scemi!

    RispondiElimina
  25. 21.09
    la "cattiveria" estetica dei genovesi era ineguagliabile: finché non li conoscevi c'era il rischio di sentirti battuto prima di iniziare.
    ;)

    RispondiElimina
  26. AHAHAHAHAH
    cattiveria estetica!!!
    Put, me fai morì!

    RispondiElimina
  27. Comunque con le slick per strada mi sembra alquanto azzardato, MICHELIN ha le POWER RACE che pur essendo chewingum in circuito sono omologate stradali e intagliate al centro per essere usate in sicurezza anche se piove.

    RispondiElimina
  28. Più che in sicurezza, direi CON CAUTELA, se piove

    RispondiElimina
  29. 21.47
    per me il mondo motociclistico s'è fermato alle tx 11/23 mescola a e b.... ma ho sentito dire che michelin non è più come una volta, sarà vero?

    RispondiElimina
  30. Put, ho spiegato con estrema diplomazia a Inca quello che non aveva capito, ma mi sa che anche stavolta non sono stato abbastanza esplicito.
    In compenso lei ha fatto un pezzo su Marrazzo che è un capolavoro! :-)

    RispondiElimina
  31. 21.54
    Con le Power One e race mi sa che hanno fatto un bel passo avanti.
    Ma mi sa anche che costano un botto!

    Bimescola anche asimmetrico su cerchi da 16.5.

    Ultimamente in effetti in molti non ne parlavano bene.

    A proposito 100mila km vuol dire 8mila per le mie avon e sembrano nuove!! :-)))

    RispondiElimina
  32. Dunlop per il motard e pirelli per la velocità!
    Fine delle discussioni!
    Meno problemi nelle tarature, moto più facile, e via col gas!
    Piuttosto c'è da dire che molti amatori stanno lasciando le slick: la race intagliata ti avverte quando è arrivata, la slick ti da una falsa sicurezza: ho visto slick perfette a guardarle con dentro la carcassa ROTTA!

    RispondiElimina
  33. Però la sensazione più stronza che puoi provare in pista è quando si asciuga, la rain è cotta e ti pare che la pista sia cosparsa di marmellata!
    Al contrario su tre dita d'acqua la rain ti fa impazzire: non ci credi che puoi mettere giù il ginocchio!
    Che gustooooo!!!

    RispondiElimina
  34. E vorrei ricordare che i team di supersport e superstock usano per regolamento gomme intagliate: non vi venga l'idea che sono uguali a quelle che puoi ordinare e comprare da privato! Neanche lontana parentela!
    Ho usato per tre anni le gomme seminuove di un team supestock: dunlop che non comprerai mai, grip immenso, veloci, pazzesche!
    Lanfry chiedi a baiocco (a proposito: complimenti!) e poi conferma le mie parole!

    RispondiElimina
  35. crash,
    hai scritto molte cose che fanno capire come passare dalla strada alla pista sia possibile, ma solo facendo tabula rasa e ripartendo da zero.
    quanti dei frequentatori di passi vorrebbero e potrebbero farlo?
    qualche turno improvvisato con la moto stradale non li farebbe tornare di gran carriera all'ovile?

    RispondiElimina
  36. 22.32
    In SUPERSTOCK,SUPERSPORT nel MONDIALE usano dall'introduzione del monogomma PIRELLI, DUNLOP è presente e vince nel CIV e le gomme sono sicuramente ottime visto che al MUGELLO girava + forte la KTM da SUPERSTOCK che quella SBK.
    Comunque le gomme usate dai team sono un'incognita perchè a volte sono causa di incidenti inspiegabili come quello occorso al vice-presidente del motoclub di MATTEO al MUGELLO 2 anni fà. Uscito dai box, SAN DONATO 2 curve e 1 mesi in rianimazione al MUGELLO, secondo me il riscaldamento/raffreddamento ripetuto + volte non è che faccia tanto bene alle carcasse e mescole.

    RispondiElimina
  37. 22.42
    E' vero anche il contrario, quando quel ragazzo che lavorava con me con l'R6 e che nei momenti di massimo ardore di faceva bocca serriola 10 volte in un giorno, ha provato la pista, ha tirato via fanali, targa e quant'altro per girare per strada, ha messo carena in fibra e non ha più girato per strada se non con la vespetta di 35 anni fa del padre.
    E so di parecchi altri che hanno seguito quella strada.
    Questo è un altro esempio:

    http://www.centaurostore.it/scheda.asp?id=233&catid=59&subcat=28&categoria=CHI+%26Egrave;+CENTAURO+STORE&cat=la+nostra+storia

    RispondiElimina
  38. 23.06
    infatti, l'avevo inquadrato con quella sparata del ginocchio per terra a 200 all'ora...
    scommettiamo che è fermo e anche un po' fifone?
    prova a informarti sui tempi che fa, magari non da lui.
    c'è una categoria di motociclisti sportivi molto diffusa: quella degli "appartenenti":
    odiano guidare e non vedono l'ora di finire il turno/gara/salita.
    ciò che più li gratifica è blaterare tutta la settimana di ciò che è accaduto.
    fanno gli sboroni con quelli più lenti e lisciano il pelo ai top riders del gruppo.
    non capiscono una sega di materiali e settaggi ma se uno veloce gli suggerisce qualcosa va sempre benissimo.
    se hanno 2 spiccioli prediligono la pista in quanto lì è quasi impossibile buscarle da moto inferiori (ricordo l'equazione 1 secondo in strada = 1 decimo in pista).
    ricordo il consiglio di adriano friggione (ex socio paton), quando presi il primo 600: "se vuoi fare il pilota ed hai pochi soldi non va bene, ci vogliono due tute, due caschi e un 1000/1100, roba con cui fare i tempi".
    credo avesse assolutamente ragione.

    RispondiElimina
  39. Non lo so se fosse effettivamente così. Però di sicuro non era un tipo che si vantava o faceva lo "sborone", delle sue "imprese" non parlava mai se non dovutamente sollecitato e mi raccontava di come si prodigavano in "scuola" guida coi novizi, insegnandogli tecniche e traiettorie. Anche il fatto delle curve da 200 col ginocchio a terra non è una cavolata, in quanto me l'hanno confermata anche altri. A me bocca Serriola non piace proprio perché troppo veloce, in molti tratti. Ci si può far male anche a 30 all'ora, ma se ti ti scappa l'anteriore in 4° piena di sudore te ne scappa tanto anche se fa freddo.
    In ogni caso, difficilmente lo saprò perché ci ho "litigato" più di un anno fa e non è nemmeno venuto a chiedere la liquidazione dopo aver minacciato di andare per avvocati per delle sciocchezze. Aveva degli scatti d'ira che prima avevo visto solo in certe donne.

    Lanfry, sei tu il tecnico informatico di 46 anni rapito davanti a casa in provincia di Ancona e appena liberato?

    RispondiElimina
  40. 8.35
    Le belle notizie girano in fretta!!
    4 anni fà forse!!

    Comunque, secondo me, il ginocchio a terra su strada è una grossa forzatura anche a 200kmh, puoi attuarla su curvoni con visuale aperta esasperando la posizione del corpo ma dubito che le velocità ci guadagnino molto anzi complice la posizione strana se succede qualcosa non si hanno margini per recuperare e cambiare traiettoria. Arrivando a CASTIGLION del LAGO c'è una bella serie di curvoni che si prestano allo scopo ma il cultore del ginocchio a terra del gruppo davanti a me con una GSX750 è volato fuori perchè appena si è spostato di lato e ha forzato ad inserire in curva ha perso l'anteriore ed è volato nel campo adiacente. Strano perchè era una curva da fare con panino e porchetta in bocca, probabilmente quando si è troppo presi dal gesto tecnico non si guarda poi dove finisce la ruota anteriore.

    RispondiElimina
  41. 8.57
    Ahahah io sono assolutamente d'accordo da pavido cultore della guida alla Mino (però con la variante porchetta mi piace ancora di più!).

    RispondiElimina
  42. 8.57
    Comunque ritornando al rapimento lampo con tanto di pistole elettriche che qualche buontempone appassionato di soft-air abbia sbagliato obiettivo???
    Si perchè se comincio a pensar male posso anche pensare che c'entri NATHALIE(o entra)??
    Io a quella vostra INCA gli vorrei far conoscere il buon "MANLIO", conosciuto tanti anni fà in quel di CINGOLI in una discoteca dove si dispensavano CARRUBE e LUPINI che a noi da poco arrivati infreddoliti con i nostri 125 quando gli abbiamo chiesto lumi su come si comportassero le fanciulle da quelle parti ha risposto così: "SE EL VOLE IEL DAMO!!"
    Diteglielo a INCA che se la becca MANLIO la "FA STA BEH MULTO BEH!!"

    RispondiElimina
  43. ... forse la memoria mi sta abbandonando, ma 200 all'ora in moto voleva dire la percorrenza di quelle curve che alcuni chiamavano rettilineo; ad esempio la curva grande di monza.
    curve dove a tutto pensavo salvo cercare l'appoggio... la pista sembrava diventare larga come una rotaia di treno e cercavo di non chiudere, adattando la traiettoria a questo scopo.
    ben diverso il discorso alle 2 di lesmo e in parabolica, dove la saponetta aiutava molto e la traiettoria me la sceglievo io.
    su strada, sempre che io ricordi, il ginocchio a terra a 200 all'ora, lo si poteva mettere "per onor di firma" nei curvoni a 3 corsie delle tangenziali o autostrade, ma sicuramente sacrificando la velocità (un po' di gas in più, un metrino più largo in entrata e in uscita, meno piega e più velocità).
    morale: mah....

    RispondiElimina
  44. Mi sa che in macchina certe cose non si valutano bene....
    Boh, se mi capita uno di quelli che camminano sul serio gli chiederò lumi, nello specifico, ma col mio approccio e la mia assiduità possono passare 20 anni.
    Io piuttosto ultimamente rischio di toccarlo, senza volerlo, entrando in superstrada.

    RispondiElimina
  45. Ah ieri per andare a Pesaro, mi sono lasciato guidare "alla cieca" dal navigatore, che mi ha fatto percorrere delle strade che non avevo mai visto. Ho trovato un paio di tornanti talmente sopraelevati che sembravano la vecchia parabolica di Monza. Bisogna che ci torno con l'Aprilia :-)

    Il navigatore è scaltro, ti fa passare anche col Transit in strade dove se incontri qualcuno devi pregare la madonna per riuscire a passare senza volare di sotto, ma mi ha fatto risparmiare 12 km (su 36), rispetto alla mia strada canonica.

    RispondiElimina
  46. Dalle stelle alle stalle!
    E' da ieri che pensando a CLAUDIO CONSONNI fuori dalla YAMAHA ITALIA insieme a altre 70 persone mi suona in testa questa frase. Per carità mi interessa di + la sorte degli altri 70 piuttosto che la sua ma è evidente il paradosso di essere nella nazione e con gli uomini che maggiormente hanno permesso i 2 trionfi motociclistici + importanti e vedersi comunque chiudere una struttura produttiva. Mi viene da pensare al PUT sia per il film segnalato che per il video di confindustria, sicuramente lo stato/regione/comune avrà contribuito per la realizzazione dell'impianto e sicuramente quell'azienda avrà operato per investire in ricerca&sviluppo, perseguire obiettivi di miglioramento continuo, ecc.
    Tutte menate del cazzo perchè pur avendo messo in opera un'azienda allo stato dell'arte in nome delle sinergie e economie di scala(mai nominate dal vegliardo) si chiude e si getta via la chiave. Che qualche manager YAMAHA sia di un comune rivale??
    Che ne pensi PUT??

    RispondiElimina
  47. caro lanfry,
    nel 2005, mentre il put se la giostrava tra notti all'addiaccio ed espedienti vari senza ricevere un centesimo, il vegliardo istituiva una fondazione a ginevra per sostenere, attraverso donazioni, le popolazioni più svantaggiate del pianeta... lo trovi anche su wikipedia.
    ahahahahahhaha
    sarà forse vero che nessuno fa nulla in cambio di niente?

    RispondiElimina
  48. Dove l'hai letto Lanfry?
    Cazzo devo sentire subito il mio amico che ci lavora.
    Se 10 anni fa avessi avuto un atteggiamento un po' più motivato e deciso forse ci sarei anche io tra i 70...

    RispondiElimina
  49. 12.27
    Un pò dappertutto, da MOTOSPRINT,MOTOCICLISMO, ecc.
    A tutto ciò si contrappone un SIGNORE(a lettere maiuscole) di OSIMO molto attivo negli sport motoristici e che tanto ha dato guardando in famiglia in termini di piloti che all'inizio della crisi sembra aver detto che a licenziare e a chiudere non ci pensava per nulla, si andava avanti tutti insieme o si affondava tutti. Anche nell'azienda che seguo maggiormente i titolari hanno dichiarato che potevano tenere in piedi l'azienda anche a costo di rimetterci del loro per 2 anni almeno.
    D'altronde un conto è aver fatto nascere qualcosa dal nulla e un conto è arrivare dalla BOCCONI e pensare che 67 persone in meno sono solo un numero che migliora un risultato matematico per azionisti sconosciuti.

    RispondiElimina
  50. 12.23
    Lo sai PUT che il primo problema del comportamento di queste persone sia il fatto che non abbiano mai ricevuto un bel ceffone a 4 mani! Altro che picchetti e solidarietà mediatica!
    La violenza non dovrebbe mai prevalere ma cazzo la prossima volta prima di sbagliare insediamento produttivo, modelli che non vendono, e fare un'altra volta 180-67=... ci pensi 2 secondi in +.

    RispondiElimina
  51. Ho letto su MB.
    E il mio amico Marco mi ha risposto.
    "Oggi ci sono, domani non si sa. Oi!"

    RispondiElimina
  52. cosa accadrà quando (e se) la crisi sarà superata, le aziende italiane andranno a gonfie vele e tutti potremo fare la spesa senza scegliere i cibi in funzione del prezzo?
    non è che qualcun altro starà peggio di oggi?
    sarà l'ignoranza, ma a me questa religione che vede nell'economia e nella produttività tutte le soluzioni ai mali del pianeta puzza di fanatismo ed interesse personale.

    RispondiElimina
  53. Il dragone cinese sta tornando ad essere quello che era diverse centinaia di anni fa, dopo aver attraversato il suo medioevo. E noi torneremo ad essere quelli che eravamo qualche centinaio di anni fa?
    Pare che il benessere debba per forza essere una coperta troppo corta e stretta per coprire tutti, anche perché ci sarà sempre chi, appagandosi solo di questo, se ne terrà per se, molto di più di quel che gli serve, lasciando decine o centinaia di suoi simili completamente all'addiaccio...

    RispondiElimina
  54. Questo nostro stato mi sembra sempre più una vecchia scrofa appagata del proprio raggiunto/presunto stato privilegiato, in realtà gia da tempo lungo il crinale della decadenza. Lo so che a volte mi lascio prendere dall'entusiasmo e dall'euforia, ma......
    Io sono pochissimo cinefilo e spesso, quando guardo dei film già visti, me ne rendo conto solo durante il secondo tempo, quando scopro che so già il finale, anche se non lo ricordo molto bene.
    Però "il tramonto dell'impero americano" mi ha lasciato delel bellissime emozioni.

    RispondiElimina
  55. Put, qui a casa non ho l'account mio di posta elettronica.
    Mandami una mail con indirizzo che se domani sono in forma e ben disposto probabile che faccio un salto fino alla posta a spedire il libbro :-)

    RispondiElimina
  56. 21.38
    ohi ohi... qualcosa mi dice che non ti abbia entusiasmato.
    :)))

    cmq grazie, sto cercando di estorcere a cialtrani l'indirizzo del suo ufficio...

    RispondiElimina
  57. Come no! Volevo fotocopiarlo, ma 160 fotocopie mi smorzano l'entusiasmo, così come il raccoglitore per metterle poi---

    RispondiElimina
  58. beh, allora tranquillo: come ti ho anticipato nella mail poi te lo rimando.

    RispondiElimina
  59. Ti farò sapere quando ne sentirò il bisogno :-)))

    Sonia mi ha assicurato che già a vedere la copertina e come è fatto, non è attratta per niente.

    RispondiElimina
  60. Visto che Yukaakuy è ing. pure lui?

    Tra l'altro lo trovo molto più "umanista di me".

    RispondiElimina
  61. Ho un dubbio: adesso che ho passato l'omologa dei cerchi da 17 e delle gomme da 225/45, con gli ammortizzatori originali, molto "comodosi", non so decidermi a rimontare quelli extrahard anche se così la macchina è un po' troppo imprevedibile.
    L'ideale sarebbe una via di mezzo: dei kayaba stradali hard, come poi aveva fatto quello che me li ha venduti.
    Potrei rivenderei miei a un pistarolo e realizzarci 500 euri, poi potrei cercare gli altri. oppure mi tengo i soldi e il rischio di sfasciare la macchia contro qualche guard rail (cosa che gli ammortizzatori duri non eliminano, ma riducono un po')........ mumble mumble.....
    Vendere gli originali d'altrone non ha senso: non hanno mercato e possono sempre tornare utili in caso di vendita della macchina stock(e ammortizzatori a parte).......
    mumble mumble...

    RispondiElimina
  62. 11.06
    e modificare quelli di serie?

    10.59 chi è yakaakui?

    RispondiElimina
  63. No quelli di serie, tra molle nuove e ritaratura alla fine verrebbero a costare più che nuovi.

    Yakakui è il tipo "strano" che aveva postato 2 commenti sul blog di Inca, poi quando l'h inquadrata l'ha abbandonata al suo destino. Tu stesso mi avevi segnalato un suo nuovo post.
    E' l'ultimo della fila tra i miei blog preferiti.

    RispondiElimina
  64. ... invece apnea procede bene nella sua nuova attività e saluta tutti.
    ;)

    RispondiElimina
  65. Te lo volevo chiedere in questi giorni che mi è venuto in mente.
    Sono contento, anche se ovviamente ci vorrà del tempo, prima di farsi un'idea corretta.

    Ho appena visto blu notte sul clan dei casalesi e sono ancora più convinto di quello che pensavo. Lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di fare affare e prosperare nel silenzio, lo stesso di un certo tipo di politica che si è sempre più andato affermando negli ultimi decenni.
    Quindi la parola, i riflettori accesi sono un fatto, non solo importante, ma essenziale. Il crearsi di un movimento d'opinione, nella quale la gente possa partecipe, senza venir isolato ed additato come un extraterrestre che si illude di poter da solo cambiare la cosa è motico ed essenza della speranza di sconfiggere o perlomeno arginare un giorno, questi fenomeni.
    La presenza di icone narranti, come Saviano, ma anche i Travaglio, i Gomez, gli Stella e altri che mi pecco di non conoscere ancora, è se non essenziale, per le coscienze già sveglie e libere, di importanza fondamentale per avvicinare una massa critica alla comprensioni di certi fenomeni. Descrizioni più tecnicistiche ed asettiche, porterebbero solo diffidenza e distanza.

    E' stato intervistato anche Saviano, ovviamente, il quale ha riportato come fatto notevolissimo, che le uniche due manifestazioni popolari di rivolta e denuncia contro la criminalità organizzata, partecipate dall'intera comunità fatta di giovani, anziani, donne e bambini, siano state quelle di Africani, a Castel Volturno l'anno scorso e in Calabria qualche tempo prima.

    RispondiElimina
  66. http://blog.libero.it/SCOMPASSANDO/commenti.php?id=40763&msgid=7915987#comments

    non so se sarà di immediata comprensione, ma credo che l'ing ed io (dai nostri punti di vista così distanti per formazione, esperienze e quotidianità) abbiamo tirato fuori un discorso interessante.
    ;)

    RispondiElimina
  67. i miei "studi" sull'antiberlusconismo continuano, e devo dire che questo documento si avvicina maggiormente al mio modo di concepire i confini tra giornalismo, arte, propaganda ed interessi personali.

    http://www.youtube.com/watch?v=D36gh71ARZ8

    morale: luttazzi mi piace più di travaglio.

    ps- è lungo, ma merita di essere seguito fino alla fine.
    pps- continuo a credere che l'eventuale annientamento di silvio berlusconi non sconvolgerebbe lo status quo, e penso che in cuor suo lo sappia anche luttazzi; anzi, mi sembra lo dica tra le righe, ma egli ha la correttezza morale di associare il termine propaganda al proprio operato.
    del resto travaglio imperversa, lui no.

    RispondiElimina
  68. L'"antiberlusconismo" è praticamente simile all'"antiandreottismo", "anticraxismo" ecc.
    Qualsiasi male ha origine al centro dimenticando che il centro non dirime sulle periferie e nelle periferie vige il clientelismo + assoluto e indipendentemente da chi governa è trasversale e si prostituisce a destra a sinistra.
    Si dimentica che HITLER e MUSSOLINI non sparirono perchè pur essendo il "MALE" furono abbattuti nel momento di massima gloria, ma solo attraverso battaglie combattute negli angoli + remoti del continente furono strozzati.
    BERLUSCONI non sarà eterno ma tutto quello che si è insinuato di estraneo vicino a noi resterà. E' un pò il vecchio detto di non vedere il "TRAVE NELL'OCCHIO" e la sinistra cavalcando questi temi e dimenticandosi del suo ruolo anche di sostegno alle classi operaie stranamente ha regalato anche quei voti a BERLUSCONI, un pò come il CESARE delle barzellette:
    "CESARE il POPOLO vuole SESTERZI".... "CENTURIONE DITE AL POPOLO CHE OGGI VADO DRITTO!!"

    Lottare nel contesto in cui si vive per i propri diritti, partecipare ai comitati di quartiere, creare comitati di cittadini per riscuotere fatti concreti come ad esempio le vessazioni dei "semafori deficenti", cibi alle scuole non fatiscenti perchè gestiti da compartecipazioni comunali in cui per essere assunto dovevi avere 35anni, i capelli biondi e chiamarti PIERO, tasse del depuratore insesistente.
    I cittadini vogliono fatti concreti e se qualcuno li offre vengono recepiti immediatamente ma io di folli che si mettono contro la classe politica della città e ottengono qualcosa ne ho conosciuto solo uno.

    RispondiElimina
  69. 8.58
    penso che il video di un'ora e 47 ti piacerà...
    mi sembri capace di approcciare le cose senza sposarle o rifiutarle tout cour.
    andreotti, craxi, berlusconi... tre parole che fanno un post, il resto fa volume.
    :)))

    RispondiElimina
  70. Tanto per essere chiaro, 20 giorni fà mia madre di 80anni si è ritrovata con un contratto TELE2 non richiesto. Probabilmente ha risposto ad una pseudo intervista e comunque nei termini previsti contrattualmente dal diritto di recesso ho attuato per sicurezza tutte le vie possibili: telefonata,fax,raccomandata.
    Bene TELE2 si è staccata ma adesso è staccata anche TELECOM che vuole 99€ per far si che mia madre ritorni in possesso del suo numero che oltretutto usa anche a garanzia della sua salute.
    Ho raccolto i documenti e tra poco sarò dai CARABINIERI per denunciare quella che io credo sia una TRUFFA con interruzione di PUBBLICO SERVIZIO. Ci vado con tutta la calma possibile perchè al primo che sorride, divisa o non divisa, non garantisco + di me perchè sono arrivato alle fatidiche 11.45!
    Se qualcuno mi prova che questa è colpa di BERLUSCONI denuncio anche lui!


    p-s: L'americano in guerra sapeva di combattere il tedesco HITLER ma prima doveva uccidere il tedesco che gli sparava contro.

    RispondiElimina
  71. 9.19
    sul ps:
    ... non l'americano che lo mandava a morire.
    che bello se in guerra ogni soldato si difendesse dalla propria patria!
    :))))))))

    RispondiElimina
  72. 9.19
    fai il bravo con l'autorità... e valuta se non sia il caso di lasciare tutto staccato per passare ad un numero mobile prepagato.
    io con wind praticamente non pago nulla da un anno e non hanno mai modo di pinzarmi più di 5 euri!

    RispondiElimina
  73. Sai come si chiama il tuo piano tariffario Put?
    Anche a me hanno consigliato Wind.
    Moralmente sarebbe da boicaottare, visto chi ne è il proprietario, ma tant'è .....

    Io lo so come voi che anche dopo la guerra civile che segui la seconda guerra mondiale, i vecchi gerarchi fascisti si riciclarono tranquillamente nella nascente repubblica italia, così come so che la struttura di funzionari corrotti o collusi o sfaticati o conniventi o quello che volete non sarà e non potrà essere spazzata via da un cambio al vertice di questo paese.
    Però è importante che certi simboli (irrisi in tutto il resto del mondo: non so se avete visto i filmati di come la BBC ci prenda per il culo, alssieme al nostro premier, vengano spazzati via il più presto possibile, così come i loro successori, se ne saranno all'altezza.
    Ma voi ve lo immaginate cosa potrebbe fare quest'ometto al potere per 20 anni senza contrasti evidenti? E SOPRATTUTTO, che tipo di Italia ci troveremmo poi?
    Paesi un filo più avanzati di noi dal punto di vista della democrazia non riescono a capire come si possibile che un uomo con i suoi precedenti, i suoi intrallazzi e si suoi modi di fare, possa governare un paese altrimenti evoluto come l'Italia.

    Che ne pensate, a proposito di cominciare dal basso delle amministrazioni a 5 stelle promosse da grillo che si stanno insinuando nei comuni con lo scopo di denunciare le schifezze che vi vengono fatte e magari di filmare le sedute, rendendole pubbliche?

    E del pentito di camorra che ieri sera ha detto: in tutta la provincia di Caserta non esiste un solo comune che non abbia delle infiltrazioni, sfido chiunque a trovarmi una amministrazione che non abbia almeno un camorrista (o attiguo) dentro.

    Addirittura nel momento di massimo potere (quando praticamente la camorra non sparava più), venivano a conoscere qualunque tipo di transazione di immobili tra privati che si svolgeva, anche se apparentemente i soli a conoscerla erano venditore, compratore e notaio.

    RispondiElimina
  74. Saviano ieri alla domanda, ma tu lo fai per interesse personale?

    Ha risposto: si, certamente e da molti punti di vista, perché mi appaga che io sia realizzato come scrittore nel senso che le mie parole abbiano reso evidenti a tanti quel che avviene nella mia terra, per vendetta personale perché la camorra ha rovinato la mia vita due volte:m la prima rovinando la mia terra e la seconda condannandomi alla prigionia.... e via dicendo.

    Allora dico, assodato che ciascuno di noi fa sempre ciò che gli sembra meglio, appagando quindi il proprio interesse personale, la domanda corretta da porsi non è quella che recita: QUAND'è CHE L'INTERESSE PERSONALE COINCIDE MAGGIORMENTE CON QUELLO DELLA COLLETTIVITA'?

    RispondiElimina
  75. ing su wind,
    non è tanto il piano tariffario, quanto le promozioni che ormai si rinnovano dalla notte dei tempi.
    in pratica:
    se ti chiamano ti ricaricano, subito e di brutto.
    ogni messaggio ricevuto altri 3 cent all'istante.
    per sei mesi, mi pare, ti ridanno i soldi che ricarichi oggi entro la fine del mese successivo.
    non ti sto a dire ma io sono da almeno 3 anni un "under 6 mesi"... basta poca fantasia.
    non fosse per tutti i pasticci che combino quando resto a secco di internet (con altre sim), li avrei fatti fallire.
    ;)

    RispondiElimina
  76. 12.37
    Un piccolo esempio:
    i condoni sono un bene per la collettività?
    Se sei uno che aveva un po' di soldi da spendere e per evitare le noie ed i costi di ottenere una concessione edilizia in regola, sì.
    Se eri un tranquillo agricoltore cui hanno costruito abusivamente a fianco un ristorante e poi ti hanno intimato di dismettere l'allevamento perché crea grave nocumento all'attività adiacente con problematiche di tipo igienico sanitario, forse no.
    Se poi, seguendo le procedure istituzionali ti sei difeso nelle sede opportune spendendo qualcosa come 30 milioni di lire in conti dell'avvocato e quando sei ad un passo dall'abbattimento coatto della sala del ristorante abusivamente edificato ed il procedimento viene archiviato per sopravvenuto condono, allora ti rendi conto che certe schifezze centralizzate, si dirimono anche nelle remote periferie, eccome se lo fanno. Ho altri esempi da produrre, ma la cosa annoia me per primo.

    Io penso che in uno stato governato da un amico dei mafiosi, corruttore giudiziario e di politici, truffatore piduista aderente ad un piano di sovvertimento dell'ordine democratico, sia tutto un po' più giustificabile, dalle schifezze che fanno gli operatori telefonici, alle frodi finanziarie (depenalizzate), alle evasioni fiscali e del canone rai (per il quale ha fatto un esplicito invito), ad arrivare al dare fuoco a qualche barbone sulla panchina o a dare delle coltellate a qualche omosessuale. Tutti marci+tutti delinquenti = nessun colpevole.

    RispondiElimina
  77. ... i poveri sono terribili: non consumano un cazzo, se riescono ti fottono e altrimenti fanno senza.
    quando poi stanno alla canna del gas, il botto è assicurato.
    troppo benessere in italia... riusciamo persino ad amare chi ci mette al mondo, a pregare e a tifare la nazionale.
    nemmeno ci tocca ammazzare in giro per sopravvivere(nessuno a parte noi stessi, ovvio, perché lavorando ci si ammazza con una certa frequenza).
    i problemi si risolveranno quando ci sarà meno benessere e meno stanchezza da lavoro: e allora sì che ci sarà un bel botto.
    ma ancora ci sono troppi soldi in mano alle persone sbagliate (non intendo berlusconi, ma coloro che non sono ricchi e non disdegnerebbero diventarlo)... e tanti, decisamente troppi posti di lavoro reali.
    :)))))))))

    ahahhahahah
    tutto sommato, anche se scherzo, non la penso molto diversamente.

    RispondiElimina
  78. Il filmato da 1,47 lo avevo visto un paio d'anni fa. Secondo te a Travaglio sarebbe consentito dire cose così esplicite ad Annozero?
    Le dice nelle varie conferenze in giro (a proposito perché quando viene a Torino non vai a sentirlo e gli fai qualche domanda?) e nei libri.
    Già così "addomesticato" lo stavano lasciando fuori dalal trasmissione e se non fosse stato per Santoro che l'ha difeso a spada tratta, non ci sarebbe stato.
    Se non chiudono di nuovo la trasmissione è perché essendoci un precedente, sarebbe una cassa di risonanza enorme, tipo il non pagare i commercialisti o fare una causa per utilizzo improprio del numeoro 46

    RispondiElimina
  79. 13.56
    appunto, ormai la risonanza è tale e tanta che solo con un po' di silenzio travaglio potrebbe attirare l'attenzione.
    ma il berlusca non era finito con la vicenda d'addario?
    ahahahahah
    ing, non fare come le ciccione che prendono picche... il berlusca, come chi lo ha preceduto, sparirà quando arriverà di peggio oppure per morte naturale; ma non cambierà una sega lo stesso.
    vediamo se indovini di chi è amico da tempo immemorabile il vegliardo (quello che al tempo della presidenza telecom era pure vice di montezemolo)... confindustria: cambiano i governi e lei cambia i vertici di conseguenza.
    è un fatto culturale radicatissimo: la mafia siamo noi italiani.

    RispondiElimina
  80. quindi non diventeremo mai un paese un po' più civile e se cambiamo, lo facciamo solo in peggio?

    RispondiElimina
  81. io la vedo così, ma lo sai che non sono una cima.
    tuttavia ci ho preso gusto a non mentire, anche se romino ancora pensa che adelmo sia io :))), e ti dico che proprio ora che la mia vita è più precaria che mai mi sento meglio di quanto sia mai stato: libero e vero.
    sono convinto che la qualità dell'esistenza dipenda da altro che dal vivere qui piuttosto che in svizzera... ci sono posti dove davvero non avrei voluto nascere (ammesso che nascere sia una cosa positiva), ma l'italia non è tra questi.
    l'inciviltà italiana mi permette delle libertà che altrove non avrei.
    nasciamo in una famiglia e frequentiamo delle scuole dove l'universo è una classe con un pugno di insegnanti, se non uno solo, ed una trentina di coetanei (più o meno).
    il mondo di ognuno di noi comprende anche l'italia, ma è al tempo stesso infinitamente più piccolo e più grande.
    sta a noi dove guardare e cosa fare, finché la salute ci assiste ed ancora esistono delle alternative.
    c'è troppa gente che si occupa di politica attivamente perché a me possa interessare seguirla assiduamente... sento di non esistere in quel contesto, di conseguenza il fatto che sia fortemente instabile non mi disturba, al contrario. un luogo con regole chiare e inderogabili non fa per me, rifuggire le regole chiare e inderogabili delle società fa parte della mia natura.
    in questo senso sono un italiano doc.
    ;)

    RispondiElimina
  82. Però ti rendi conto che il mondo intero non ti può imitare, no?
    "Rinunciare" ad una famiglia, ai figli a tutti gli affetti è una vita da esule, da profugo, da latitante (e lo dico senza alcuna connotazione negativa), la "massa fondante" della società non è libera da ogni vincolo e vorrebbe sentirsi libera di vivere normalmente, in un paese libero, senza sentirsi vessata ad ogni pié sospinto, senza ricatti più o meno latenti, dove le cose funzionino in un modo "normale", senza aver bisogno di favori particolari per accedere a cose che dovrebbero essere un diritto acquisito, invece che debbano piovere dall'alto come una sorta di privilegio concesso da qualcuno cui dovere riconoscenza a vita.
    Anche io se penso solo a me, almeno fino al momento in cui non mi sono formato una famiglia, potevo dire: me ne fotto, finché sono libero di fare quel cazzo che mi pare, senza che nessuno mi venga a rompere i coglioni, per me gli uni valgono gli altri.

    Da 1:11 in poi il mio pensiero è perfettamente aderente a quello di Luttazzi. Un paese più libero è più libero dai prevaricatori e sfruttatori sanguisughe e da rigorismi idioti.
    Non so cosa non potresti fare, di quello che fai ora, in Danimarca, Olanda, Scandinavia, ma anche germania.
    Io al contrario vedo una italia piena di leggi, lacci e lacciuoli che in teoria imbrigliano tutti, in pratica solo i pochi sfigati che ci capitano dentro. Ed impediscono di conoscere cosa si faccia realmente nelle alte sfere (cosa che per esempio in Svezia basta andare li e farsi fare le fotocopie di tutti quegli atti). E' la più "normale" delle strategie fasciste, per avere il controllo di tutto e tutti, tranne di quelli cui si vogliono lasciar fare le cose, come privilegio, per l'appunto e per cui spetta riconoscenza.

    L'ennesima illusione che c'è stata, quando hanno istituito il ministero per la semplificazione, è che avrebbero eliminato un po' della paccottiglia che l'italia si trascina dietro dai tempi dei regi decreti, in materia legislativa, invece, aggiungono cose volutamente confuse e contraddittorie, in modo che chi ha il potere per pagarsi le Buongiorno, i Taormina o i Ghedini, possa sempre trovare il cavillo per farla franca e gli altri la prendono sempre nello stesso posto (illudendosi di poter fare come gli pare, finché non gli capita, per sbaglio, di pestare qualche merda).

    RispondiElimina
  83. 17.44
    non tutti sanno che chi viene detenuto a lungo cambia spesso il luogo di "villeggiatura".
    così, se stai dentro anche per un breve periodo, ti fai una cultura sulle varie carceri italiane.
    mi avevano messo in una cella da 4, la più grande, ed eravamo in sette.
    52 ospiti belli pressati, con tre o quattro docce comuni a tutti.
    un secchio per ogni cella: con quel secchio ognuno di noi (7) ,a turno, faceva il bucato, lavava i piatti, il cesso e i pavimenti.
    eppure mi parlarono di tre altri posti dove era più dura: in uno di questi si poteva fare il bagno in mare durante le ore d'aria, negli altri due avevano persino la doccia in camera, con celle al massimo da due.
    pare che nelle strutture più "confortevoli" le pressioni psicologiche del personale "correttivo" (dove ci trovavamo inesistente a livello di interazione con noi) fossero veramente difficili da sostenere; fatto sta che proprio coloro che venivano dalle strutture "cinque stelle" dicevano di aver migliorato la propria situazione.
    ora tu mi chiederai cosa c'entrano le carceri italiane con le nazioni... beh, io credo che chi spenda il 50% del proprio lavoro mensile per mettersi al riparo sotto un tetto lo possa capire con facilità.
    l'unico scampolo di vera libertà che io conosco sta proprio nel non dover dividere il mio tempo con chi dispone di me (tra l'altro in alcune delle case circondariali di cui sopra le celle non venivano neppure chiuse a chiave).
    la famiglia per me è un concetto molto simile al fascismo ed alla detenzione: solo i legami affettivi compensano (o mascherano, a seconda dei punti di vista) le profonde analogie che vi sono tra una famiglia convenzionale e l'essenza di fascismo e detenzione (nb- anche i comunisti hanno una famiglia).
    se viene meno l'affetto e non sei il patriarca finisci per preferire la cella sovraffollata al bagnetto in mare sotto lo sguardo dell'educatore.
    è una questione di scelte e sensibilità, oltre che di casualità (ogni esistenza è impregnata di casualità), ma io penso che se mai il berlusca dovesse soccombere per opera dei vari travaglio, grillo e forse anche luttazzi, questi si troverebbero a breve alquanto disorientati.
    è possibile che alcuni di loro dovrebbero reinventarsi da capo, ma sono certo che l'euforia li abbandonerebbe in un batter d'occhio.

    io mica ti voglio convincere a imitarmi, per carità.
    piuttosto penso che faresti benissimo a provare a vivere altrove (non è una scelta irreversibile).
    l'antiberlusconismo, invece, mi sembra una cosa divertente ma da cui non aspettarsi svolte epocali. al massimo cambierà il taglio, ma il tessuto della politica ormai lo conosciamo.

    RispondiElimina
  84. Anche io sono contro uno stato invasivo, come sono diventati gli USA dopo l'11 settembre, per fare un esempio.
    Su king Kong girl ne parla, uno stato ivasivo è quello dove so coltiva il sentimento della paura e dell'inadeguatezza assieme al mito per il leader ed i suoi seguaci che "ci proteggeranno loro".
    Però una sto libero deve avere delel regole certe e uguali (circa) per tutti. Non regole rigide per i pezzenti, che si vedono condannati per direttissima per reati dall'impatto marginale sulla società e prescrizioni corte per reati più importanti, in modo che se hai tanti soldi e i migliori avvocati ti sarà evitata l'onta di lavare i tuoi piatti nel secchio che il tuo vicino di branda (oltre a te, dico vicino perché magari ha dei modi che a te fanno un po' schifo).

    ....continua......

    La capisco bene l'analogia tra la cella e lo stato, sarà che anche io supero l'aliquota del 50%??

    RispondiElimina
  85. ahahahahahaha!!!!
    bella ing.
    qui bisogna sfatare un po' di luoghi comuni sui pezzenti e coloro che finiscono dentro, però.
    prima o poi lo scoprirete cosa fece il put per guadagnarsi la cella...
    fatto sta che le autorità furono molto impressionate dal fatto che mentre loro si affannavano per catturarmi, io mi sbracciavo da bordo strada per fermarli ed arrivare al commissariato meno accaldato.
    meno male che ci sono i cellulari...
    :)))
    in reltà, mandando a cagare l'avvocato paterno che la faceva molto difficile, feci di testa mia e fui condannato a 3 anni, avvalendomi di un legale d'ufficio che conobbi direttamente in aula, all'udienza preliminare.
    scontai, come tutti i rei del mio crimine, 5 giorni di cella: il massimo che il gip può attendere prima di interrogare un fermato.
    in compenso l'inverno successivo, vedendo affievolirsi i miei segnali vitali, violai il divieto di dimora e mi costituii con lo scopo di riguadagnare la cella... mi riaccompagnarono in stazione e tanti saluti.
    andare in galera è dura, ragazzi!
    ;)
    per contro su quei 52 detenuti ero l'unico incensurato e suscitai, anche per questo, molta curiosità.

    ora... questa notte mi domandavo: ma perché travaglio, che ad ogni intervento si lascia scappare qualche inesattezza (peraltro del tutto inutile a rafforzare ciò che di vero afferma), non chiede il porto d'armi sportivo ed alla prima occasione (visto che a lui non mancano) non compie il proprio dovere di patriota sparando al nemico che minaccia il suo amato paese?
    non sarà che preferisca il vil denaro ad un posto sui libri di storia???
    chiedo eh... luttazzi docet.
    ;)

    RispondiElimina
  86. Penso che di definizioni e concetti per descrivere cosa sia una famiglia, ne esistano a migliaia, solo considerando quelli più significativi.
    Può anche capitare che tu non riconosco come tuo il concetto di famiglia, avendo dei pessimi esempi molto prossimi a te, e, più in generale, guardandolo con la lente polarizzata della "morale comune". Morale moraleggiante, analogo della politica politicante, che è cosa bene diversa, come può essere l'onore delle famiglie mafiose, rispetto all'onore, ad esempio nella cultura giapponese, o più nostranamente, quello di certa vecchia gente "di un tempo che fu".
    Può essere che, per l'appunto, tu sia lontano mille miglia, da quel concetto, poi un giorno conosci una persona con la quale senti che le cose girano diversamente, da come sono girate fino a quel momento, può anche essere che tu ti sia stancato di quel girare vorticoso, che s^ che faceva girare forte la testa, ma poi ti lasciava fermo al centro di un vuoto, disorientato e senza equilibrio. Può essere un po' di tutto.
    Sei lì che, per colpa di tante delusioni già patite, non hai nessuna voglia di correre, di lasciarti andare, ma senti che comunque stai muovendoti lungo un percorso, lentamente ed inesorabilmente. Può anche essere che cerchi di ribellarti, perché non era lì che pensavi di andare e l'incognito un po' ti spaventa.
    Poi ti trovi con un bimbo, che ti stravolge la vita, e ti fa scoprire una parte di te che non solo non conoscevi, ma che forse rifiutavi e non avresti mai voluto conoscere.
    Poi mentre vedi che il primo bimbo comincia a camminare a passi sempre più sicuri (nonostante il grossissimo bisogno che ha di te e del tuo aiuto, del tuo appoggio ed indirizzamento), e ti senti quasi venir meno qualche cosa, ecco che ne arriva un secondo.
    Poi guardi le foto, rivedi quelle di qualche anno prima, e quelle di ora: in 5 col cane e dici: cazzo siamo una famiglia.
    Questo è attualmente il mio concetto di famiglia.
    Un posto dove dei bimbi, voluti o meno, cercati o meno, ma amati e accuditi, nascono e crescono nei primi passi del cammino che sarà la loro vita.

    RispondiElimina
  87. Leggo dopo il tuo, perché questo è un discorso lungo e "complicato" ed ho paura di perdere il filo.
    Ultimamente mi capita di finire un discorso senza sapere da dove lo avevo iniziato e dove volevo andare a parare...
    ... continuo....

    RispondiElimina
  88. Se viene meno l'affetto (ma anche il rispetto e la considerazione reciproca: per questo i figli dovrebbero uscire presto di casa, come nel nord europa e semmai tornare dopo che han compreso qualcosa sul vivere contando sulle proprie forze), la famiglia è solo una gabbia sociale, un agglomerato di persone, e come tale può diventare una istituzione "fascista", come può essere l'asilo dalle suore, certi tipi sdi scuole o collegi, colonie e via dicendo. Possiamo chiamarla forse più propriamente "totalitaria" così vi comprendiamo anche il comunismo.

    .....continua....

    RispondiElimina
  89. Sono anche convinto che tanti oppositori del regime, soprattutto quelli di provenienza comico-satirica- si troverebbero in grossa difficoltà se all'improvviso venisse trapiantato qui il governo della Norvegia, al posto del nostro.
    I più illuminati infatti ringraziano ripetutamente, e solo parzialmente con ironia, il premier per tutto il materiale che gli dà e la continua fonte di ispirazione.
    ....continua.....

    RispondiElimina
  90. Lo so che non vuoi spingermi ad imitarti, semmai a prendere in considerazioni certi punti di vista e rielaborarli in base a quelle che sono le mie esperienze pregresse ed il mio modo di intendere e rapportarmi a questo mondo.
    Anche perché, per farlo in toto, dovrei buttare via l'altra metà della mia vita degli ultimi 8-9 anni. Già una grossa parte la sto "gettando", faticosamente alle spalle, dopo averla sospinta come un pesante carico, ma con orgoglio e caparbietà, per tutti questi anni. Me ne resta un 50% pieno di tante cose diverse, alcune buone, altre meno, ma dentro queste ci sono delle cose ampiamente irreversibili (almeno al momento), e francamente mi sembra impossibile un reset drastico.
    Dicevo più in generale. Io ho sempre ammirato i portatori di "vita randagia", ammirandone il coraggio, la forza di essere da soli, al di fuori di ogni schema, liberi da ogni tipo di vincolo, morale, sociale, religioso...
    Purché avessero rispetto dei loro simili, e qualche tipo di ideale superiore o comune.
    Però una società fatta solo di questo tipo di individui non esiste, non ci può essere.
    La prova lampante è che se i nostri padri avessero scelto coscientemente una vita randagia e solitaria, invece di quella che hanno vissuto, semplicemente non ci sarebbe questa discussione, mancandone gli attori.
    Non sono mai stato un esperto né uno studioso di sociologia, ma intuitivamente credo che le società, tolte le ovvie differenze culturali, religiose, geopolitiche, siano costituite, a grandi linee, in modo simile.
    Una piccola aliquota di ultraprogressisti, una massa più o meno informe di conformisti e benpensanti, in tutte le varianti di sfumature possibili, ed un'altra aliquota di ultraconservatori.
    Sono altresì arciconvinto che se uno non risolve prima i propri conflitti interiori, se non trova la pace interiore o perlomeno, ne acquisisce una consapevolezza "serena", non troverà da nassuna parte del mondo, nemmeno nella più illuminata delle comunità utopiche, la sua felicità.
    Per questo non sono ancora partito per un paese "più civile" (non la Svfizzera"), pur essendone enormemente attratto e sapendo che sarebbe una enorme opportunità di crescita personale.
    Però che a capo della nazione in cui sono nato ci stia un mafioso, espressione deteriore di questa società mi da tremendamente fastidio, e siccome questa persona ha nella sue mani, più o meno direttamente, un potere enorme e che farà di tutto per esercitarlo per virare in peggio (o a suo esclusivo vantaggio, se preferiamo), tutto quel che ci circonda, mi fa schifo e girare le palle. Perché io posso morire anche domattina, quindi non esserne minimamente influenzato, ma siccome ho due bambini che potrebbero vivere qui per i prossimi 70-80 anni e che dovranno usufruire di servizi "deteriorati" dello stato, quali scuole, università, sanità, protezione civile, urbanistica, ambiente, energia ecc... l'idea di lasciare loro un mondo peggiore di quello già pessimo che c'è ora, mi disturba molto.
    Che poi, successivamente alla caduta di SB, possano venire anche persone peggiori, è una probabilità tutt'altro che remota, ma ci si penserà a tempo debito. Sarebbe già una buona cosa estirpare questa brutta carie, prima che infetti tutto quanto lo circonda.
    IMHO

    THE END

    RispondiElimina
  91. 16.56
    Credo che alla tua domanda risponda più che bene Saviano quando dice che una delle sue maggiori "colpe", è quella di essere vivo.
    Come fare a giustificare alla gente comune il fatto che i diversi oppositori "veri" alla camorra siano tutti sepolti sotto una lapide bianca, mentre lui non solo è ancora vivo, ma ha anche guadagnato parecchi soldi vendendo 2 milioni di copie di Gomorra. E' anche vero che è stato condannato ad un carcere forse più duro di quello dei suoi persecutori e probabili aguzzini, a vita, coinvolgendone anche amici stretti e familiari.
    Io ritengo che se di travaglio, come di saviano e dei pochi altri, ce ne fossero a centinaia, la musica suonerebbe un po' diversamente. Un Saviano morto, dopo 5 anni sarebbe uno dei tanti eroi della patria cui un amministratore leghista ottuso negherebbe l'onore di una targa nella piazzetta del paese, perché tanto sono cose del sud e non ci riguardano, un Luttazzi in galera farebbe solo il gioco dei suoi "bersagli" che finalmente avrebbero un appiglio valido per sceditarlo, come si fa con grillo, per il fatto che guadagna soldi coi suoi spettacoli (come se i politici e i giornalisti che lo attaccano, non prendessero SOLDI PUBBLICI E TANGENTI SOTTOBANCO (CHE SONO ALTRI SOLDI PUBBLICI)), e non potrebbe più dire nulla di credibile. Certo aumenterebbe il suo "valore morale" agli occhi di qualche centinaio di aficionados, ma si oblierebbe completamente alla "gente comune", che lo vede solo ed in parte, tramite la tv. E che non vede per nulla più Luttazzi.

    RispondiElimina
  92. 1 NOVEMBRE 2009 7a MOTOSTRAPAZZATA SULLE ORME DEL GIRO

    (OGNI TANTO ANCHE QUALCOSA CHE PARLA DI MOTO)

    Me la ricordo bene quella tappa del giro di quest'anno. E' passata davanti all'asilo di Valentina e le hanno regalato una maglietta rosa sponsorizzata.



    Io ho visto buona parte delle sue fasi finali in streaming sul pc dell'ufficio (i vantaggi della crisi: in ufficio da solo e senza tante cose da fare, da potermi svagare un paio d'ore senza "patè" d'animo )
    Andarono su e giù per tutto il giorno, sulle alture maggiori e lungo le strade più impervie della nostra provincia, spingendo sui pedali e fui meravigliato di quanti arrivarono sani e salvi in cima al monte Petrano, ove era fissato il traguardo di tappa. Ero più stanco io a guardare loro che loro che avevano passato 6-7 ore a pedalare e sudare.

    Stamattina nonostante i circa 4 gradi prima che si levasse il sole era una giornata splendida meteorologicamente parlando e la meta era ambita: ripercorrere, con l'ausilio delle nostre "biciclette motorizzate", le gesta di quella gente in calzoncini e maglietta.
    Infatti stamattina alle 8.30 la piazza era gremita di moto (forse una trentina?), tutte o quasi (la mia no) luccicanti e pronte a mordere l'asfalto delle splendide stradine che ci aspettavano.
    Data la tortuosità del percorso sceglievo la mia "belvetta agile": l'apriletta con le gomme da maxisportiva, ma con un peso da bicicletta.

    Poco dopo le 8.30 si parte, con l'aria che comincia appena ad addolcirsi sotto il sole, alla volta di Ponte degli Alberi e Petriano(sviando dall'originario passaggio attraverso il bosco delle Cesane, dove invece è passato il giro), pian piano dando tempo a gomme, motori e membra di riscaldarsi e riprendersi dai rigori della nottata.
    Il lungo serpentone procede in ordinata fila indiana fino a Gallo e di lì a Cappone per poi risalire verso Colbordolo e Montefabbri dove ci fermiamo per la sosta prevista.
    In 5 minuti, con la nostra presenza la popolazione del bel borgo di origine medioevale(?) raddoppia e le viuzze deserte si animano di un vocio diffuso di origine dragonesca.
    Il proprietario dell'unico bar del paese, alla vista di una folla così nutrita, corre a casa a recuperare le chiavi a si affretta ad aprire il locale "chiuso per deserto" ed offre un soave(?) caffè agli arditi che lo richiedono.
    Alle 10 si riparte alla volta di Urbino e di Urbania attraverso la lunga sequenza di curve delel Capute, ove il gruppo si allunga un po' in quanto alcune gomme, più calde di altre, iniziano a rotolare più in fretta.
    Ad Urbania ci si ricompatta, alcuni si sottopongono al rito del rabbocco, chi perché ha un serbatoio troppo piccolo perché nato per assecondare alcuni quarti d'ora di intebnso godimento tra i cordoli di qualche kartodromo (vedi Aprilia SXV 5.5), o chi afflitto da consumi MOSTRUOSI come la Triumph Rocket III (2300 cc di dinamite nella manetta) dell'amico Giuliano e della di lui consorte che ha avuto un'ottima opportunità di rinforzare i propri addominali, per non essere "persa" all'uscita di qualche curva .

    CONTINUA

    RispondiElimina
  93. Da lì a Piobbico è una volata. Purtroppo in quel punto perdiamo l'amico col T-Max (poi ripensandoci ho realizzato che, anche vista la guida "disinvolta", poteva essere Angelo ST1300), che forse sovrastimando il vantaggio sul resto del gruppo si è recato al bar a prendere un "caffé come si deve", che purtroppo non aveva ancora finito quando il gruppone è passato. In diversi abbiamo proceduto lentamente, con l'intento di farci raggiungere, poi, per paura di perderci a nostra volta, visto il percorso che andava definendosi "in itinere", abbiamo raggiunto gli altri al bivio per Rocca Leonella/Secchiano.
    Un bel budello di strada che non avevo mai percorso e che ho percorso indeciso se dare del gas e godere dell'asfalto fresco del giro d'Italia, o ammirare i paesaggio coi caldi e cangianti colori dell'autunno. Ad un certo punto trovandomi da solo in testa al gruppo (ma dietro all'amico con l'SV nera che si era "involato a mia insaputa" ), incuriosito da un bivio, ho anche percorso un pezzetto di sterrato finendo nel greto di un torrente in mezzo agli alberi.
    Da Secchiano a Cagli in due minuti e poi l'arrampicata per il gran premio della montagna in cima al monte Petrano dove arrancando tra i be i tornanti, tratti di strada al buio dell'ombra della fitta boscaglia, qualche tratto umido e un po' di foglie cadute.
    Sulla cima, sotto al ripetitore e di fronte al bar chiuso, sotto un sole brillante, ma anche con una brezzolina gelida arrivano una ventina di moto, qualche Triumph anche grattando le pedanine (cosa che io prudentemente, mi sono sempre astenuto dal fare ).
    Lassù troviamo anche un Dragone che si era arrampicato in solitaria col VFR rosso.
    Stiamo qualche minuto per scambiare qualche chiacchiera ed i dovuti saluti a chi si avviava verso casa, un'occhiata ai Kite di terra che si stavano divertendo nei pratoni lassù e via verso Cagli, Acqualagna ed il Furlo dove C'ent'omme attendeva gli affamati Dragoni.
    A mezzogiorno e qualche minuto saluto tutti e raggiungo il resto della famiglia che mi attendeva a casa per il pranzo (con la lucina gialla della riserva rigorosamente accesa già da un po', ma con la batteria bella carica ).
    160 km percorsi circa, una bellissima mattinata grazie alla belle strade alcune delle quali inededite anche se "attorno a casa" e alla sempre gradevole compagnia dei Dragoni!!
    Grazie e alla prossima ragazzi!!

    RispondiElimina
  94. SCUUUUP:
    i dubbi su moana permangono ma muffa è viva!!!!!!!!!!

    pare si stia occupando di faccende interessanti, oltre ad essersi avvicinata all'atletismo.
    :)))
    hai visto mai che faccia capolino per renderci partecipi...
    ;)

    RispondiElimina
  95. 19.42
    e per 160 km c'era bisogno di prendere la moto?
    ;))))))

    RispondiElimina
  96. ok, l'avventura continua sul csd 32

    ...siamo sul "che stavamo dicendo?(XXXII)"...

    RispondiElimina